Cortometraggio –Il nuovo progetto del giovane regista romano è un cortometraggio che mira ad affrontare la complessa tematica del mondo del lavoro da un punto di vista satirico e allo stesso tempo destabilizzante. Una storia rivolta a un pubblico di tutte le età e distribuita con l’aiuto di Produzioni dal Basso. La prima piattaforma di crowdfunding nata in Italia e che chiede il contributo di tutti. Nell’articolo tutte le informazioni, le notizie e le foto che abbiamo ricevuto direttamente dal regista.
Gentile concessione della produzione. Foto Elisabetta Madau
Già regista del cortometraggio ABCD, vincitore del Social World Film Festival, lavoro di cui vi avevamo parlato un po’ di tempo fa – e che potete recuperare online sul sito Rai Play – Daniele Morelli torna con un nuovo ambizioso progetto.
Deformazione Professionale è un cortometraggio il cui obiettivo è quello di mettere lo spettatore in condizione di interrogarsi su cosa significhi lavorare e cercare un lavoro nella società contemporanea attuale.
Morelli immagina un futuro prossimo in cui lavorare è diventato un privilegio e, secondo le norme vigenti, è possibile sostenere solamente un colloquio di lavoro ogni due anni – per un posto in linea con le proprie competenze – pena l’esclusione da qualsiasi attività professionale.
Chiunque abbia problemi fisici e di salute non potrà essere ammesso ai colloqui, né potrà lavorare in alcun modo. Per Luca Smeraldo, il protagonista di questa storia, ottenere un lavoro diventerà, letteralmente, una questione di vita o di morte.
Gentile concessione della produzione. Foto Elisabetta Madau
L’idea per il soggetto
L’idea per la realizzazione di questo cortometraggio, riferisce Daniele, è nata ascoltando il brano “Killing in the name of” dei Rage Against The Machine. Un verso della canzone recita, infatti:
”and now you do what they told you” (e ora fai quello che ti hanno detto).
Spesso siamo costretti, per motivi eterogenei, ad accettare lavori che non ci piacciono o che non ci soddisfano pienamente, ma, soprattutto, in cui siamo costretti a fare quello ci viene detto, ad “obbedire”.
Nel lungo periodo quel determinato lavoro ci cambia inevitabilmente. E’ proprio da qui che arriva lo spunto per il titolo del cortometraggio di Daniele Morelli. Deformazione professionale, è un gioco di parole: da un lato, il comportamento di una persona che svolge una certa professione e che ne estende il tipico modo di fare anche nel tempo libero, dall’altro, la deformazione intesa nel senso letterale del termine, in quanto deturpazione, storpiamento, distorsione.
Distorsione di cosa? Di se stessi, delle proprie idee, dei propri principi e valori.
Luca Smeraldo, il protagonista, sarà costretto ad accettare soprusi e violenze proprio perché sarà la società a richiederglielo: se vorrà ottenere il lavoro e non morire di fame dovrà accettare quelle regole. Punto. Luca non desidera fama, successo o denaro, ma semplicemente ambisce alla normalità.
La domanda da cui il regista è partito è stata proprio
“cosa faresti per ottenere un lavoro normale?”
Luca è chiaramente pronto a mettersi in gioco, ma sarà disposto a fare qualsiasi cosa per raggiungere i suoi obiettivi?
Gentile concessione della produzione. Foto Elisabetta Madau
L’atmosfera
Bussola per orientarsi nell’atmosfera del corto sarà il mondo della letteratura e, in particolare, i riferimenti rimanderanno a Kafka, mentre le ispirazioni e le influenze per lo stile e il registro estetico proverrano dal cinema di Petri, Sorrentino e Buñuel.
Il cortometraggio verrà girato interamente in location interne con una regia votata ad una stabilità glaciale: gli unici movimenti di macchina previsti saranno delle carrellate sugli ambienti e sui personaggi, per il resto la macchina da presa sarà silenziosa.
I protagonisti e il cast artistico
Il progetto è supportato da Fusolab 2.0 e dal Collettivo SuDeVita, un gruppo di giovani cineasti guidato da Alessandro Mignacca. Il Collettivo ha vinto alcuni premi e realizzato video, tra gli altri, con David Riondino, Dario Vergassola, Simone Cristicchi.
Nel cast artistico ci saranno Angelo Spagnoletti, Paola Buratto e Guglielmo Favilla, quest’ultimo presente in film del calibro di Smetto quando voglio, Una Questione Privata, Io sono tornato e Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott, nonché co-fondatore de I Licaoni.
Gentile concessione della produzione. Foto Elisabetta Madau
Produzioni dal Basso
Produzioni dal Basso è la prima piattaforma di crowdfunding nata in Italia. Il crowdfunding su Produzioni dal Basso è semplice, trasparente e disintermediato: si tratta di una piattaforma reward/donation based e generalista.
Chiunque può registrarsi, caricare la propria idea e proporla online.
La distribuzione
Una volta realizzato il cortometraggio, si provvederà alla sua distribuzione in vari concorsi nazionali ed internazionali tra cui: Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – sezione Orizzonti, Torino Film Festival, Roma Creative Contest, Alice nella Città, Giffoni Film Festival, Milano Film Festival, RIFF – Roma Indipendent Film Festival, Torino Film Festival.