Looking for Hope
Gruppo Fraludada
(Sentimentale)
Regia: Tim Burton
Cast: Johnny Depp, Winona Ryder, Michael Keaton, Saoirse Ronan, Al Pacino, Alan Van Sprang, Roger Allam, Brian Haley, Marta Gastini.
Trama: Tom Burnett (Depp) è un regista affermato e celebrato in tutto il mondo da pubblico e critica, in procinto di partire con la realizzazione di un nuovo film. Ma c’è qualcosa che non va nella sua vita, qualcosa che lui stesso non riesce a capire… finché in un bar non incontra Hope Fantasy (Ryder), l’amica d’infanzia che per prima lo incoraggiò a dar corpo ai suoi sogni. Lei gli dà appuntamento “a casa sua”, senza però dargli un indirizzo: è l’inizio per Tom di un viaggio nel passato e in se stesso, assieme a Kate (Ronan), una ragazza che chiama le persone come gli eroi letterari, all’amico-rivale d’infanzia Jerry (Keaton), cantante che ha rifiutato la fama, e a Vince (Pacino), il padre di Hope, gestore di una sala cinematografica, capace di rendere “vivi” i personaggi dello schermo. E intanto, una misteriosa ragazza (M. Gastini) tenta di ucciderlo…
Recensione di Oren
La nuova pellicola di Francis è stata una, se non la più attesa degli ultimi due semestri. Francis rinviò l’uscita dal Love & Smile contest per dedicarsi al meglio sul suo lavoro. Oggi possiamo dire che fu una scelta azzeccata.
Una lavorazione lunghissima che ha permesso al produttore di dar vita ad un piccolo gioiello del genere fantasy.
Tom è un regista depresso che ha perso l’ispirazione e la stima del suo più affezionato fans (il figlio). Nel suo girovagare per la città si imbatte in Jerry, vecchio amico delle scorribande giovanili con il quale rivanga vecchi ricordi, fra i quali c’è Hope. Poi, arriva Kate, un eccentrica e dolce ragazzina attraverso la quale tutta la loro avventura si trasformerà in una fiaba ricca di magia e di mistero.
Il viaggio dei tre da luogo ad una serie di avvenimenti che porterà il trio ad avvicinarsi ai moltissimi personaggi che faranno la loro parte per infittire e rilegare la trama della storia.
Partendo dai personaggi che sono tutti ben caratterizzati. Depp, scelta obbligata data la presenza di Burton dietro la mdp, da vita ad un personaggio frustrato e che si è venduto” ai produttori dei suoi film. Da qui prende lo spunto di un personaggio schivo e molto riflessivo. L’unico in tutto il film che fa il possibile per stare attaccato alla realtà, di dare razionalità dove invece c’è magia. Gli eventi lo porteranno ovviamente a ricredersi e ritrovare il talento perduto.
Jerry invece, è tutto ciò che ogni uomo vorrebbe essere. Un spirito libero che ha passato la vita a scappare dalle responsabilità e dagli impegni che la vita richiede bene o male a tutti. L’incontro con Eddy però gli fanno capire gli errori da lui commessi e lo rimettono sulla cattiva strada. Lui stesso, in una scena alquanto toccante confessa al ragazzo i suoi rimpianti con la speranza che quest’ultimo si redima e prenda un altra strada.
Kate, splendida e dolcissima creatura che da sola da l’aria magica a tutta la pellicola. Il suo personaggio rende tutto più leggero e piacevole. Il suo personaggio ha in gran parte il merito delle belle atmosfere del film.
Vince invece ha il volto di una grande maestro come Al Pacino, anche se appare poco, lui contribuisce a fare da legame fra il passato di Tom e Jerry ed Hope.
Infine Hope, lei è il motore di tutto, in modo magico, richiama a se i suoi amici per continuare il suo lavoro, cioè quello di fermare il cattivo di turno. L’uomo che minaccia di rompere il confine fra sogno e realtà, fra finzione e magia.
Tutti questi, seguiti dall’inquietante orologiaio, ed alcuni con qualche rotella fuori posto come Eddi o la signora che vive sommersa nei libri, danno vita ad un avventura che Francis ha saputo costruire miscelando momenti dalla forte impronta Fantasy, come la scena di topolino a momenti molto toccanti, come la telefonata del figlio di Tom che si scusa col padre.
Tutto è molto dettagliato e descritto in modo maniacale, segno che dimostra la cura che Francis ha avuto per lo script.
Alcuni momenti devo dire che non li ho capiti, come il viaggio psichedelico che Jerry fa dopo aver bevuto l’aranciata, mentre altri li ho trovati spassosissimi. Quando il “gatto e topo” rubano nella casa di McDuglas ad esempio, o quando sembra che Vince stia per fare una ramanzina a Tom. Le sue espressioni, sono uniche e solo il grande jonny poteva donare queste sfaccettature al personaggio di Tom.
il modo in cui tutta la vicenda arriva all’epilogo è impeccabile. Tutto va al suo posto e tutto si conclude con l’happy end classico che ovviamente in un tipo di film del genere è d’obbligo. Un finale “nero” avrebbe rovinato l’intero lavoro.
Molto bella anche la scena finale, dove si capisce che tutto è stato un film, o forse no. Tutto resta appunto sospeso fra realtà e magia, e questo è proprio il motivo che rende unico quest’ultimo film di Francis.
Forse lo script è un po’ lungo, in alcune scene si avverte proprio la sensazione che si stia insistendo forse troppo con le parole. Alcune scene come il trip mentale di jerry, la traversata del fiume in piena e qualche altra “riga” poteva forse essere condensata, ma in fondo sono dettagli ed inficiano poco sul risultato finale del film.
In conclusione, Looking for Hope è una bellissima storiella avventurosa che coinvolge molto lo spettatore con le sue atmosfere. Ricca di bei messaggi che in qualche modo toccano dentro chiunque ed impreziosiscono il tutto. Complimenti quindi a Francis ed al suo lavoro. Al festival ed agli Awards potrà sicuramente dire la sua.
Voto: 8
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“Al festival ed agli Awards potrà sicuramente dire la sua”
E infatti vinse il premio come miglior film del semestre.