Recensione in anteprima – Debutto alla regia cinematografica di Florian Zeller, nato dalla sua omonima opera teatrale del 2012, The Father – Nulla è come sembra sarà uno dei protagonisti del weekend di riapertura della maggior parte dei cinema italiani. Dal 20 maggio in sala in versione originale con sottotitoli e dal 27 maggio in versione doppiata.
A Parigi neanche parlano inglese
L’ultraottantenne Anthony (Anthony Hopkins) è convinto di essere completamente autosufficiente e di vivere benissimo da solo nel suo appartamento di Londra. Tanto sicuro da far fuggire tutte le badanti che la figlia Anne (Olivia Colman) gli appioppa, perché – lui è convinto anche di questo – lei si preoccupa troppo, non lo capisce e forse è anche un po’ ottusa.
Come se non bastasse, Anne gli comunica la sua assurda intenzione di trasferirsi a Parigi, per raggiungere l’uomo che ama.
“Parigi? Lì neanche parlano l’inglese!”
La realtà, ben diversa dall’apparenza, si paleserà allo spettatore in modo graduale, attraverso lo sguardo e la mente di Anthony.
Un dramma emotivamente sconvolgente
La sceneggiatura si cala nella mente di un anziano padre affetto dal morbo di Alzheimer, e talvolta anche in quella di una figlia provata, morsa dal senso di colpa, che è costretta ad assistere impotente al declino dell’anziano genitore.
Genitore che arriva a dubitare di tutti gli aspetti della realtà che lo circonda, addirittura anche degli affetti e questa è una tra le cose più difficili da guardare e da digerire.
Protagonista e spettatore
Il racconto è costituito da frammenti di pensieri, sospetti, manie di persecuzione mescolati con ricordi autentici di vita passata. A volte le scene si ripetono, con cambiamenti più o meno lievi.
Lo spettatore, quindi, vive la storia dal punto di vista del malato, sperimenta l’effetto di spaesamento che egli prova ogni volta che la realtà muta inspiegabilmente davanti ai suoi occhi, ma allo stesso tempo assiste alla scena con il medesimo senso di impotenza della figlia, che non sa più come comportarsi con lui e come aiutarlo.
Premi meritati
Anthony Hopkins è eccezionale, la sua performance è senza dubbio degna della statuetta che ha ricevuto, seppur inaspettatamente. Olivia Colman è una spalla perfetta, ben calibrata, il suo è un personaggio con cui condividere una sofferenza, e si trova in una situazione che purtroppo è familiare a molte persone.
La storia è quasi interamente ambientata nello stesso luogo – un appartamento – eppure questo non pesa minimamente sulla sceneggiatura, anche lei giustamente premiata lo scorso 25 aprile.
Di nuovo al cinema
The Father è un film commovente, forte e diretto. Esce in Italia in concomitanza con la riapertura della maggior parte dei cinema e ci auguriamo che questo, insieme alla curiosità di assistere a una performance da Oscar, possa essere un incentivo a riempire le sale questo fine settimana.
Voto: 8