Recensione – 20 anni – Era l’estate del 2002 quando faceva il suo primo debutto nelle sale cinematografiche Spider-Man, diretto da Sam Raimi. Incredibile che un personaggio come Spider-Man, talmente iconico al di là delle pagine a fumetti, non avesse ancora ricevuto un adattamento live-action. Batman, per citarne uno, poteva già contare ben quattro film.
Marvel e Cinema, una storia iniziata 20 anni fa…
Eppure 20 anni fa, di quei tempi la Casa delle Idee, Marvel Comics, non se la passava tanto bene economicamente. I Marvel Studios non esistevano e il Marvel Cinematic Universe non era neanche un’idea. Per incrementare la vendita di fumetti e per incentivare nuove generazioni alla lettura, ma soprattutto per far cassa nell’immediato, Marvel iniziò a vendere i diritti cinematografici dei suoi supereroi più iconici.
Iniziò così una spartizione di diritti tra le più grandi case di produzione: X-Men e Fantastici Quattro alla Fox, Hulk alla Universal e Spider-Man alla Sony. Una situazione che in gran parte permane ancora oggi e che è alla base dell’assenza di parecchi personaggi dal MCU. Il processo di riunificazione di tutti i supereroi Marvel sotto un’unica bandiera sta pian piano prendendo forma, ma ci vorrà ancora del tempo.
Dopo questa breve introduzione sulla storia cinematografica Marvel, torniamo al vero protagonista dell’articolo: il nostro amichevole Spider-Man di quartiere.
”Da un grande potere derivano grandi responsabilità.”
Il primo grande successo sul grande schermo per Marvel non poteva che essere Spider-Man. Il personaggio più celebre e sul quale Stan Lee ha costruito la filosofia alla basa della Casa delle Idee: Supereroi con super problemi. E in questo Peter Parker/Spider-Man sono imbattibili.
Per portare l’Arrampicamuri sul grande schermo ci voleva un attore non dal grande nome, ma un giovane dal fare timido e impacciato. In questo Tobey Maguire è stato assolutamente perfetto. Ognuno poteva ritrovare le proprie insicurezze nel suo Peter Parker. Tutto il cast è stato fin da subito azzeccato: la bella, intraprendente ma sfortunata MJ di Kirsten Dunst e soprattutto l’inquietante Green Goblin di Willem Dafoe. Personaggi talmente apprezzati nella caratterizzazione e rappresentazione da essere invocati a gran voce negli ultimi anni per un possibile ritorno.
Il Cinecomic secondo Sam Raimi
Il tutto non avrebbe avuto molto successo se dietro la macchina da presa non ci fosse stato un regista eclettico come Sam Raimi. La sua esperienza nel cinema horror indirizzato ai giovani ha permesso una rappresentazione inedita e più matura del personaggio di Spider-Man, sempre in lotta con se stesso e con le sue paure ed emozioni. E così la vita di Peter Parker diventa una tormentata storia d’amore in chiave supereroistica.