Curiosità – 19 Maggio 2000 – 19 Maggio 2020 Il Gladiatore compie 20 anni. Il famoso Colossal di Ridley Scott spegne proprio oggi 20 candeline. Il Gladiatore è uno dei blockbuster più visti di sempre e il film che contribuì a lanciare le stelle di Russell Crowe e Joaquin Phoenix nel panorama di Hollywood. Nonostante le diverse incongruenze storiche, Il Gladiatore riscosse grandi consensi favorevoli sia di critica che di pubblico.

In occasione di questo importante anniversario, vi proponiamo 10 curiosità sul film diretto da Ridley Scott che forse ancora non conoscete:

I. NUMEROSI RICONOSCIMENTI

Il Gladiatore vinse ben 5 premi Oscar alla 73° edizione degli Academy Awards. Il film si aggiudicò le statuette di Miglior Film, Miglior Attore Protagonista a Russell Crowe, Migliori Costumi, Miglior Sonoro e Migliori Effetti Speciali. Ma ne avrebbe meritati molti di più sia per la regia di Scott che per l’iconica colonna sonora di Hans Zimmer.

II. LE LOCATION DELL’IMPERO ROMANO

Le riprese iniziarono a gennaio del 1999. Gli esterni furono girati in Marocco, Tunisia (l’addestramento con Proximo), Italia, più precisamente le colline della Val d’Orcia in Toscana (la casa della famiglia di Massimo) e Malta mentre gli interni interamente a Los Angeles, negli studi cinematografici della Universal Pictures.

Il regista Ridley Scott e la produzione chiesero al comune di Roma di poter realizzare alcune scene dei duelli dentro il vero Colosseo, ma la richiesta fu rifiutata poiché l’anfiteatro era in fase di restauro. Le scenografie degli interni del Colosseo furono quindi ricostruite a Malta, mentre tutte le riprese esterne della città di Roma vennero realizzate digitalmente. Le scene iniziali che ricostruiscono la battaglia di Vindobona, sono state girate in tre settimane in Gran Bretagna nel Bourne Wood a Farnham, nella contea di Surrey.

III. ADDIO A OLIVER REED

Questa è stata l’ultima apparizione cinematografica dell’attore Oliver Reed. Reed che ha interpretato Proximo, morì poco prima del termine delle riprese del film per un attacco cardiaco. Le scene che Reed non riuscì a girare, furono realizzate con la tecnica digitale, mettendo insieme spezzoni di scene tagliate. Nella sceneggiatura originale del film, Proximo avrebbe dovuto vivere.  La produzione decise poi di dedicare all’attore la pellicola.

IV. VEROSIMIGLIANZA E INCONGRUENZE STORICHE

Nonostante il film di Ridley Scott sia basato su eventi realmente accaduti nell’Impero Romano durante la seconda metà del II secolo d.C., la pellicola presenta volutamente diverse incongruenze storiche, spesso per necessità narrativa.

L’imperatore Commodo in realtà regnò per oltre dodici anni, a differenza del breve periodo rappresentato nel film. Inoltre non fu ucciso nell’arena dei gladiatori, ma fu strangolato nel suo bagno dal lottatore Narciso. Un’altra incongruenza riguarda la morte dell’imperatore Marco Aurelio. Quest’ultimo non fu assassinato da suo figlio Commodo, bensì morì a Vindobona nel 180 d.C. a causa della peste Antonina. Diversi errori poi si possono riscontrare anche negli equipaggiamenti, nelle armi usate e nelle vesti dei soldati.

V. MASSIMO DECIMO MERIDIO

Il personaggio di Massimo Decimo Meridio è immaginario, sebbene per alcuni aspetti assomigli alla figura storica di Narciso (il vero assassino di Commodo nella vita reale e il nome del personaggio nella prima bozza della sceneggiatura), e a quella di Spartaco (che guidò una rivolta degli schiavi nel 73– 71 a.C.).

VI. I DUBBI SULLA SCENEGGIATURA

La sceneggiatura ha dovuto affrontare molte riscritture e revisioni. Crowe avrebbe messo in dubbio ogni aspetto della sceneggiatura e ne riscrisse alcuni punti lui stesso. All’inizio, si rifiutò persino di dire la famosa frase

“e avrò la mia vendetta… in questa vita o nell’altra”.

VII. IL GLADIATORE MEL GIBSON

Inizialmente, la prima scelta del regista e della produzione per il ruolo di Massimo Decimo Meridio era Mel Gibson che fu subito contattato per il ruolo del protagonista. L’attore però rinunciò, perchè a 43 anni si sentiva troppo vecchio per la parte del gladiatore romano. Oltre a Mel Gibson furono considerati anche Antonio Banderas e Hugh Jackman.

VIII. TIGRI VERE NELL’ARENA DEL COLOSSEO

Per la sequenza della lotta di Massimo nell’arena furono usate 5 tigri vere. Ovviamente, sul set era sempre presente un veterinario, armato di frecce tranquillanti, per tutta la durata delle riprese. Per motivi di sicurezza, Russell Crowe fu tenuto ad almeno 15 metri di distanza dagli animali.

IX. LE FERITE DI RUSSELL CROWE

Le ferite sul volto di Russell Crowe, dopo la scena della battaglia iniziale a Vindobona, sono reali. L’attore se le procurò quando il suo cavallo si spaventò e lo scaraventò nei rami di un albero. I punti sulla sua guancia sono chiaramente visibili quando Massimo dice a Commodo che intende tornare a casa.

X. UNA BUONA IMMAGINAZIONE

La descrizione che Massimo fa della sua casa sulle colline della Toscana è stata improvvisata da Russell Crowe. L’attore nel farlo si è ispirato alla rappresentazione della sua fattoria dove lui vive in Australia.

Buon anniversario e buona visione.

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