Recensione – 15 anni – Control è un film del 2007 incentrato sulla figura di Ian Curtis, leader dei Joy Division, band post-punk inglese originaria di Manchester attiva fra il 1977 e 1980. Il ritratto della vita professionale e personale di una figura che, nella sua breve vita, ha lasciato il segno nella storia della musica anglosassone e non solo. In Italia il film è uscito al cinema il 24 ottobre 2008.
Macclesfield, 1973
Il giovane Ian Curtis (Sam Riley) vive a Macclesfield vicino a Manchester nella contea di Cheshire, nella parte a nord ovest dell’Inghilterra. E’ un ragazzo che ama la musica e sogna di avere successo con la sua band. Un giorno conosce Deborah (Samatha Morton) che in poco tempo diventerà sua moglie. La vita di Ian procede fra il suo lavoro giornaliero in un ufficio di collocamento parallelamente alle prime esibizioni con la band Warsaw, formata con alcuni amici, e che si evolverà in Joy Division.
In breve tempo diventa anche padre di una bambina mentre la visibilità e il successo con il suo gruppo aumenta in tutta l’Inghilterra. Purtroppo però, nella veloce vita di Ian, emergeranno molti problemi che lo accompagnerano fino al suo tragico epilogo: una relazione nascosta con la belga Annik (Alexandra Maria Lara), la separazione dalla moglie Debbie fino all’aggravarsi dei suoi gravi attacchi epilettici.
She’s lost control
‘Control’ è un film biografico-drammatico che vede la direzione del regista e fotografo olandese Anton Corbijn – il quale ha diretto anche il film documentario Depeche Mode: Spirits in the Forest (2019) – per la produzione di Claraflora e distribuzione nel Regno Unito di Momentum Pictures, in America dalla Weinstein Company e in Italia dalla Casini Editore. La sceneggiatura è tratta dal libro biografico scritto proprio dalla vedova Curtis, la stessa Deborah. Nel cast spiccano la coppia di protagonisti Sam Riley – ‘On the road’ (2012) e ‘Maleficent’ (2014, 2019) – e Samantha Morton – candidata al premio Oscar come protagonista in ‘America’ (2004).
A livello di musiche oltre alle stesse canzoni dei Joy Division è possibile ascoltare David Bowie, Iggy Pop, Roxy Music e molti altri nomi celebri. Nei titoli di coda è presente la cover dei The Killers del brano dei Joy Division ‘Shadowplay’ (1979). A fronte di un budget di 6.4 milioni di dollari, al box office globale ha incassato 8.9 milioni, di cui 2.3 nel Regno Unito. Inoltre, è stato ben accolto da pubblico e critica, oltre che apprezzato dai rimanenti membri della band. Ha vinto anche 5 British Indipendent Film Awards fra cui Miglior Film e molti altri riconoscimenti. Il titolo non è casuale. Difatti fa riferimento ad una delle più note canzoni dei Joy Division intitolata “She’s lost Control” la quale si rifà alla morte di una ragazza conosciuta da Ian sopraggiunta a causa di una serie di attacchi epilettici – di cui soffriva anche lo stesso Curtis.
“Confusion in her eyes that said it all. She’s lost control”
Joy Division e il punk
I Joy Division furono una band post-punk di Manchester di fine anni 70. Furono attivi solo per 3 anni fino al suicidio del frontman Ian – avvenuto pochi giorni prima del loro tour in America, a soli 23 anni – ma ebbero comunque un impatto forte sulla scena musicale inglese e mondiale in quanto influenzarono molti artisti e band successive. A differenza di altre band punk del periodo, le loro canzoni non si focalizzano tanto tu nichilismo, anarchia e distacco dalle istituzioni, a favore invece di testi più malinconici e personali.
Lo scioglimento del gruppo a seguito della morte di Curtis portò nel 1980 alla nascita, proprio dalle ceneri dei Joy Division, dei New Order. I Joy Division furono dunque un gruppo estremamente rilevante per il genere punk nella prima ondata detta Punk 77.
“Then, love, love will tear us apart again.”
Love will tear us apart
Nota positiva per gli attori protagonisti e la regia. Il film vede l’uso di un montaggio quasi impercettibile, lunghi primi piani sul volto sofferente di Ian Curtis ma sopratutto la scelta del bianco e nero ne conferisce una ulteriore drammaticità. La pellicola è un ritratto diretto, trasparente e rispettoso di un artista di cui ne vediamo le ambizioni e le speranze, la sua vulnerabilità, così come il profondo dolore e paura per i suoi problemi personali e di salute. L’epilessia, difatti, è una costante della sua breve vita, così come gli sconvolgimenti dovuto dalle medicine.
‘Control’ è un film biografico consigliato a tutti ma sopratutto a chi ama i ritratti ispirati a figure del punk e del rock come la pellicola con Gary Oldman ‘Sid&Nancy’ (1986) incentrato su Sid Vicious dei Sex Pistols o il film-documentario del leader dei Nirvana, Kurt Cobain: Montage of Heck’ (2015).
“Il passato è già parte del mio futuro e il presente è fuori dal mio controllo”
Voto 7.5