Recensione – 20 anni – La fiaba moderna diretta da Gary Ross compie vent’anni. Il film è stato distribuito in Italia  il 16 Aprile 1999. Negli Stati Uniti Pleasantville è stato distribuito da New Line Cinema ed è stato proiettato in anteprima  il 23 ottobre 1998. 

La trama

David Wagner (Tobey Maguire) è un ragazzo degli anni Novanta con una dipendenza da anni Cinquanta. È, infatti, appassionato di repliche di una sitcom chiamata Pleasantville, ambientata nel 1958 in un’allegra e ridente cittadina in bianco e nero, stereotipo del sogno americano, in cui tutto è ordinato, il clima è sempre sereno, tutti sono cordiali, rispettosi e conformi alle regole.

Affascinato da questo mondo utopico, David si immerge in Pleasantville come una fuga innocente dal mondo reale, che, al contrario, è pieno difficoltà, che deve condividere con Jennifer (Reese Witherspoon), sua sorella gemella.

Una sera, tuttavia, la vita prende una svolta bizzarra quando, inaspettatamente, compare a casa dei gemelli Wagner uno strano riparatore di televisori, il quale offre ai due fratelli, in sostituzione di quello che loro avevano rotto, un telecomando “speciale”, che avrebbe migliorato di gran lunga la loro esperienza di visione della televisione.

Ciò che i due mai avrebbero immaginato è che il telecomando magico li avrebbe catapultati proprio nel mondo di Pleasantville e che loro si sarebbero trasformati rispettivamente in Bud e Mary Sue Parker, i due figli della famiglia protagonista della sitcom.

Il film

È una favola geniale, l’opera prima di Gary Ross: un po’ a colori e un po’ in bianco e nero, un po’ nel presente nostalgico e un po’ nel passato distorto. Divertente, ma mai superficiale: il film propone, in modo oggettivo, una riflessione su conservazione e progresso, su immobile continuità e difficile divenire.

Niente è mai successo a Pleasantville, infatti. E, a garanzia della comoda immobilità, le sue strade non portano da nessuna parte: là dove finiscono, ricominciano. Senza fine. Fuori da Pleasantville, il nulla. Quasi una impossibilità assoluta.

Tutto comincia a cambiare e a “colorarsi” quando i due protagonisti – catapultati dagli anni Novanta – introducono nella quotidianità di Pleasantville elementi nuovi, portatori sani di inquietudine e scompiglio. Si diffondono nuove idee, nuove abitudini, la convinzione che il cambiamento non sia così sbagliato e la curiosità di conoscere la realtà (come ad esempio un vero temporale o un vero incendio).

L’introduzione del colore nella tavolozza monocromatica è capillare, man mano che i gemelli, pionieri e ambasciatori di un nuovo mondo, capiscono di poter aiutare i protagonisti della sitcom a non vivere nell’immobilismo e in una realtà mistificata.

Il cambiamento, però, non è sempre facile e, come spesso accade, non sempre accettato da tutti. Un film piacevolissimo, conciso e diretto. Metafora dei tempi e sempre attuale, nonostante i suoi primi venti anni.

Cast

Un giovanissimo Tobey Maguire (Spider-Man, Harry a pezzi, Le regole della casa del sidro, Il Grande Gatsby) interpreta il goffo e timido David Wagner, affiancato da un’altrettanto giovanissima e promettente Reese Witherspoon (American Psycho, La rivincita delle bionde, Come l’acqua per gli elefanti) nei panni della sorella gemella.  Nel cast ci sono anche Marley Shelton, William H. Macy, Joan Allen e Jeff Daniels. Pleasantville è stato l’ultimo film interpretato da J. T. Walsh ed è stato distribuito, purtroppo, solo dopo la sua morte.

Curiosità

Il film è stato girato interamente e originariamente a colori e solo successivamente reso in bianco e nero mediante un processo di desaturazione e bilanciamento di contrasti.

Voto: 7,5

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