Recensione in anteprima – Dopo una serie di film dal risultato altalenante, anche i più famosi eroi DC Comics sono pronti a fare squadra e dare battaglia allo strapotere cinematografico degli Avengers di casa Marvel. Al cinema dal 16 novembre.

Inizialmente Warner e DC erano partiti con buoni intenti ma con il piede sbagliato. Regalare agli spettatori cinecomic più adulti si è rivelata un’arma a doppio taglio. La strategia di puntare tutto su storie dal tono più drammatico e maturo per contrastare la leggerezza e irriverenza dei personaggi Marvel non si è tradotta in film all’altezza dell’obiettivo. La formula adottata da Christopher Nolan nella sua trilogia del Cavaliere Oscuro non si sposava altrettanto bene con personaggi come Superman. Alla buona regia di Zack Snyder si contrapponeva una sceneggiatura con numerose falle.

Si è deciso quindi di alleggerire un po’ il tutto.

A partire da “Wonder Woman” abbiamo assistito con successo ad un cambio di registro ed ora possiamo dirlo; Warner e DC sembrano aver imparato dai propri errori ed aver intrapreso la strada giusta per il futuro.

Finalmente Batman e compagni possono rivaleggiare alla pari con i supereroi Marvel.

“Non si può salvare il mondo da soli”

Questo il motto che accomuna i due super gruppi.

Il mondo è nel caos dopo gli avvenimenti di “Batman v Superman” ed è ancora più vulnerabile. Da soli Bruce Wayne e Diana non sanno come arrestare il male che pian piano si sta facendo strada. Steppenwolf, un gigantesco guerriero proveniente dal mondo infernale di Apokolips, approfittando dell’assenza del figlio di Krypton, è alla ricerca di un potere sovrannaturale nascosto da secoli sulla Terra, per poter conquistare il pianeta e trasformarlo nel suo regno.

Batman per una volta deve mettere da parte la sua natura tenebrosa e solitaria e cercare l’aiuto di altri. Insieme a Wonder Woman dovrà convincere i metaumani Cyborg, Aquaman e Flash ad unirsi contro la nuova minaccia in difesa dell’umanità.

Queste le premesse di “Justice League”. Non certo una storia innovativa, come era prevedibile, ma ben scritta ed equilibrata (forse un tantino troppo veloce all’inizio) che riesce comunque ad essere godibile proprio grazie alla sua linearità e semplicità. La regia di Zack Snyder è ancora una volta ottima. Questa volta però, come dicevamo prima, c’è spazio anche per l’umorismo, dosato al punto giusto ed affidato per lo più alla figura del giovane Barry Allen. Perfino Batman all’interno del gruppo riesce a sciogliere la sua costante tensione e a lasciarsi andare a qualche battutina.

La parola chiave di “Justice League” è quindi Equilibrio. Un equilibrio tanto a lungo cercato che finalmente grazie a Joss Whedon (qui accreditato come co-sceneggiatore) è venuto a galla. Si perché la sua mano si vede eccome. Tanti sono infatti i punti di contatto con i primi due Avengers che vengono giustamente usati come esempio da seguire. Anche in “Justice League”, come lo era stato per “The Avengers” a suo tempo, il vero punto di forza del film è la perfetta alchimia di squadra. Ogni personaggio trova la sua giusta dimensione, e non era facile visto che bisognava introdurre da zero tre nuovi supereroi. Un’impresa riuscita perfettamente senza far sentire la mancanza di una origin story.

La caratterizzazione dei protagonisti è ottima così come il casting. Tutti gli attori sono davvero a loro agio nei ruoli. Batman è il leader carismatico del gruppo, ma rappresenta anche il lato umano dei supereroi. Proprio il suo essere l’unico uomo del team lo rende anche il più vulnerabile. Ben Affleck poi continua ad essere molto credibile sia come Bruce Wayne che come Pipistrello mascherato.

A pochi mesi di distanza ritroviamo Gal Gadot ancora perfetta nei panni di una sempre più energica e splendida Wonder Woman. È lei la vera comandante sul campo.

Ma veniamo alle new entry. Il più atteso è sicuramente Flash, il più giovane ed inesperto della squadra. Ad interpretare Barry Allen è Ezra Miller che si è proprio divertito con il suo personaggio immedesimandosi completamente. Flash con il suo entusiasmo ed umorismo è una delle note più positive del film. Non sono da meno però anche Aquaman e Cyborg. Jason Momoa trasforma il classico Aquaman dei fumetti in un personaggio cool e fuori dagli schemi. A lui sono riservate le scene d’azione più spettacolari ed esaltanti. Mentre il Cyborg di Ray Fisher rappresenta un tassello fondamentale nell’economia della storia, rendendo indispensabile un eroe che poteva risultare a prima vista marginale.

L’aspetto meno riuscito di tutta la pellicola è sicuramente il villain, Steppenwolf. Per nulla carismatico, ma soprattutto realizzato con una CGI di basso livello che stranamente non sembra essere al passo con i tempi.

L’equilibrio della pellicola si percepisce anche nella colonna sonora di Danny Elfman che riprende ed amalgama i diversi temi sentiti finora.

“Justice League” riesce quindi a sfatare le incertezze e lo scetticismo che lo hanno accompagnato per tutta la fase di realizzazione. Un cinecomic ben riuscito che si pone come punto di partenza per i progetti futuri dell’universo cinematografico DC.

Voto: 7.5

P.S. I vari trailer rilasciati non hanno spoilerato una piccola chicca che sicuramente farà contenti i fan. Ah rimanete in sala dopo i titoli di coda!

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