Recensione – 10 anni The Woman in Black è un thriller horror del 2012 con Daniel Radcliffe nei panni di un avvocato, Arthur Kipps alle prese con un misterioso spirito maligno. Ambientazioni cupe, mistero e occulto fanno da contorno a questa pellicola tratta da un romanzo di successo. 

Thriller gotico

Nella Londra dei primi del 1900, Arthur Kipps (Daniel Radcliffe) è un giovane avvocato rimasto vedovo dopo la nascita del suo unico figlio Joseph, oggi un bambino di 4 anni. A causa della gestione dell’eredità di un amica del suo capo, da poco deceduta – nonché la vendita della (temuta) casa nella palude – Arthur deve spostarsi per un breve periodo in un villaggio sperduto nella campagna inglese.

Durante il suo tragitto in treno incontra Mr. Daily (Ciaràn Hinds) l’unica persona disposta ad aiutarlo. Difatti fin da subito il giovane non viene ben accolto nel paese e dal locandiere nell’alloggio dove deve sostare. Ma da lì a poco Arthur capirà cosa terrorizza così tanto quelle persone: una serie di tragiche morti di bambini causate dallo spirito di una donna vendicativa… ma Arthur andrà fino in fondo alla vicenda, senza mai mostrare paura. 

Dal libro al teatro. Dal film al remake.

The woman in Black è un film del 2012 con Daniel Radcliffe per la regia di James Watkins – noto ai più per il thriller con Michael FassbenderEden Lake’ (2008) – e con la sceneggiatura a cura di Jane Goldman. La pellicola è tratta dall’omonimo libro di Susan Hill (1942 -), scrittrice britannica conosciuta soprattutto per questa opera e per una serie di romanzi gialli. Questa pellicola non è la prima trasposizione dal libro, difatti, già in passato aveva avuto una rappresentazione teatrale di enorme successo e un adattamento nel 1989 nell’omonimo film per la televisione per la regia di Herbert Wise. Dato il buon successo del film nel 2012, due anni dopo nel 2014 è uscito anche il sequel The Woman in Black: Angel of Death per la regia di Tom Harper

Questo fantasy horror è stato realizzato tra Canada, Svezia e Regno Unito prodotto dalla Hammer Film, Alliance Atlantis e altre società. Distribuito in Italia dalla casa di distribuzione Videa, è disponibile on demand su Amazon Prime Video, su Chili (gratis con pubblicità), Google Play, Apple, TimVision. Il film ha avuto dei buoni risultati al box office, ha raggiunto a livello globale 128 milioni a fronte di 17 milioni di dollari di costo di produzione, arrivando ad essere l’horror inglese di maggior successo dal 2000 circa. 

La pellicola è un horror (estremamente) classico e distante dal trend degli ultimi anni – dimenticatevi le scene splutter. Nel complesso ha una buona costruzione dal punto di vista registico. Le ambientazioni molto affascinanti e cupe e lo stile gotico rispecchiano perfettamente il mood della vicenda. Lo spettatore è fin dalle prime scene proiettato nella vita di Arthur e nella sua (dis) avventura, la tensione e il suspense crescono lentamente ma con costanza; la trama scorre nel complesso con i giusti tempi e soltanto nella parte centrale potrebbe risultare lenta. 

Arthur/Daniel

Nota positiva per il protagonista Arthur Kipps (Daniel Radcliffe) pilastro di tutta la pellicola e su cui ruota la storia. L’attore regge bene la parte e convince: è un protagonista malinconico ma allo stesso tempo deciso e senza timori. Da segnalare come negli ultimi 10 anni, Radcliffe abbia dimostrato in svariate produzioni di essere molto più dell’indimenticabile ‘Harry Potter’.

Nel tempo, infatti, si è rivelato un attore versatile e capace di sapersi calare in molteplici personaggi e storie diverse – da citare la sua performance nel ‘divertente film d’azione ‘Guns Akimbo’ (2019), in ‘Jungle’ dramma biografico su l’incredibile storia di sopravvivenza di Yossi Ghinsberg (2017) e nel biografico ‘Kill Your Darlings’ con Dane DeHaan (2013).

“She’ll never let go”

Insomma, The Woman in Black è un horror ma sopratutto una storia di vendetta e di disperazione. Se siete amanti dei (soft) horror gotici alla ‘Sleepy Hollow’ e alla ‘Crimson Peak’ questo film farà sicuramente al caso vostro!

Voto 6.5

Di Sabrina Pusterla

Interessata di media ed entertainment. Da sempre una eterna cinefila, amo il cinema a 360°. Mi piace visionare, analizzare e parlare dei film. Progetti? Tanti. Sogni nel cassetto? Troppi. Spero un giorno di pubblicare un libro ed un podcast in cui parlo della settima arte. "Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima." (Cit. Ingmar Bergman)

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