Recensione – Frances Ha è una fresca commedia in bianco e nero del 2012 con Greta Gerwig e Adam Driver. La pellicola è una fotografia onesta, reale e diretta di una giovane donna americana a New York, delle sue avventure e sventure quotidiane.

Realismo americano

Frances (Greta Gerwig) è una 27enne californiana, aspirante ballerina, che vive a Brooklyn a New York in un appartamento condiviso con la sua migliore amica Sophie (Mickey Sumner). Tutto procede normalmente fra prove di danza e party da amici, fino a quando la sua amica e coinquilina decide di trasferirsi e vivere con il suo nuovo compagno a Tribeca a Manhattan. Un cambiamento che prima svonvolge Frances ma che poi la porterà a trovare un nuovo equilibrio. La sua vita continua fra la soppravvienza in un altro appartamento condiviso e un periodo nella sua città natale a Sacramento in California dalla sua famiglia. 

Ritratto indie

Frances Ha’ è una pellicola del 2012 che incrocia il genere commedia, drammatico e romantico. E’ stata scritta a 4 mani dalla stessa Gerwig che ne è anche protagonista e il regista Noah Baumbach – il qualche ha diretto anche il film acclamato da pubblico e critica Storia di un matrimonio (2019) con Adam Driver e Scarlett Johansson.

Prodotto da RT Features, Pine District e Scott Rudin Productions, distribuito da IFC Films e con la fotografia curata da Sam levy. Le musiche vedono brani di grandi nomi della musica che vanno da Paul McCartney, ai Rolling Stones fino a David Bowie.

Nel cast affianco alla Gerwig figurano Adam Driver – noto attore ricordato dai più per la sua interpretazione di Kylo Ren nel sequel di ‘Guerre Stellari’ e che ha lavorato di nuovo insieme alla stessa Greta nel recente ‘White Noise’ (2022) -, Mickey Sumner, Michael Zegen, e Grace Gummer – figlia dell’iconica Meryl Streep

Il film è stato presentato nel settembre 2012 al noto Festival cinematografico di Telluride in Colorado, ed è stato ben accolto sia da pubblico e critica. Ha incassato a livello globale 9 milioni di dollari di cui 4 milioni nel mercato americano.

Frances Ha/ Lady Bird

Tante le analogie fra questo film e un altro della regista. Infatti, 5 anni dopo questa pellicola, Greta Gerwig ha diretto Lady Bird (2017) con Saoirse Ronan e Timothée Chalamet, la quale racconta di una ragazza di Sacramento che vive un momento di transizione e crescita fino all’approdo nella grande metropoli. Sono molte le similitudini fra le due pellicole, tuttavia  Lady Bird potrebbe considerarsi l’evoluzione “naturale” di ‘Frances Ha’, quasi a segnare una ulteriore crescita e maturità artistica della regista. 

In questa pellicola Greta Gerwig convice nella parte così come il resto del cast. Il film nel complesso scorre velocemente, intrattiene e diverte durante tutta la sua durata, tuttavia il vero punto di forza di ‘Frances Ha’ è l’estrema semplicità e realismo che portano ad instaurare un legame diretto con lo spettatore. Merito sia del bianco e nero che conferisce una aurea di “malinconia e mondo ovattato” sia della trama stessa, semplice ma universale. La protagonista impacciata ma  reale e autentica e i temi trattati che rispecchiano la vita quotidiana di chiunque (amicizia, relazioni, indipendenza economica e lavoro, legame con la famiglia) e portano ad una facile immedesimazione e vicinanza del pubblico.

In Frances Ha, Greta Gerwig stars as a young dancer trying to find her way on her own in New York City. Noah Baumbach shot the film in black and white because it helped him “see the city with new eyes,” he say

… Inseguire la propria felicità

Insomma, ‘Frances Ha’ è una perfetta pellicola “indie” che ci mostra uno squarcio di vita di una ragazza qualunque. Non c’è finzione ma solo un onesto realismo nel ritrarre semplicemente la ricerca della propria felicità, qualunque essa sia.

Voto 6.5

Di Sabrina Pusterla

Interessata di media ed entertainment. Da sempre una eterna cinefila, amo il cinema a 360°. Mi piace visionare, analizzare e parlare dei film. Progetti? Tanti. Sogni nel cassetto? Troppi. Spero un giorno di pubblicare un libro ed un podcast in cui parlo della settima arte. "Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima." (Cit. Ingmar Bergman)

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