Recensione in anteprima – Roma 2019 – Alice nella città – Dopo oltre 80 anni dalle prime vignette dell’ideatore Charles Addams, la famiglia più dark e stravagante della tv approda anche al cinema con un lungometraggio animato. Viene ripreso il disegno originale dei personaggi e si guarda molto all’animazione stile “Cattivissimo me” e “Hotel Transylvania”. Un nuovo inizio nel ventunesimo secolo con un sicuro coinvolgimento del pubblico più giovane. Al cinema dal 31 ottobre.

La storia

La famiglia Addams, film diretto da Greg Tiernan e Conrad Vernon, vede come protagonista lo strano e grottesco nucleo familiare creato da Charles Addams e formato dai coniugi Gomez e Morticia, i figli Mercoledì e Pugsley, lo zio Fester, il maggiordomo Lurch, il cugino Itt, la nonna e…Mano. Siamo nel XXI secolo, la famiglia, da poco trasferitasi nella coloratissima New Jersey, deve fronteggiare una minaccia, l’infida conduttrice di reality televisivi di nome Margaux Needler, consumata dal desiderio dell’assoluta perfezione color pastello della vita suburbana.

Nella città Mercoledì inizia a frequentare una nuova scuola, dove stringerà amicizia con una sua coetanea e si ritroverà ad affrontare quel periodo ribelle che è l’adolescenza, manifestando comportamenti opposti a quelli a cui i suoi genitori erano abituati. Il film racconta anche di come Gomez e Morticia si siano conosciuti e innamorati.

Tutto ciò accade proprio mentre gli Addams si apprestano a ricevere il resto dei loro parenti per una riunione familiare che coinvolge l’intero clan.

Un nuovo inizio

Per la prima volta “La famiglia Addams” arriva al cinema in versione lungometraggio animato. Dopo le vignette  iniziali, la serie tv degli anni ’60, la serie animata per la tv e i film degli anni ’90, il ritorno sul grande schermo ha i disegni delle origini con le figure femminile esilissime e le figure maschili molto paffute.

Con questo nuovo inizio si ha anche l’opportunità di presentare le origini della famiglia, l’incontro tra Morticia e Gomez, il loro matrimonio e la cacciata degli Addams dalla loro terra per la loro eccentricità. Un po’ come avviene nelle prime immagini di “Shrek”.

“un luogo dove nessuno con la testa a posto andrebbe neanche morto”

E’ il New Jersey il luogo dove i coniugi Addams decideranno di trasferirsi. Nel loro cammino verso la loro nuova casa incontreranno quelle figure fondamentali della famiglia che il pubblico amata. Da sottolineare l’incontro con Lurch, quello che diventerà il maggiordomo di casa con una vena artistica insolita ma estremamente divertente ed efficace.

Credit: Metro Goldwyn Mayer Pictures
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Oltre l’omologazione

“La famiglia Addams” versione 2019 irrompe in quelle che sono le dinamiche sociali dei nostri tempi. Infarcito di social, reality e smartphone in alcuni punti della narrazione, il distacco da quel mondo appare molto importante e caratterizzato da un giudizio abbastanza negativo.

I membri della famiglia, soprattutto i più giovani, devono confrontarsi con la società e cercare di inserirsi con un confronto con le tradizioni abbastanza evidente, a tratti romantico. Il rito di iniziazione della Mazurca che deve affrontare Pugsley è qualcosa di molto diverso dal rito di “omologazione” che deve affrontare inconsapevolmente Mercoledì per avere la sua prima amicizia.

“Se sarai omologato avrai successo”

E’ quanto si urla negli slogan, nelle canzoni del reality che si svolge ai piedi della collina dove gli Addams dimorano. E’ un gioco, un riferimento a quella società che fatica a comprendere l’unicità della persona e la sua eventuale stravaganza come segno distintivo e arricchente al posto di considerarlo come elemento estraneo e che fa paura.

Tra i doppiatori italiani bisogna segnalare Pino Insegno e Loredana Berté

Voto: 6,5

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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