Recensione – 10 anni – Mentre al cinema “Avengers Infinity War” frantuma record su record, oggi 1 Maggio 2018 si celebrano i primi 10 anni della saga che più ha influenzato il cinema degli ultimi anni, il Marvel Cinematic Universe. Chi meglio poteva inaugurare questa saga se non l’ Iron Man di Robert Downey Jr. divenutone il simbolo per eccellenza?
Le origini di Iron Man
Anthony Stark (Robert Downey Jr) è un inventore geniale e miliardario col vizio delle donne (tante) e delle attività filantropiche. Ereditato patrimonio e ingegno dal padre scomparso in un incidente d’auto, Tony (per amici) conduce e amministra le Industrie Stark, produttrici e prime fornitrici di armi per il governo americano. Durante un test in medioriente, per verificare l’efficienza di un’arma sperimentale, viene catturato da un gruppo di estremisti.
Ferito al cuore da una scheggia è soccorso e curato da Yinsen, un fisico esperto di cibernetica che gli applica un organo artificiale. Obbligato dai guerriglieri a costruire un’arma invincibile per la loro causa, Tony progetta in segreto un’armatura per fuggire alla prigionia. Rientrato negli Stati Uniti è deciso a cambiare vita, a riparare alle ingiustizie e a “industriarsi” a favore dei più deboli. Perfezionata l’armatura con la tecnologia avanzata diventa Iron Man, un (super)eroe “umano, troppo umano”.
Era il 2008 e i cinecomics non erano certo una novità (X-Men, Daredevil, I Fantastici 4, Spider Man ecc.), ma l’arrivo di Iron Man dei Marvel Studios cambiò le carte in gioco e rivoluzionò il genere per sempre. L’idea del produttore Kevin Feige e del regista Jon Favreau era quella di raccontare una storia di supereroi meno impegnata, fatta si di grandi responsabilità ma anche di grande umorismo. È proprio il giusto mix di azione e humor, impreziosito dalla perfetta interpretazione di Robert Downey Jr., a decretare il successo di Iron Man e a stabilire le linee guida per tutti i capitoli successivi che ci hanno portato fino a qui. Con Iron Man, la Marvel si è auto prodotta per la prima volta e ha sondato il terreno, allargato la cerchia di appassionati e spianato la strada per gli anni a venire.
Iron Man non per caso
A questo enorme successo ha pesantemente contribuito la scelta, e successivamente l’interpretazione, dell’attore protagonista. Molti celebri attori, tra cui Clive Owen, Sam Rockwell, Hugh Jackman, Nicolas Cage e Tom Cruise, sono stati presi in considerazione per vestire i panni del miliardario protagonista. Favreau, però, ha motivato la sua scelta finale spiegando che il passato travagliato di Robert Downey Jr. era sempre stato sotto i riflettori e che lui ha dovuto crearsi un equilibrio interiore, una corazza (o se volete un’armatura), incarnando perfettamente la complicata personalità di Tony Stark.
Il risultato è una straordinaria fusione tra attore e personaggio, dove uno si ispira costantemente all’altro e viceversa. Una benedizione per entrambi, che da allora godono di una fama stellare. La necessità di accorciare i tempi di produzione ha poi costretto il regista a girare molte scene senza copione. Di conseguenza alcuni dialoghi del film sono stati interamente improvvisati e questo ha contribuito a far emergere ancora di più la personalità e il talento dell’attore.
Tutti questi tasselli sommati ad una realizzazione tecnica superiore alla media dei precedenti cinecomics e ad una colonna sonora davvero azzeccata, hanno garantito alla pellicola uno straordinario successo sia di critica che di pubblico, nonostante una trama piuttosto semplice e non certo nuova.
Iron Man, pur non essendo ai tempi uno dei supereroi più conosciuti, ha avvicinato tutti al genere, dagli adulti ai bambini, appassionati e non, e ci ha regalato uno dei personaggi più iconici del cinema degli ultimi anni.
Voto: 7