Scomparsa

 

Scomparsa

Produttore: Hermes Productions

Genere: Thriller

Regia: Ben Affleck

Cast: Natalie Portman, Josh Brolin, Jessica Lange, Wynona Ryder, Timothy Olyphant, Sebastian Stan, J.K. Simmons, Christine Estabrook, Ted McGinley

Data di uscita: 15/12/2012

Incasso/Budget: 368.194.161  /  149.400.000

Film / Script

Trama: È una mattina d’estate qualunque per la giovane agente immobiliare Annie O’Sullivan. Quel giorno, le sue uniche preoccupazioni sono l’ennesima lite con la madre, l’open house da organizzare in una casa in vendita nel pomeriggio e la cena con Luke, il suo fidanzato. Quando arriva il suo ultimo cliente Annie s‚illude, per un attimo, che sarà forse il suo giorno fortunato: non sarà così. Sarà l’inizio di un incubo. Violenze fisiche e psicologiche, privazioni, percosse e soprusi saranno all‚ordine del giorno. Alternato al racconto dell‚anno che Annie trascorre prigioniera di un folle in una baracca in mezzo ai boschi, racconto che si snoda lungo una serie di sedute di psicoterapia, c‚è il resoconto degli eventi successivi alla sua fuga, la lotta per riprendere possesso della propria identità e per tornare a una vita apparentemente normale. Un thriller mozzafiato, una storia di paura e dolore, ma anche di sopravvivenza, della forza di raccontare e di esplorare i recessi più oscuri della psiche umana.

Recensione: (Chimera Films)

Da questo film non sapevo bene cosa aspettarmi. Da un lato c’era il sentore del solito thrillerozzo, dall’altro c’erano le dichiarazioni di Hermes che parlava di torture psicologiche e questo mi aveva fatto un po’ rallegrare.
Posso dire che è effettivamente un film diverso da tutti quelli visti sul genere.
Il punto focale della storia è il rapporto che si viene a creare tra cacciatore e preda. Ho trovato molto affascinante e tesissima tutta la parte del rapimento, con lei che all’inizio cerca di mantenersi indifferente (per paura e per orgoglio) e che lentamente diviene costretta a interagire col suo rapitore, instaurando un rapporto di dipendenza da lui per soddisfarlo e tenerlo a bada. Avrà perfino paura di uscire di casa e desidererà il suo ritorno come un cagnolino aspetta il suo padrone. Quando poi rimane incinta tutto si fa ancora più angosciante, raggiungendo livelli altissimi di tensione e paura per le sorti di quella creatura. Insomma, emozioni molto forti, così come ci era stato promesso e come un po’ ci aspettavamo.
Mi ha convinto di meno la seconda parte, quando lei riesce a fuggire. Intanto mi è parso troppo veloce il modo in cui uccide il rapitore. O meglio, mi aspettavo che il fulcro del film restasse su questo rapporto malsano, invece con un colpo d’accetta si mette fine a questa storia (e a questo bel personaggio che poteva dare di più) e si aprono le porte per un altro film.
Sì, un altro film perchè non diventa più un thriller psicologico, ma quasi un giallo per scoprire a poco a poco l’identità del vero assassino.
E quando iniziano a comparire i primi dubbi riguardanti la madre, si rimane quasi di sasso. Il colpo di scena è riuscito, ma anche troppo: della fantomatica zia Val non si sa quasi niente, viene solo accennata e ciò non basta a giustificare un comportamento così estremo della madre, che diventa un mostro poco credibile. Avrei gradito magari vedere la donna alle prese con la zia, oppure qualcosa che ci facesse capire di una sua malattia mentale, ma così la notizia ci piomba a ciel sereno e non si capisce come sia possibile che una madre per una stupida diatriba permetta che la figlia venga rapita e tenuta segregata per mesi e mesi, forse anche stuprata o uccisa.

Di Ben Affleck ho visto solo The Town, buon film però non troppo vicino alle corde di questo. Hermes però afferma che con Gone Baby Gone abbia dimostrato di essere in grado di farlo e ci fidiamo. Del resto è da apprezzare anche il coraggio di non aver preso il solito nome famoso.
Natalie Portman è bravissima ed è perfetta per la parte della donna fragile ma al tempo stesso determinata. Mi è piaciuto ancora di più Josh Brolin e mi è dispiaciuto quindi vedergli fare quella fine – diciamolo – insulsa.
Ottimi anche gli altri, anche se forse la Ryder mi sembra un po’ sprecata.
Riguardo Jessica Lange, come ho già detto avrei gradito una caratterizzazione più ampia e che lasciasse meno spazio allo stupore dopo la scoperta di ciò che ha fatto. In quel modo sarebbe potuto venire fuori un “cattivo” assai memorabile.
Locandina molto, molto bella.

Voto: 7,5

E’ un voto alto, perchè il film mi ha trasmesso tanta angoscia e lo ha fatto in un modo sopraffino. Ma è anche un voto dato con un po’ di delusione per quello che poteva essere e non è stato.
Ho trovato troppo brusco il cambiamento che si verifica quasi a metà film, un rapporto portato avanti benissimo e pieno di potenzialità che viene troncato prima di poter far nascere qualcosa di ancora più morboso, magari anche un amore (ma forse erano semplicemente le mie aspettative a essere diverse).
La seconda parte risulta quindi un po’ sottotono rispetto alla prima che è spanne sopra e non riesce a emozionare come dovrebbe, tanto che il massimo punto di phatos si ha a metà film e non alla fine, cosa che dà a tutta la pellicola una sorta di squilibrio che è difficile da gestire per lo spettatore.
Comunque ancora una volta Hermetico dimostra di saperci fare con storie delicate.

Discussione e altre recensioni

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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