Recensione in anteprima – Sesto lungometraggio per David Leitch, regista che proviene dal mondo degli stunt-man. Dopo il divertente “Bullet Train”, il gioco di azione e commedia diventa ancor più integrato e affascinante. Con una coppia Gosling-Blunt ben assortita chimicamente e con l’attore di “La La Land” che diverte e si diverte il film intrattiene felicemente. Al cinema dal primo maggio e in anteprima il 26 aprile.

La storia

Colt Seavers (Ryan Gosling) è uno stuntman innamorato di Jody Moreno (Emily Blunt), un’assistente alla regia. Quando subisce un grave incidente sul set, si convince a lasciare la professione e pure l’amata. Rassegnatosi a fare il parcheggiatore riceve un’inattesa chiamata dalla producer Gail (Hannah Waddingham), con una proposta che non può rifiutare: partecipare agli stunt di Metalstorm, il primo film da regista della sua ex. Ma c’è un equivoco, perché non è stata Jody a volerlo sul set, bensì Gail, che gli affida l’incarico di ritrovare la star del film, inspiegabilmente scomparsa, ossia quel Tom Ryder (Aaron Taylor-Johnson) di cui Colt è stato per molti anni la controfigura.

“The Fall Guy” è l’adattamento cinematografico della serie televisiva “Professione pericolo” andata in onda negli Usa tra il 1981 e il 1986 per 5 stagioni e 112 episodi. In Italia fu trasmessa dalla Rai. Il film viene ambientato ai giorni nostri e quindi la trama utilizza tecnologie proprie del nostro tempo anche in ambito cinematografico.

Una storia dallo svolgimento già visto ma non così semplice come si potrebbe credere. Il mix di commedia, comicità, azione e thriller è ben bilanciato e si appoggia a scene di una dinamicità esperta e coinvolgente.

Siamo seri (ma non troppo)

Il lavoro dello stunt-man è un lavoro molto pericoloso e molto serio. Troppo spesso viene poco calcolato dal pubblico che invece vede le sembianze degli attori e delle attrici sullo schermo anche se quelle azioni pericolose non sono state eseguite da loro. Nel film ci sono alcune frecciatine verso questa poca riconoscenza e poca conoscenza tra il pubblico e, probabilmente son parole del regista, molto condivisibili, che, va ricordato è stato stunt-man e direttore degli stessi in decine di film prima di passare dietro la macchina da presa.

“The Fall Guy” prende sul serio questo argomento ma ci gioca molto. Il gioco è tale che gli stessi attori, e Ryan Gosling in particolare si prendono in giro gigioneggiando azioni e movimenti che mettono in risalto il loro essere divi apprezzati all’interno di un mondo di apparenza e comparsa.

In questo film la commedia invade il thriller in maniera talvolta comica ma spesso in maniera divertente con scene ben organizzate che si innestano furbescamente e con genio in scene d’azione pura, costante, reiterata e mai banale proprio perché alla regia c’è David Leitch, un esperto in tal senso che si fa perdonare qualche capitombolo volutamente da “corpo gommoso che può incassare ogni colpo”.

Da rimarcare il fatto che in questo film si cita il vero record realizzato di otto giri e mezzo riguardante un’auto che viene fatta saltare in aria. Ma le citazioni riguardano anche film famosi tramite frasi, azioni, musica e ambientazioni.

Romanticherie 2.0

Colt è perdutamente innamorato di Judy, al limite dell’essere considerato uno “zerbino”. Stravede per quella donna con la quale ha avuto una breve relazione e dalla quale si è allontanato per la vergogna di aver commesso un errore, per la paura di non essere più considerato alla sua altezza.

Judy è fintamente distaccata dal rapporto amoroso con Colt e l’alchimia tra i due attori, con una buona sceneggiatura crea una relazione tra i due non banale e dove l’equilibrio dei desideri è sempre motivo di gioco e discussione. La sceneggiatura lascia spazio anche ad alcune situazioni romantiche e, a differenza del precedente film del regista “Bullet Train” non si dilunga in eccessiva verbosità.

A far da sfondo a tutta la vicenda la scenografia di una splendida e riconoscibile Sydney. E’ la città delle riprese del film “Metalstorm”, un film a metà strada tra “Mad Max Fury Road” e “Dune” con tanto di cameo che non vi sveliamo, ed è anche la città degli inseguimenti per terra e per mare.

“The Fall Guy” è una commedia divertente e un buon thriller. Una storia sul mondo del cinema vista dalla parte degli stunt-men e delle stunt-women.

Voto: 7,3

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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