Un'immagine dal film Titanic

Recensione – 25 anni Il 19 dicembre 1997 negli Stati Uniti, e il 16 gennaio seguente anche in Italia, arrivava sugli schermi un film straordinario, destinato a scrivere un pezzo di storia del cinema: Titanic. Prodotto, scritto e diretto da James Cameron, Titanic è stato l’ultimo grande kolossal del secolo scorso, ma anche la dimostrazione della potenza di fuoco hollywoodiana, di cui il regista di Terminator e Avatar è probabilmente il massimo esponente.

Per il venticinquesimo anniversario dalla sua uscita originaria, Titanic è pronto a tornare al cinema dal 9 febbraio 2023 in una versione restaurata, usufruendo anche dell’onda lunga del successo commerciale di Avatar – La via dell’acqua , l’ennesima sfida vinta da Cameron i cui incassi hanno oltrepassato i 2 miliardi al botteghino internazionale. Un’ottima occasione, dunque, per riscoprire il film nel dettaglio.

Un oceano d’amore

Rose DeWitt Bukater (Gloria Stuart) è ormai centenaria, ma il suo pensiero va continuamente ai giorni più drammatici della sua esistenza: quelli del naufragio del transatlantico RMS Titanic, avvenuto nell’aprile del 1912. Un disastro al quale lei è sopravvissuta, ma il prezzo che ha dovuto pagare è stato molto alto: lì ha perduto l’amore della sua vita. Un giorno inizierà a raccontare la sua storia, dopo che il cacciatore di tesori Brock Lovett (Bill Paxton), a ottantaquattro anni di distanza dal naufragio, era partito in missione alla ricerca del diamante “Cuore dell’Oceano”, apparentemente andato perduto proprio a bordo del Titanic.

All’epoca, il 10 aprile 1912, Rose (Kate Winslet) era una diciassettenne britannica che si era imbarcata in prima classe con la madre Ruth (Frances Fisher) e con il fidanzato Caledon “Cal” Hockley (Billy Zane), presuntuoso e prepotente, che la ragazza è costretto a sposare a causa dei debiti della propria famiglia. Decisa a non convolare a nozze con l’uomo, a Rose balena l’idea di farla finita, ma proprio in quel momento interviene Jack Dawson (Leonardo DiCaprio), uno squattrinato artista diciannovenne che ha vinto due biglietti di terza classe in una partita a poker e aveva deciso di partire per l’America insieme a un amico, proprio utilizzando la traversata sull’Atlantico del Titanic.

Tra i due scoccherà la scintilla dell’amore, che sarà più forte di tutto. Quella sera, Cal donerà a Rose un gioiello appartenuto a Luigi XVI, chiamato il “Cuore dell’Oceano”, ma nulla distoglierà la ragazza dal trascorrere del tempo con Jack, anche per allontanarsi dall’insopportabile fidanzato. Nonostante le imposizioni di Cal, il sentimento nato da Rose e Jack farà vivere loro giorni indimenticabili, tanto da progettare di fuggire insieme dopo essere sbarcati in America. Ma il destino che li attende rischierà di spezzare tutti i sogni. Nel corso della notte del 14 aprile, infatti, una serie di errori e una drammatica fatalità porteranno il transatlantico a schiantarsi contro un enorme iceberg, aprendo una voragine nello scafo che condannerà il Titanic all’affondamento. Mentre la corsa verso le scialuppe si farà frenetica, Cal cercherà di regolare una volta per tutte i conti con Jack, ma Rose sarà disposta a tutto pur di aiutare il ragazzo e salvare il loro amore…

Un'immagine dal backstage del film Titanic

Il kolossal secondo James Cameron

Un budget stimato di 200 milioni di dollari, incassi di 2,194 miliardi al botteghino internazionale: Titanic è una delle pellicole di maggior successo della storia del cinema. Dietro questo fantasmagorico risultato vi è un personaggio per molti versi straordinario: James Cameron è il re delle grandi produzioni contemporanee ed è lui il vero segreto dietro l’enorme popolarità di cui Titanic si fregia da venticinque anni.

Tutta la fase di realizzazione del film venne seguita con estrema attenzione, come se si respirasse già sul set un’aria di solennità di fronte a qualcosa di incredibile: giungevano scatti imponenti della nave, si vociferava di riprese di complessa esecuzione, si parlava di un grandissimo lavoro sugli effetti speciali. Il risultato finale avrebbe confermato le attese.

Dopo una prima parte di carriera nella quale aveva già dimostrato le proprie capacità autoriali, con film quali Terminator (1984), Aliens – Scontro finale (1986), The Abyss (1989), Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991) e True Lies (1994), James Cameron decise di imporre una svolta al proprio approccio con il cinema. Titanic sarebbe stato il primo di tre film in venticinque anni, seguito da Avatar (2009) e Avatar – La via dell’acqua (2022).

Kate Winslet e Leonardo DiCaprio dal film Titanic

L’apice di una carriera

Ma le avventure su Pandora compongono un altro capitolo del percorso cinematografico di Cameron: secondo molti, il vero apice – e non solo per i riconoscimenti ottenuti – rimane proprio Titanic, che si può considerare, come accennavamo in precedenza, l’ultimo kolossal del secolo scorso ma anche il più grande del cinema contemporaneo.

Rappresentò, infatti, un fenomeno di massa, perché per settimane le sale vennero prese d’assalto e si dibatteva esclusivamente di questo film; i due giovani protagonisti vennero equiparati a coppie storiche del grande schermo, ed entrambi conobbero un’inattesa ribalta; fece incontrare perfettamente dramma, romanticismo e (parziale) rievocazione storica, riferendosi inevitabilmente anche al genere catastrofico (molto in auge negli anni Settanta) ma riuscendo a mantenere un equilibrio perfetto. Merito soprattutto della regia illuminata di Cameron il quale, potendo muoversi a proprio piacimento in ogni ambito produttivo, riuscì a proporre al pubblico ciò che esattamente aveva progettato, ponendosi a metà strada tra la realtà di ciò che accadde in quell’aprile del 1912 e l’opera di finzione. L’autore canadese ha sempre avuto i suoi tempi e le sue esigenze, ma ha sempre mostrato una proverbiale generosità verso gli spettatori: il segreto è affidarsi completamente alla sua visione d’insieme.

Un'immagine dal film Titanic

Leo & Kate, la coppia perfetta

Uno dei punti forza straordinari di Titanic si ritrova, ovviamente, nei suoi due protagonisti. Nel 1997, Leonardo DiCaprio e Kate Winslet erano due talenti emergenti del panorama internazionale. Lo statunitense DiCaprio, in realtà, aveva già diversi film alle spalle (tra cui Buon compleanno, Mr. Grape del 1993, Romeo + Giulietta di William Shakespeare e La stanza di Marvin del 1996) e una candidatura agli Oscar e ai Golden Globe nel 1994, ma non era ancora considerato come un attore pienamente affermato. Appena più acerba la britannica Winslet, che aveva cinque film all’attivo e aveva ottenuto la candidatura a Oscar e Golden Globe nel 1996 per Ragione e sentimento, per la cui interpretazione (nel ruolo di Marianne Dashwood) vinse il BAFTA.

Titanic avrebbe rappresentato per entrambi uno strepitoso successo e l’ingresso nell’immaginario collettivo: Jack e Rose diverranno la coppia più amata del cinema contemporaneo e la loro tragica storia d’amore farà versare fiumi di lacrime agli spettatori di tutto il mondo. Ancora adesso si dibatte se su quella zattera sospesa sull’acqua gelida dell’Atlantico vi fosse spazio per entrambi e non solo per Rose: forse solo James Cameron potrebbe dare una risposta definitiva.

«Abbiamo rilasciato Titanic 25 anni fa»,

ha affermato il regista durante una recente intervista,

«ma, nonostante tutti i nostri sforzi per rendere il film il più accurato possibile, c’è una cosa che alcuni fan non riescono ad accettare: insistono che Jack sarebbe potuto sopravvivere se si fosse arrampicato su quel pezzo di detriti galleggiante con Rose».

Proprio nel 2022 sono stati persino condotti degli studi e un approfondimento di tipo scientifico, ma la risposta non è stata univoca: qualcuno sostiene che Jack non si sarebbe potuto salvare, date le condizioni drammatiche cui la maggior parte dei naufraghi erano costretti, soprattutto se non si trovassero sulle poche scialuppe a disposizione; altri invece ritengono che il peso della zattera avrebbe potuto reggere sia lui che Rose, e che dunque la scelta di scrittura di Cameron sarebbe stata eccessiva. Ma Titanic è diventato un film memorabile anche per i suoi misteri e la sua complessità: il destino di Jack e Rose rimarrà uno dei più strazianti epiloghi di sempre.

Un'immagine dal film Titanic

Una pioggia di Oscar

Candidato a quattordici premi Oscar (record condiviso con Eva contro Eva e La La Land), Titanic vinse undici statuette, così come Ben-Hur e Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re: sono i tre film più premiati di sempre dall’Academy.

Miglior film, miglior regia, miglior fotografia (Russell Carpenter), miglior scenografia (Peter Lamont e Michael Ford), migliori costumi (Deborah Lynn Scott), migliori effetti speciali, miglior montaggio, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e, infine, miglior colonna sonora, firmata da James Horner, e miglior canzone originale, ovvero l’indimenticabile My Heart Will Go On interpretata da Céline Dion. Una pioggia di Oscar che ha consacrato Titanic consegnandolo alla storia del cinema. A distanza di venticinque anni, però, è il premio del pubblico il riconoscimento più prezioso che contraddistingue questo film, per molti aspetti unico.

Voto: 8,5

Di Giuseppe Causarano

Giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

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