Pod dal film – Marvel Studios rendono disponibile un pod dal film con protagonista il Calabrone, la nemesi di Ant-Man. In questo breve pod qualche informazione in più sul film che uscirà il 12 agosto.
Prima di lasciarvi al Pod vi ricordiamo la nostra recensione in anteprima a questo link
La tuta del Calabrone è stata realizzata in modo differente rispetto al costume di Ant-Man. “Abbiamo svolto una prima prova costume con Corey Stoll, ma poi è stato deciso di creare la tuta con gli effetti visivi” spiega il capo designer Ivo Coveney, “proprio come quella di Iron Man. Abbiamo costruito un modello del corpo dalla vita in su, cosicché il reparto degli effetti visivi potesse utilizzarlo come referenza per l’illuminazione. L’abbiamo realizzato alla vecchia maniera; abbiamo fatto un calco, l’abbiamo dipinto, poi abbiamo costruito l’elmetto e una versione del braccio meccanico. Il nostro modello non apparirà nel film, ma è stato molto utile”.
Il pod de “Il Calabrone”
Pur non indossando la tuta del Calabrone, Corey Stoll ha comunque dovuto girare le scene d’azione come se stesse indossando l’invenzione ideata dal suo personaggio. “Darren Cross crea una versione malvagia della tuta di Ant-Man, chiamata Calabrone”, spiega il regista Peyton Reed. “È estremamente letale e può rimpicciolirsi proprio come Ant-Man. Per esempio, un’armata di Calabroni potrebbe spuntare da una piccola scatola e annientare gli avversari. Se questa tecnologia dovesse cadere nelle mani sbagliate la sicurezza del mondo sarebbe messa a repentaglio”.
“La tuta del Calabrone è molto più corazzata rispetto a quella di Ant-Man, e può resistere ai proiettili”, aggiunge Corey Stoll. “Può volare e ha delle braccia snodabili che possono sparare raggi al plasma. Possiede diversi sensori, visione a infrarossi e parecchie altre cosette divertenti”.
Per interpretare il personaggio, Stoll ha dovuto trascorrere parecchio tempo in palestra al fine di allenarsi per le scene d’azione. “È stato molto divertente lavorare con i cavi ed esercitarmi nelle acrobazie, perché non mi era mai capitato”, afferma Stoll. “Un’altra cosa interessante è stata la tecnologia motion capture: dovevo svolgere dei movimenti ben specifici che poi venivano elaborati dal computer. Inoltre ho dovuto girare diverse scene recitando solo con gli occhi, l’unica parte visibile attraverso la maschera”.
Trailer del film