Recensione – Paul Greengrass firma la regia di questo western atipico e moderno. Un film che va oltre il proprio genere e racconta molto del pericolo dell’informazione. Interpretato da un monumentale Tom Hanks (ancora una volta nella parte di un capitano) e dall’esordio internazionale della dodicenne Helena Zegel. Quattro candidature agli Oscar. Dal 10 febbraio disponibile su Netflix.

La storia

Nel 1870, nel Texas ancora ferito dalla sconfitta nella Guerra civile, Jefferson Kyle Kidd (Tom Hanks), ex capitano dell’esercito confederato, gira di città in città per leggere ad alta voce, durante affollatissime assemblee, le “notizie dal mondo” pubblicate sui giornali americani.

Durante un trasferimento si imbatte nell’unica sopravvissuta all’agguato a una carovana, una bambina di origine tedesca vestita come una indiana. Il nome della bambina è Cicada (Helena Zegel), e prima ancora Johanna, orfana di una famiglia di coloni sterminata dai Kiowa e poi adottata dalla tribù. Deciso a consegnarla a un avamposto dell’esercito, Kidd sarà invece costretto ad accompagnare la bambina da alcuni suoi zii nel nord dello stato, attraversando con lei un territorio selvaggio e pericoloso.

E’ una storia marginale quella presa in oggetto da Paul Greengrass per il suo nuovo film. Si tratta di una sceneggiatura non originale adattamento cinematografico di “News of the world” di Paulette Jiles del 2016. Una storia ricca di spunti soprattutto per quanto riguarda l’informazione che, a quei tempi, giungeva fino alla popolazione spesso analfabeta quindi aveva bisogno di un “eroe marginale” come l’ex capitano Kidd, ligio a non piegarsi alle fake news o alle notizie veicolate da chi detiene il potere.

Un western moderno

L’ex capitano Kidd è stato provato dalla guerra e dalla sua ferocia e mortalità. Non vuole più indossare la pistola nemmeno durante i pericolosi viaggi nel deserto quando si sposa da una cittadina all’altra. Ha solo un fucile sul suo carro ma non vuole usarlo. E’ raro avere il protagonista di un film western che non ha più famigliarità con la pistola. Eppure Kyle Kidd è un eroe. La stima che la gente ha nei suoi confronti è data dalla sua carriera da soldato e dalla sua importante funzione di divulgatore di notizie.

Non vuole essere un divo ed è spesso schivo, distaccato dalla socialità come il tipico cavaliere che ha la compagnia del suo solo cavallo o carro. E’ un uomo profondamente segnato dal lutto, dalla realtà cruda dei fatti e lui che la realtà l’ha vista bene non ha più occhi disillusi quindi vuole raccontare le notizie senza fare favori, senza distorcere i fatti per ingraziarsi il potente di turno.

La modernità del film di Paul Greengrass è data anche da questo elemento. “Notizie dal mondo” è infatti legato a filo doppio alla credibilità delle informazioni e come queste possono essere utilizzate per ingannare la popolazione meno colta o più ignorante.

Il desiderio di essere famiglia

Parallelamente alla vicenda riguardanti la divulgazione delle notizie si innesca nel film la tematica del legame famigliare. Un legame che l’ex capitano Kidd ha visto affievolirsi a causa della guerra. E’ un legame con la moglie che ritorna sempre in mente, perché è un legame che è legato a quella parte di cuore che ancora pulsa e si esprime svelando tutta la ferita aperta.

Cicada/Johanna arriva nella vita di Kidd inaspettatamente. E’ una bambina che ha già vissuto l’abbandono forzato dai suoi affetti per ben due volte e due volte in maniera fortemente traumatica. L’interpretazione di Helena Zegel è perfetta nel dimostrare (a soli 12 anni) tutta la violenza subita, tutta la sfiducia e rabbia accumulata per il genere umano, per le figure adulte.

Si instaura così un rapporto conflittuale tra Cicada e Kidd che cresce pian piano nella direzione che i due vogliono e desiderano. Quel desiderio di paternità di Kidd e quel desiderio di far parte di una famiglia dalla quale essere amata di Cicada.

“Notizie dal mondo” è stato candidato a 2 Golden Globes tra cui la candidatura come miglior attrice per Helena Zegel e a 4 premi  Oscar (Miglior fotografia, Miglior scenografia, Miglior colonna sonora, Miglior sonoro). Oltre alla bella storia, il reparto tecnico riguardo a fotografia, scenografia e sonoro meritano una visione.

Voto: 7,2

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Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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