Recensione in anteprima – Dopo il primo film del 2018, vincitore di Oscar, Golden Globes e Bafta come miglior film d’animazione, questa nuova avventura di Miles Morales è un nuovo capitolo all’altezza del precedente nonostante il cambio di regia e la voluta complicazione degli universi paralleli. Al cinema dal 2 giugno
La storia
Miles Morales è tornato – o meglio, non se n’è mai andato. È da un anno che fa sempre le solite cose che farebbe un supereroe teenager, cioè andare a scuola, litigare con i genitori e salvare il mondo dalle minacce più o meno (im)probabili. Chi se n’è andato, invece, è l’unico gruppo di amici che aveva, cioè Gwen, Peter, Peni, Spider-Ham e Spider-Man Noir, gli Spider-Man delle altre dimensioni che l’hanno spalleggiato nella sua prima avventura e che sono tornati ai loro rispettivi universi.
Un giorno, però, Gwen riappare nella cameretta di Miles, spiegandogli di essere entrata a far parte della Spider-Society, un gruppo interdimensionale di Spider-Man, capitanati da Miguel O’Hara, il cui intento è impedire il collasso del Multiverso. E una delle anomalie a poterlo provocare è La Macchia, scienziato che ha acquisito il potere di aprire dei portali tra le dimensioni durante l’incidente del primo film, e ora nuovo nemico di Miles…
E’ una trama piena di personaggi, mondi, sentimenti, azione. Le oltre due ore e 20 minuti risultano anche troppo stretti per riuscire a sviscerare tutte le potenzialità espressive messe in moto. Infatti questo primo film rappresenta la prima parte di un film concepito come unitario e la cui seconda parte sarà nelle sale nel marzo 2024.
Incontro tra generazioni
Non un solo e semplice film d’animazione per adolescenti ma anche un film di formazione e trasformazione. Uno scontro e incontro tra generazioni che cercano di parlarsi, che sembrano avere ognuno la propria ragione e verità. Magnifico dal punto di vista grafico il film rappresenta la perfetta fusione tra cinema e comic, tra film e fumetto per quanto riguarda descrizione visiva degli ambienti, caratteristiche stilistiche dei vari universi e quel richiamo alla carta, ai colori e alle didascalie da fumetto. La strabiliante confusione e instabilità degli universi rappresentano la prova visiva della confusione e irriquietezza dei sentimenti del protagonista e degli altri personaggi.
L’incontro e, a volte, lo scontro tra generazioni non avviene solo nei dialoghi tra padre e figlia (Gwen), tra genitori e figlio (Miles), ma anche attraverso modi di dipingere, nel vero senso della parola, la realtà che viene presentata nei diversi mondi. Un continuo gioco di colori, immagini, rappresentazioni visive di diversità, genialità, quotidianità.
Miles cresce e cerca di crescere ancora all’interno di una normale vita da adolescente con superpoteri che usa all’oscuro dei suoi genitori. Una prova ardua, un continuo barcamenarsi tra impegni e situazioni.
Non è il solo
Il film inizia con la voce fuori campo di Gwen che descrive la sua storia e la sua vita una volta ritornata nel suo mondo. Una vita fatta di relazioni da ricercare e relazioni troncate. Una vita che passa anche attraverso l’isolamento ripetendo che quella solitudine non è una sua originalità perchè:
“Non è il solo”
riferito a Miles, riferito un po’ a tutti gli Spiderman dei diversi mondi.
Il racconto della propria vita, a volte nuovamente, è un po’ il tratto di unione tra i diversi Spiderman e Spiderwoman. L’intro non risulta ripetitiva ma un altro motivo di originalità. Un incastro perfetto con la sceneggiatura che, sebbene lascia spazio a qualche perplessità logica riesce perfettamente a colpire lo spettatore. Tra lacrime e gioia, tra scene sdolcinate e scene cupe “Spiderman across the spider-verse” rappresenta un ottimo secondo capitolo. Per certi versi migliore anche del primo e sicuramente uno dei migliori film d’animazione ispirato ai fumetti degli ultimi anni.
Alcune scelte stilistiche poco coerenti tra gli universi passano in secondo piano per un film che emoziona, riflette e fa riflettere il pubblico su bene e male, affetti, amore, amicizia. Pregevoli le citazioni agli Spiderman live action.
Voto: 8,7