Recensione in anteprima (senza spoiler) – Arriva nelle sale l’attesissima versione del Batman di Matt Reeves interpretato da Robert Pattinson. Si tratta di un supereroe alla sua ricerca d’identità sia come Bruce Wayne, sia come giustiziere con la maschera. Un film sorprendente con un Batman cinematografico inedito. Al cinema dal 3 marzo.

Il ritorno di Batman

Bruce Wayne (Robert Pattinson) è ormai diventato Batman da due anni, dopo aver affrontato vari criminali nel corso del tempo; il Cavaliere Oscuro è ora pronto ad addentrarsi nelle profondità di Gotham City. Batman ha solo pochi alleati fidati, Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e James Gordon (Jeffrey Wright), tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario negli ultimi tempi, si è affermato come l’unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.

Quando un serial killer che sembra essere a conoscenza della vera identità del crociato incappucciato prende di mira l’élite di Gotham con una serie di macchinazioni sadiche, una scia di indizi criptici manda il più grande detective del mondo a indagare negli inferi, dove incontrerà personaggi come Selina Kyle/Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot/Pinguino (Coin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e l’Enigmista (Paul Dano).

Si tratta di un nuovo reboot di Batman ma quel “The” è già indicativo dell’intenzione del regista e cosceneggiatore. E’ IL Batman che, forse, gli estimatori del personaggio DC si aspettavano da tempo sul grande schermo. Un Batman che sembra essere uscito dal fumetto, letteralmente e che non si circoscrive a questo ma abbraccia ciò che di meglio è stato presentato dalla trilogia di Nolan e scava ancora più a fondo.

Il detective complessato

La prima parte del film lascia letteralmente incollato lo spettatore allo schermo. Si entra subito nel vivo. Batman è già un giustiziere chiamato “Vendetta” dai più. E la narrazione con la sua voce fuoricampo è accattivante, a tratti inquietante. Si tratta di presentare la situazione di Gotham. Una città in cui non risplende mai il sole, sempre estremamente sporca, corrotta, marcia, buia e piena di paura, risentimento, tristezza.

Anche Batman è riservato, rintanato nella sua caverna/casa più di quanto riesca a sopportare con il chiaro intento di vagare per la città e incutere timore a ladri, spacciatori e altre losche figure. Opera nell’ombra senza mai essere osannato, anzi. Il suo rapporto con il detective James Gordon (Andy Serkis) è alla pari, quasi un aiutante, un collega dalle pochissime parole.

“The Batman” affonda quindi le sue atmosfere nel noir, nel film poliziesco dove Batman è una sorta di detective molto particolare, molto succube della sua volontà di trovare il suo posto nel mondo senza rimanere in disparte come un ricco ereditiero.

Un villain, anzi di più

E’ strano dirlo ma se “The Batman” funziona molto bene è anche grazie a un villain, un cattivo che è molto ben scritto. Perfido, psicopatico, diabolico nelle sue invenzioni e trame quasi e anche più dei suoi indovinelli. Un cattivo che emerge come dal fumetto, sempre nell’ombra, sempre con il suo operato che parla per lui ma che utilizza anche tecnologia e social.

L’ Enigmista interpretato da Paul Dano è interessante e perfetta nemesi del cavaliere oscuro. Oltre al villain principale vi son attorno anche i mafiosi e i criminali che abbiamo conosciuto tramite altri film: il Pinguino, molto più, nell’età vicina a quello interpretato da Danny DeVito e qui interpretato da un Colin Farrell pieno di trucco. Lo smilzo Carmine Falcone è sottilmente inquietante con la faccia di John Turturro.

Un film dark

E’ il nero il colore che domina molte scene. Rende cupo l’intero film. Specchio dell’animo di Bruce, non limpido ma torbido, confuso, e che alcune volte si lascia andare alla rabbia. Bruce catapulta in Batman uno spirito inquieto, estremamente chiuso nella sua vita, nella sua intimità impossibile da contaminare nemmeno con un accenno di sorriso.

Come detto la prima parte del film è molto concreta, affascinante, sbalorditiva per come viene presentata questa nuova versione di Batman. Complice un cast perfettamente in parte nei vari ruoli il film si avvale di una sceneggiatura solida che riesce a non far pesare le quasi tre ore di durata. Anche se, alla lunga, sembrano realmente un po’ troppe.

Robert Pattinson dimostra di poter interpretare un Batman di questo tipo che ha in Bruce Wayne una parte non ancora formata, al bivio tra abbandonarsi alla reale vendetta oppure intraprendere la sua storia di supereroe. Scelta già vista ma non presentata come il regista Matt Reeves fa abilmente in questo film. La situazione è molto più complessa di quanto appare e il corpo e la faccia di Pattinson lo dimostrano.

Film che va oltre il classico cinecomic riprendendo in parte le atmosfere più cupe della trilogia di Nolan e la complessità emotiva di “Joker”. Un inizio (e l’ultima parte del film lascia la possibilità di un sequel) nuovo oppure un film a sé stante.

Voto: 8,3

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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