Recensione – 20 anni –  Il Favoloso Mondo di Amélie è un film cult del 2001 che segue le irresistibili avventure e i piccoli drammi quotidiani nella vita Amélie Poulain. Una deliziosa commedia francese con Audrey Tautou e Mathieu Kassovitz. Usciva nelle sale italiane il 25 gennaio 2002

Le Fabuleux Destin d’Amélie Poulain

Fin dalla nascita la vita di Amélie Poulain (Audrey Tautou) è speciale. Figlia di due genitori particolari, ha un padre anaffettivo che crede che la piccola abbia dei problemi cardiaci e una madre che verrà a mancare presto a seguito di un bizzarro evento. Amélie cresce in una esistenza monotona e per questo preferisce rifugiarsi nel suo mondo immaginario fino all’età in cui potrà andarsene.

A 23 anni è una giovane ragazza che lavora in un bar e le piace godersi i piccoli piaceri della vita come immergere le mani in un sacco di legumi o rompere la superficie della crème brulée con la punta del cucchiaio. Un giorno però la sua vita cambierà per sempre dopo un casuale incontro alla stazione dei treni con un ragazzo di nome Nino (Mathieu Kassovitz) che cerca di raccogliere le fototessere buttate per terra.  

“Strana la vita. Quando uno è piccolo, il tempo non passa mai. Poi, da un giorno all’altro ti ritrovi a cinquant’anni, e l’infanzia o quel che ne resta è in una piccola scatola, che è pure arrugginita.”

 

I piccoli piaceri della vita 

Per la scrittura e regia di Jean-Pierre Jeunet con protagonista Audrey Tautou, vista anche nei panni di Sophie Neveu de ‘Il Codice Da Vinci’ (2006) affianco a Tom Hanks, Jeunet e Tautou hanno lavorato successivamente insieme anche ne ‘Una lunga domenica di passioni’ (2004).

Nel cast figurano diversi attori e attrici fra cui Mathieu Kassovitz, nome di spicco nel cinema francese sia come regista che sceneggiatore e attore. Mathieu è anche noto per aver stretto un forte sodalizio professionale con un altro grande nome d’oltralpe Vincent Cassel diretto nella pluri acclamata pellicola ‘La Haine’ (L’Odio) film cult del 1995 vincitore di diversi premi e riconoscimenti a vari festival tra cui Cannes e ai Premi César

Prodotto da Canal+ e altre case di produzione, distribuito da BIM Distribuzione. La fotografia è curata da Bruno Delbonnel – talentuoso direttore della fotografia che ha lavorato per numerose produzioni tra cui ‘Harry Potter’ e il recente ‘Macbeth’ dei fratelli Coen – e per le musiche del talentuoso polistrumentista francese Yann Tiersen. Le scene in interni sono state girate in Germania mentre quelle esterne in Francia, la maggior parte a Parigi in diversi luoghi fra cui La Gare de Paris Lyon e il suggestivo quartiere Montmartre. Il Cafè dove lavora Amélie, Le Café des 2 Moulins, esiste davvero e si trova proprio nel quartiere degli artisti

Il film ha riscosso un ottimo successo. Per un costo di 11.4 milioni ne ha incassati a livello globale 173. Produzione apprezzata da pubblico e critica, ha ricevuto importanti nomination fra cui 5 Nomination agli Oscar e 1 ai Golden Globes. L’importante rivista di cinema Empire l’ha inserito nella lista dei ‘100 Migliori Film del Cinema Mondiale’ 

“Senza di te le emozioni di oggi sarebbero la pelle morta delle emozioni passate.”

 

Audrey/Amélie

La parte fu inizialmente pensata per un attrice inglese ma per una serie di vicissitudini il regista decise di passare il ruolo della protagonista ad un’attrice francese. Audry Tautou fu scelta dopo una audizione e, secondo l’opinione di molti, è nata per questo ruolo in cui si è calata alla perfezione.

I grandi occhi neri da cerbiatto, lo sguardo vispo, la fresca allegria e genuina bontà verso il mondo attorno a lei la rendono ideale nei panni di Amélie. L’attrice è stata apprezzata molto da critica e pubblico per questa sua intepretazione grazie alla quale ha ricevuto numerose nomination fra cui i Bafta del 2002 e il Premio César.

“L’angoscia del tempo che passa ci fa parlare del tempo che fa.”

Un piccolo mondo

Nota positiva per la sceneggiatura: ‘Il Favoloso Mondo di Amèlie’ è una storia semplice ma costruita in modo minuzioso. Tra i quadri di Renoir (La colazione dei canottieri), le stradine di Montmartre, le stazioni di Parigi, la frutta e la verdura per le strade e i giornalai, ci perdiamo per 2 ore in un micro cosmo ovattato. 

Il film scorre con un ritmo frenetico durante tutta la sua durata e non presenta momenti di pausa mentre la fotografia fornisce delle angolazioni e squarci di una Parigi unica: noi spettatori veniamo immersi in una città sognante e colorata, in case piccole ma accoglienti, in una vita semplice ma frenetica come se fossimo catapultati nella mente dell’ingenua ma buona Amélie.

Un film delizioso, tenero e che intrattiene, un piccolo gioiellino del cinema contemporaneo che racchiude dentro di sè un messaggio molto importante per tutti: uscire dalla propria immaginazione e non lasciarsi sfuggire le occasioni uniche che la vita ci presenta. 

“Mia piccola Amélie, lei non ha le ossa di vetro. Lei può scontrarsi con la vita. Se lei si lascia scappare questa occasione con il tempo sarà il suo cuore che diventerà secco e fragile come il mio scheletro. Perciò si lanci, accidenti a lei!”

Voto 8.5

Di Sabrina Pusterla

Interessata di media ed entertainment. Da sempre una eterna cinefila, amo il cinema a 360°. Mi piace visionare, analizzare e parlare dei film. Progetti? Tanti. Sogni nel cassetto? Troppi. Spero un giorno di pubblicare un libro ed un podcast in cui parlo della settima arte. "Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima." (Cit. Ingmar Bergman)

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