Recensione in anteprima – Matt Damon torna a vestire i panni del suo personaggio più famoso Jason Bourne. Paul Greengrass, il regista di The Bourne Supremacy e The Bourne Ultimatum, è nuovamente al fianco di Damon nel nuovo capitolo della saga della Universal Pictures. In uscita il 1 settembre.
In questo film il più pericoloso ex-agente CIA è costretto ad uscire dall’ombra. Alicia Vikander, Vincent Cassel e Tommy Lee Jones sono al fianco di Damon in Jason Bourne, e Julia Stiles torna nei panni del suo personaggio di sempre. Ispirato ai personaggi creati da Robert Ludlum, il film è scritto da Greengrass e Christopher Rouse.
Jason Bourne è tornato, più in forma che mai, più maturo e consapevole delle proprie capacità, per fare luce su aspetti del proprio passato ancora rimasti un mistero. Dopo uno spin-off non proprio esaltante (The Bourne Legacy, con protagonista Jeremy Renner che interpretava un altro agente del programma Treadstone).
Il ritorno di Matt Damon nei panni di Jason Bourne dopo nove anni dall’ultimo episodio e di Paul Greengrass, regista di The Bourne Supremacy e The Bourne Ultimatum, riaccende l’interesse per la saga e permette così di approfondire quei tratti della vita di Bourne rimasti ancora segreti. Non si tratta infatti di un reboot del franchise, ma di un vero e proprio sequel di Ultimatum che va a concludere quell’arco narrativo iniziato proprio con la precedente trilogia. Lo stesso Damon aveva affermato che non sarebbe tornato a ricoprire il ruolo di Jason Bourne a meno che non ci fosse una sceneggiatura convincente e coerente con il finale di Ultimatum. Il regista sceglie di non stravolgere nulla.
La struttura, ormai collaudata, è sempre la stessa: il protagonista, dato per morto, torna in azione per cercare di ricomporre il puzzle del suo passato, ma è continuamente braccato dalla CIA. Questa volta però, il ritmo è fin da subito frenetico ed il rischio è che si perda un po’ di quella suspense che si creava prima di ogni operazione segreta. Una delle novità più significative di questo film è che ha una certa rilevanza nell’economia della storia e che per la prima volta nella serie è presente un vero e proprio antagonista, interpretato da Vincent Cassel, con una motivazione personale che lo spinge a voler uccidere Bourne.
Oltre a Cassel sono altre due le new entry, Il direttore della CIA Robert Dewey interpretato da Tommy Lee Jones e Alicia Vikander nei panni dell’ambiziosa e ambigua agente Heather Lee. Una menzione a parte anche per i numerosi e continui inseguimenti, spettacolari ed avvincenti (che contraddistinguono la serie) che non annoiano, non risultano mai caotici e colpiscono per la loro realizzazione ed il loro realismo (in particolare le sequenze ambientate ad Atene).
Un action thriller pieno di adrenalina e complotti dall’inizio alla fine, che mescola spionaggio e politica in linea con i precedenti episodi ai quali si aggiunge il dualismo tra sicurezza pubblica e privacy dei cittadini, con una trama che però offre pochi colpi di scena e che non riesce mai a decollare pienamente rimanendo abbastanza lineare per tutta la durata del film.Una visione sicuramente consigliata a tutti i fan dell’ex agente della CIA e a tutti gli amanti dei film d’azione.
Voto: 6.8