Recensione – Le follie e gli errori dell’amore, il desiderio, la determinazione e l’imprevedibilità del destino in una leggera e sofisticata commedia tutta francese. L’Homme Fidèle è un film del 2018 che vede alla regia Louis Garrel che racconta una storia universale fatta di intrecci amorosi con un protagonista conteso fra la Venere francese Laetitia Casta e la delicata Lily-Rose Depp in cui non mancano colpi di scena e un pizzico di ironia. 

Il destino beffardo

Marianne (Laetitia Casta) e Abel (Louis Garrel) sono una normale coppia felice. Tutto scorre tranquillamente finché Marianne non scopre di aspettare un figlio da Paul, amico di Abel. L’uomo non manifesta sofferenza e tristezza né quando se ne va di casa e nemmeno quando Marianne frettolosamente sposa Paul. Eppure in fondo ne soffre. Ma il destino è capace di sorprendere tutti. Nove anni dopo, Paul muore improvvisamente e Abel e Marianne si rivedono al funerale del defunto.

Qui Abel ritrova anche Ève (Lily-Rose Depp), sorellina minore di Paul da sempre segretamente innamorata di Abel, un amore mai svanito. In questa strana circostanza Abel si riavvicina a Marianne e al figlio avuto da Paul, Joseph (Joseph Engel), un bambino con una singolare passione per le storie poliziesche e crime. Il ragazzino insinuerà dei dubbi e delle strane idee nella mente di Abel riguardo sua madre. Ma il destino si fa ancora più beffardo perché Ève è disposta a tutto pur di conquistare Abel

Un elegante triangolo amoroso

Pellicola del 2018 diretta e interpretata dall’affascinante attore francese Louis Garrel, scritta a due mani con Jean-Claude Carrière, importante romanziere francese. Il cast vede Laetitia Casta e Lily-Rose Depp. La casa di produzione è la Why Not Productions e distribuito in Italia dalla Europictures. Le vicende si susseguono in una tranquilla Parigi.

“Vorrei stare con Abel. In fondo tu non lo ami. Quindi ti chiedo. Lascialo a me.”(Cit.Éve) 

Lei lascia lui. Lui vuole riconquistarla ma c’è l’altra che lo desidera.

Un’ intrecciata storia vivace al contempo leggera e scorrevole ricca di tourning point e con dialoghi mai troppo lunghi. I momenti di silenzio sono brevi e studiati bene soprattutto in funzione del voice over.

Un film ricco nella sua semplicità. Louis Garrel – figlio d’arte e noto ai più per il suo ruolo ne ‘The Dreames’ (2003) con Eva Green e Michael Pitt – ancora una volta impressiona positivamente come attore e si fa notare come regista. Stupiscono il realismo, la raffinatezza e l’astuzia (stilisticamente e narrativamente parlando) con cui segue le vicissitudini del triangolo amoroso.

Da annotare in primis due elementi: la voce fuori campo e la presenza costante della figura (astratta) di Paul.

La voce fuoricampo

Ottima l’idea di utilizzare la voce fuori campo attraverso cui leggiamo i pensieri dei protagonisti: un modo facile e veloce per catapultare lo spettatore nei sentimenti e pensieri dei personaggi in questo piccolo cosmo sullo sfondo parigino.

Intelligente, e di certo non scontata, la scelta di non mostrare mai Paul. Una persona invisibile ma elemento scatenante dei “valzer”, una figura astratto ma sempre presente nei dialoghi e nelle relazioni.

Un altro aspetto molto interessante è la figura del figlio di Marianne, Joseph. Grazie al suo atteggiamento bizzarro crea una serie di dinamiche divertenti e dona un pizzico di humor all’interno della narrazione, andando così a creare delle intelligenti e studiate pause all’interno della complicate vicende e nell’alternarsi dei molteplici punti di vista. Ma soprattutto riesce a strappare un paio di sorrisi allo spettatore.

Le due protagoniste

Degne di nota le due protagoniste. Laetitia Casta, rosa fra le rose dell’olimpo delle supermodelle francesi, si riconferma un’attrice profonda e passionale – al di là del dimostrare che nonostante passino gli anni la sua bellezza rimane sempre intatta. Interessante sorpresa Lily-Rose Depp che per questo ruolo ha ricevuto una nomina come miglior attrice promettente ai César Awards del 2019. Figlia d’arte anche lei, una piccola e gracile attrice che oltre alla bellezza fresca e sobria conferma che buon sangue non mente.

Inutile ricordare che sua madre è Vanessa Paradis e suo padre Johnny Depp e che passo dopo passo, pellicola dopo pellicola, sta dimostrando di avere molto talento e di riuscire a bucare lo schermo grazie ai suoi occhi malinconici e magnetici – la vedremo prossimamente questo autunno nell’attesa produzione targata Netflix in ‘The King’ affianco a Timothée Chalamet, suo compagno, Joel Edgerton e Robert Pattinson.

Un film consigliato a chiunque ami le commedie leggere e tipiche della scuola cinematografica francese fatta di realismo e di analisi profonda dei sentimenti umani. Sicuramente un omaggio al cinema di Truffaut e alla Nouvelle Vague.

Voto: 7

Di Sabrina Pusterla

Interessata di media ed entertainment. Da sempre una eterna cinefila, amo il cinema a 360°. Mi piace visionare, analizzare e parlare dei film. Progetti? Tanti. Sogni nel cassetto? Troppi. Spero un giorno di pubblicare un libro ed un podcast in cui parlo della settima arte. "Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima." (Cit. Ingmar Bergman)

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