Recensione in anteprima – Venezia ’23 – In concorso – Sofia Coppola torna al Lido di Venezia dopo esserci stata nel 2010 e aver portato a casa bottino pieno. Decide di portare Priscilla, l’altra versione della storia d’amore tra Elvis e Priscilla Presley. Il film uscirà nelle sale statunitensi il 27 ottobre mentre è ancora de definire la data della distribuzione italiana.
La regina del rock
Priscilla (Cailee Spaeny) è una ragazzina di 14 anni che si trova in germania perchè il padre è un ufficiale dell’esercito e nel 1959 conosce un ragazzo americano che è stato mandato in germania per il servizio militare: Elvis Presley (Jacob Elordi). Il cantante è già famoso in quel periodo e dunque i genitori di Priscilla sono contrari a mandare la figlia quattordicenne a feste a casa di Elvis.
Quest’ultimo riesce però a convincerli perchè vede in Priscilla una ragazza sincera e intelligente, con la quale adora passare il tempo e parlare. Dopo i primi incontri i due non si vedranno per qualche anno, ma sono state gettate le basi per il futuro matrimonio. Il film ci presenterà poi la storia d’amore fra Priscilla ed Elvis, mettendo in scena i sentimenti di lei, che vive di momenti di amore e condivisione con il marito e altri periodi di assenza e di sofferenza.
L’altra faccia
Ad appena un anno di distanza da “Elvis” di Baz Luhrmann, Sofia Coppola decide di portare sul grande schermo il punto di vista di Priscilla, andando a costruire il film partendo dal libro Elvis and me scritto nel 1985 proprio da Priscilla Presley. Il risultato è un film decisamente ben fatto, equilibrato, che tratta però una storia vista un anno fa in un film che ha avuto molto successo, quindi probabilmente troppo presto.
Nonostante ciò la Spaeny centra l’obiettivo e rende Priscilla un personaggio semplice e diretto, si riesce sempre attraverso il suo volto e le sue poche parole a capire come stia maturando sentimentalmente. Da una bambina che era, innamorata dell’Elvis sotto la maschera del divo del rock, diventa nel corso della storia una donna matura, in grado di distinguere cosa sia meglio per lei e Elvis stesso.
Troppo presto o troppo tardi
L’efficacia del film consiste nel restituire un dipinto chiaro e neutrale di Priscilla e del suo rapporto con Elvis. Si tratta di una storia di formazione e di emancipazione femminile, che tratta durante il percorso vari temi legati alle relazioni personali e ai rapporti che si stringono con i propri affetti.
Nulla di nuovo dalla Coppola dunque, che si dimostra regista esperta ma sbaglia probabilmente il momento di realizzazione dell’opera.
Voto: 6.5