Heartbreak Hotel
Produttore: Hermes Productions
Genere: Orrore (Summary)
Regia: Andrés Muschietti
Cast: Monaghan Cameron, Hurd-Wood Rachel, Lange Jessica, Barrowman John, Michele Lea, Bomer Matt
Data di uscita: 24/05/2015
Budget: 46.200.000
Trama: L’umanità sta affrontando il suo incubo più temuto e spaventoso: la luce del sole è ora mortale. La carne si scioglie al sole come cera. Nolan (Cameron Monaghan) e Ruby (Rachel Hurd-Wood), in viaggio sulla loro auto, ormai a corto di benzina, trovano rifugio in un piccolo e isolato hotel sulla scogliera, l’Heartbreak Hotel. Intrappolati nell’albergo, assieme alla proprietaria (Jessica Lange) e ad altri due clienti (John Barrowman e Lea Michele) dovranno far fronte, sconvolti e sgomenti, all’ultima grande tragedia dell’umanità . La convivenza forzata e la reclusione in quell’edificio isolato dal mondo e a un passo dall’oceano li porterà a temere non più soltanto la calda luce del sole.
Link all’intervista durante il Roma Summary Contest
Recensione: (di Tomcat)
And last but not least, sono arrivato all’ultimo film del contest che è un horror (uno dei miei generi preferiti), che a ben vedere non è che porti grosse novità al genere in senso stretto, ma riesce a mixare vari incipit che messi insieme riescono a dare un notevole spessore alla pellicola. Ulteriore stile di Summary che a mio avviso assomiglia a quello utilizzato da Merlino. Fatto sta che di carne in tavola (trattandosi di Vampiri) ce n’è parecchia, con la trama che non è lineare, ma complessa nelle storie che si intrecciano.
Tant’è che se sulle prime alcune scene sembrano buttate a casaccio, proseguendo la visione si dirama la nebbia e si capisce meglio ciò che sta succedendo. Forse a causa della formula Summary, alcune vicende potevano essere sviluppate meglio o almeno ampliate, ma la storia ha tuta la sua quadratura quindi niente da eccepire. Come avrete capito mi ha sorpreso piacevolmente perchè ci troviamo un film sui vampiri “old style” senza orpelli, ombretti e trine come imperano le saghe teen di oggi. Quindi niente film apocalittico da fine del mondo come mi immaginavo, ma un limbo, dove ognuno ha i suoi segreti e il suo piglio (bravo lo sceneggiatore nel caratterizzare), con le figure che emergono di più che sono il magister (gran figlio di buona donna) che inziga e trama. Ma soprattutto una grandissma Jessica Lange nel ruolo di Constance, che offre una gran prova.
Buono il comparto sonoro e quell’aria malsana e dark che permea tutta la pellicola, così come buona graficamente è la locandina.
Decisamente una buona prova per Hermes che ha fatto la sua sperimentazione con perizia ed ha centrato l’obiettivo a mio avviso.
VOTO: 76/100
Ecco il mio commento per questo nuovo film che si affaccia al Cinema Virtuale:
“Prima di recensire avrei voluto chiedere al produttore se si tratta di un soggetto completamente originale, ma rovistando tra titoli di coda e intervista pare proprio di sì e quindi, bravo a Hermes per il soggetto, perfettamente in linea con questo tipo di pellicole e che, nonostante una serie di spunti all’apparenza già visti, alla fine risulta nel suo complesso originale, intrigante e completo.
Probabilmente complice il nuovo formato summary, con il quale tutti abbiamo avuto qualche problema a rapportarci ed Hermes pare non fare eccezione, la storia non sempre appare lucida e in qualche passaggio sono dovuto tornare a rivedere quanto successo in precedenza perché lo svolgimento non mi appariva del tutto chiaro ma penso sia dovuto al fatto che in questo film c’è veramente tanto da capire (e quindi per chi lo ha scritto c’era molto da far capire), ma una volta entrati nelle pieghe della storia poco alla volta le nebbie si dipanano e tutto appare molto meno complicato di quanto potesse sembrare all’inizio. Come ho scritto nelle prime righe di questa recensione è innegabile che ci siano alcune cose “già viste” e il personaggio di Jessica Lange è sicuramente forse quella più eclatante. La sua Constance, con il suo bicchiere di whisky e il disco di una vecchia canzone in sottofondo è fortemente debitrice della suor Jude di AHS Asylum tanto da far pensare, e lo dico come complimento a Hermes, che questo Heartbreak Hotel avrebbe potuto essere una terza stagione di AHS sicuramente migliore di Coven.
E mentre le due ragazze rimangono un po’ in disparte e sottotono il resto del cast, formato da tre attori uomini gay (Monoghan non lo è ma grazie al suo personaggio in Shameless è come se lo fosse) ancora una volta affianca il mito dei vampiri al mondo gay, coincidenza o sottile sotto-testo?
Musiche bel scelte tra vari temi del genere e locandina, come al solito, molto bella.
Visto che questo contest è anche una prima prova per vedere le nostre reazioni di fronte ai summary devo dire, con sorpresa, che in questo caso quasi non mi sono accorto di essere davanti al nuovo formato perché in poche righe c’è davvero tutto il film e le parti di collegamento tra le varie scene le ho trovate ben integrate e meno “descrittive” di quanto invece fatto da me e da altri colleghi, quindi anche in questo un bravo allo sceneggiatore.”
Un altro tassello del contest che esce. presumibilmente niente awards per quest’anno, ma almeno i film dei contest stanno uscendo tutti.