HIDEOUT

Produzione:  Nuno prodiction

Genere: Horror

Regia: Alexandre Aja

Cast: Michael Mando, Anna Skellern, Jo Prestia, Morjana Alaoui, Philippe Nahon, Oana Pellea, Frank Khalfoun, Aurelien Recoing, Nicolas Giraud, Alysson Paradis

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Come ogni Halloween contest che si rispetti, Nuno non manca all’appello e anche in questo 2013 si presenta con un horror puro (atipico, per certi versi, nella sua filmografia) che punta, più che a spaventare, a disturbare lo spettatore con un’atmosfera malsana.
La visione del film è stata, da parte mia, piuttosto disincantata, dato che avevo già letto il manga da cui è tratto, però posso dire che Nuno ha fedelmente trasporto le atmosfere malate dell’opera, conservandone i pregi ma anche, ahimè, i difetti.
Tra gli aspetti positivi, come già detto, l’atmosfera che pervade tutta la pellicola. Riuscitissima e angosciante con quei sudici cunicoli sotterranei e i loro mostruosi abitanti. Molto efficaci alcune scene (quelle all’interno della stanza con la sedia, le comparse fugaci degli esseri deformi visti spesso attraverso spiragli…); calibrata ma potente la dose di splatter e violenza (altro che poco cruento, il film è moooolto cruento).
Per quanto non originalissimo, il plot è molto interessante e a suo modo beffardo con la sua spassosa girandola di eventi che trasformano in continuazione le vittime in carnefici e viceversa. La follia e la perversione che pervade l’intera vicenda è molto ben resa (bello il parallelismo tra la mostruosa famiglia sotterranea e quella del protagonista, con quest’ultimo che alla fine rivede nel bimbo deforme suo figlio).
Come dicevo però il film di Nuno, del opera originale ne conserva anche i difetti.
In primis i dialoghi a volte molto poco credibili ed eccessivamente didascalici. Sono tipici dei manga ma nei film sarebbe meglio modificarli perché finiscono per stonare con il tono della storia. Anche la voce fuori campo l’ho trovata a volte molto invasiva anche perché non aggiungeva niente a ciò che stavamo già vedendo.
Il ritmo è velocissimo, adrenalinico (grazie anche al continuo inserimento di flashback che io ho apprezzato), ma forse sarebbe stato meglio prendersi ogni tanto una pausa e rallentare il tutto, dedicandosi all’approfondimento dei due protagonisti e della loro relazione. E’ vero che volevano essere intenzionalmente antipatici, ma forse lo sono un po’ troppo. Prendersi qualche scena in più, soprattutto all’inizio, per descrivere le dinamiche della coppia e i due protagonisti in maniera più sobria e senza isterismi, avrebbe evitato di rendere Jacques e Florence così irritanti favorendo l’immedesimazione del pubblico con loro (rendendo la loro tragedia ancora più coinvolgente).
Ho apprezzato molto la scelta di cast e regia. Aja è perfetto per questo tipo di atmosfere truculenti e malsane (come lo è un po’ tutto l’horror francese ultimamente). Giustamente anche il cast è quasi tutto francese, con nomi poco conosciuti che ben si adattano al tipo di pellicola. Michael Mando e Anna Skellern sono quelli che ovviamente colpiscono di più.
Molto buone le musiche che arricchiscono i momenti più riusciti della pellicola.
Sito web come sempre molto curato e locandina presa dal manga, semplice ma d’effetto.
In sintesi Hideout è un horror piacevolmente malsano e truculento, che non ha grandi pretese se non quelle di intrattenere e disturbare. Nuno è rimasto fedele al manga trasponendone a dovere l’atmosfera ma se avesse osato un po’ di più (dilatando un po’ i tempi, modificando un po’ i protagonisti) il film avrebbe potuto essere ben più disturbante e coinvolgente di quanto non lo sia già. Rimane quindi un horror “minore” della sua filmografia, ma fa comunque il suo sporco dovere. (Hermetico)

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