RecensioneLa Tela dell’inganno è un thriller del 2019 tratto da un romanzo noir nel 1996. Pellicola intrigante che ruota attorno al mondo dell’arte e ambientata tra il Regno Unito, Milano e il Lago di Como con un cast stellare: Claes Bang, Elizabeth Debicki, Mick Jagger, Donald Sutherland. 

Arte e critica. Favori e furti 

James Figueras (Claes Bang) è un critico d’arte che vive tenendo lezioni sull’arte, sulla critica e l’interpretazione di essa. Durante una delle sue lezioni incontra l’americana Berenice Hollis (Elizabeth Debicki) con cui da lì a poco decide di andare sul Lago di Como. Qui vengono accolti nella tenuta di Joseph Cassidy (Mick Jagger) un collezionista d’arte il quale offre a James un regalo in cambio di un favore. La possibilità e privilegio di intervistare il rinomato e solitario artista Jerome Debney (Donald Sutherland) – uscito dalle scene da molti anni prima dopo che tutte le sue opere sono state distrutte in un incendio – in cambio di un favore: rubare uno dei suoi quadri per Cassidy. James accetta, ma…

Un cast stellare a Milano e sul Lago di Como

The Burnt Orange Heresy’ è un thriller noir del 2019 per la regia di Giuseppe Capotondi – regista italiano attivo soprattutto nella produzione di video musicali e per aver girato alcune puntate della serie tv ‘Suburra’ (2017) – con l’intramontabile Mick Jagger e una pietra miliare del cinema Donald Sutherland – sessant’anni di esperienza nella tv, cinema e teatro. Nel cast anche il protagonista Claes Bang – attore danese visto su Amazon Prime in ‘The Square’ (2017) noto ai più per aver interpretato Dracula nell’omonima miniserie su BBC One e Netflix (2020) e che rivedremo in questi giorni al cinema nell’ultimo film di Robert EggersThe Northman’ (2022) – con affianco una statuaria Elizabeth Debicki, vista prima in ‘The Night Manager’ (2016) successivamente in ‘Tenet’ (2020) di Nolan e nei panni di una (identica) Lady Diana nella serie ‘The Crown 5’ (2021). 

Prodotto dalla Indiana Productions e altre case, distribuito dalla Sony Pictures Classics, il film è tratto da un romanzo ‘Il Quadro Eretico’ del 1996 di Charles Willeford, scrittore americano rinomato per i suoi racconti noir. La pellicola è stata girata fra il Regno Unito e l’Italia. Le riprese infatti si sono svolte tra Milano, nello specifico in zona Garibaldi e Repubblica – in una sequenza si può scorgere il Westin Palace – e il Lago di Como – al Liceo Classico Volta e a Cernobbio nella splendida villa Pizzo. 

Il valore di un’opera d’arte

Non è la prima volta che troviamo Claes Bang nel mondo dell’arte. Infatti prima l’abbiamo visto in ‘The Square’ (2017) in cui vestiva i panni di un mite curatore d’arte. Qui invece cambia animo e diventa un critico d’arte senza scrupoli e impassibile. L’arte per lui non è un solo qualcosa di cui apprezzare il valore e il significato che porta ma è solo un mezzo per raggiungere i suoi piani. 

Difatti, quello che a primo impatto sembra un film sull’arte, in realtà cela una sottile analisi critica dell’animo umano: la perversione umana, la menzogna e la sete di potere e notorietà. Maggiore è il valore di un’opera maggiore è la notorietà, il potere e la ricchezza che questa permette di far raggiungere al suo autore o possessore. Ma fino a che punto l’uomo può spingersi per questo?

Noir Contemporaneo

‘La Tela dell’Inganno’  è un noir contemporaneo e sofisticato che richiama vagamente la tensione tipica del cinema di Hitchcock. E’ una pellicola dall’altissimo potenziale che però non è stato totalmente espresso e percepito. La prima metà del film pone delle buone basi e premesse, ci vengono presentati i main characters e scorre con i giusti tempi, tuttavia nella seconda parte e nel finale perde un po’ di veridicità. Nonostante questo rimane comunque una buona produzione, forse non apprezzata fino in fondo e spinta abbastanza. 

You’re one of those… a liar!

Voto 7

Di Sabrina Pusterla

Interessata di media ed entertainment. Da sempre una eterna cinefila, amo il cinema a 360°. Mi piace visionare, analizzare e parlare dei film. Progetti? Tanti. Sogni nel cassetto? Troppi. Spero un giorno di pubblicare un libro ed un podcast in cui parlo della settima arte. "Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima." (Cit. Ingmar Bergman)

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