Con un leggero ritardo vi segnaliamo i film in uscita questo week end. Sono tantissimi, forse questo può essere annoverato come uno dei week end più affollato dell’anno. Con poco preavviso arriva nelle sale “10 Cloverfield Lane”, per certi versi il sequel di “Cloverfield” di J.J Abrams. Qui il regista è solo il produttore del film. Dopo circa un anno dalla sua presentazione poco gloriosa al Festival di Cannes, Gus Van Sant arriva nei cinema italiani con “La foresta dei sogni”, da noi recensito in anteprima. Altro film di cui abbiamo già una recensione in anteprima è “Sole Alto”, questo film invece è stato ben accolto proprio nell’edizione dello scorso anno del festival di Cannes. “Benvenuti… ma non troppo” arriva con qualche mese di ritardo in Italia e anche questa nuova commedia francese è stato visto da noi in anteprima e recensito.

10 Cloverfield Lane (anteprima)

10 Cloverfield Lane (Recensione)

Svegliandosi dopo un incidente stradale una giovane donna si ritrova nel seminterrato di un uomo che dice di averla salvata da un attacco chimico che ha reso la zona inabitabile

La foresta dei sogni (Recensione)

Sono l’amore e la perdita a condurre Arthur Brennan all’altro capo del mondo, in Giappone, nella foresta fitta e misteriosa di Aokigahara, nota come “la foresta dei sogni”, situata alle pendici del Monte Fuji – un luogo in cui uomini e donne si recano a contemplare la vita e la morte. Sconvolto dal dolore, Arthur penetra nella foresta e vi si perde. Lì incontra Takumi Nakamura, un giapponese che, come lui, sembra aver perso la strada. Incapace di abbandonare Takumi, Arthur usa tutte le energie che gli restano per salvarlo. I due intraprendono un cammino di riflessione e di sopravvivenza, che conferma la voglia di vivere di Arthur e gli fa riscoprire l’amore per la moglie.

Sole Alto (Recensione)

Il racconto dell’amore fra un ragazzo croato e una ragazza serba. Un amore che il regista, Dalibor Matanic moltiplica per tre volte nell’arco di tre decenni consecutivi: stessi attori, ma coppie diverse, dentro il cuore avvelenato di due villaggi balcanici. Il 1991 e l’ombra scura della guerra. Il 2001 e le cicatrici che devastano l’anima. Il 2011 e la possibile (impervia) rinascita. Un inno alla vita che ha trafitto i giurati di Cannes. Una sorprendente riflessione sulla natura umana che racconta il dolore per raccontare la speranza. Una produzione che, in perfetta sintonia con il respiro del film, vede cooperare la Croazia, la Slovenia e la Serbia, restituendo pienamente il percorso di ricostruzione culturale in atto nell’ex Jugoslavia.

Benvenuti... ma non troppo (anteprima)

Benvenuti … ma non troppo (Recensione)

A causa di un inverno particolarmente rigido, il governo francese indice misure speciali, obbligando i cittadini più benestanti ad accogliere in casa propria le persone meno fortunate che non possono permettersi un’abitazione. Un vento di panico si scatena in tutta la Francia, soprattutto al civico 86 di rue du Cherche Midi, dove sorge un lussuoso palazzo dell’area più esclusiva del centro parigino. Proprio qui abitano la famiglia Dubreuil, d’estrazione borghese e conservatrice, e i coniugi Bretzel, intellettuali e radical chic. La monotonia del condominio verrà messa a soqquadro da questa coabitazione forzata, e nel confronto con i senzatetto i protagonisti scopriranno la loro indole più autentica.

The Dressmaker – il diavolo è tornato

1951. Tilly Dunnage, affascinante e talentuosa stilista, dopo aver lavorato per anni per i più grandi atelier parigini di haute couture, decide di far ritorno a Dungatar, un piccolo paesino nel sud est dell’Australia. Dopo quasi 20 anni di assenza, Tilly, che – ancora bambina – ha dovuto abbandonare la città natale in seguito a un tragico evento, torna per stare accanto all’eccentrica madre, Molly, e affrontare un passato scomodo e doloroso. Nel cuore di Tilly matura un desiderio di vendetta. A Dungatar tutti conoscono Tilly. Ottusi, curiosi, scontrosi e poco socievoli, gli abitanti di Dungatar difendono un equilibrio precario, consapevoli che nessun segreto è davvero al sicuro. Il ritorno di Tilly in città fa vacillare questo labile equilibrio. La minaccia si veste di strane ed esotiche stoffe, giunte dalla Francia fino a Dungatar a bordo di cassapanche cariche di tessuti. Il sergente Farrat è il primo a notare con quanta grazia e passione Tilly dia vita alle proprie creazioni, fatte di seta e fili pregiati. È lui a giocare il ruolo di interfaccia tra Tilly e gli altri abitanti del paese, che non hanno dimenticato la tragedia di cui hanno sempre creduto colpevole Tilly – tanto da indurla a partire e ad esiliarsi in Francia. Tilly sente di essere stata ingiustamente accusata, ma non ha un chiaro ricordo di quanto accaduto. Gli abitanti di Dungatar, attratti dalle sue incredibili abilità sartoriali, la aiuteranno più o meno consapevolmente a ricostruire il mosaico della verità, tessera dopo tessera. Gli abiti meravigliosi che Tilly sa creare diventano un’arma contro i suoi detrattori. Ma la vendetta si paga a caro prezzo. La posta in gioco si fa alta quando Evan Pettyman, che nutre nei confronti di Tilly e Molly un odio viscerale, assume Una Pleasance, una stilista di Melbourne, perché metta in difficoltà Tilly e decreti la fine della sua carriera.

lui è tornato

Lui è tornato

Estate. Giorni nostri. In una zona residenziale di Berlino Adolf Hitler si sveglia improvvisamente proprio nel luogo dove un tempo si trovava il suo bunker. Sono passati 70 anni dalla sua “scomparsa”. La guerra è finita, il suo partito non c’è più, la sua amata Eva non è lì per consolarlo e la società tedesca è completamente diversa da come la ricordava, tanto che anche i bambini che lo notano per primi si prendono gioco di lui. Lo riconosce però un reporter che lo filma e lo trova una perfetta imitazione dell’originale. Così, contro ogni probabilità, Adolf Hitler inizia una nuova carriera in televisione perché viene universalmente scambiato per un brillante comico, anche se lui è davvero chi sostiene di essere e le sue intenzioni non sono cambiate…

La coppia dei campioni

Due dipendenti della stessa multinazionale vincono alla lotteria aziendale un paio di biglietti per la finale della Champions League. Uno milanese, l’altro romano, uno benestante e l’altro nullatenente si conoscono per la prima volta all’imbarco per Praga detestandosi a prima vista. Una turbolenza costringe l’aereo a un atterraggio di emergenza in Slovenia e da qui inizia la disavventura dei due che tra liti, vendette e armistizi diventeranno quasi amici.

Zeta

In una Roma che si divide verticalmente tra centro e periferia, ricchi e poveri, famosi e non famosi, Alex/Zeta, Gaia e Marco sono tre amici poco meno che ventenni con il sogno di sfuggire al destino che la società ha in serbo per loro. La vita di strada, il lavoro al mercato, i casermoni di periferia, la povertà, il piccolo spaccio, il sogno dell’hip hop: questa è la vita per Alex fino a che il sogno non diventa realtà, e lui si trova catapultato nel mondo del rap a giocarsi la sua partita e a far vedere quanto vale. Ma gestire il proprio destino è una faccenda complessa e Alex commette molti errori, fino a ritrovarsi solo, con un successo effimero e senza punti di riferimento. Dovrà affrontare i suoi demoni, la durezza del mondo e la sua confusione per superare la linea d’ombra, imparando ad amare la sua rabbia e riuscendo nell’impresa più difficile: capire fino in fondo cosa desidera.

Escono inoltre: The ABCs of Death, Appena apro gli occhi, Cavallo Denaro, Fuga dal pianeta terra, La grande rabbia, InFernet, La memoria dell’acqua, Lo stato contro Fritz Bauer

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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