Recensione in anteprima – Giffoni 2016 – Dopo il passaggio a Venezia 72 (2015) come anteprima mondiale, arriva il prossimo 4 agosto nelle sale Italiane il film distopico di Drake Doremus con protagonisti Kristen Stewart e Nicholas Hoult. Più che fantascienza si tratta di un goffo film sentimentale in un futuro già visto e rivisto.
In un futuro distopico, il Collettivo che governa verticisticamente la società agisce nella fase tra il concepimento e la nascita modificando geneticamente gli esseri umani per privarli delle emozioni e scongiurare in questo modo l’instabilità politica che nasce dalle passioni. In alcuni individui, però, l’emotività riemerge e per questi casi è previsto dapprima il trattamento farmacologico e poi la messa a morte. Silas si “ammala” innamorandosi corrisposto di Nia, solitaria collega di lavoro, e da quel momento per loro inizia un conto alla rovescia per riuscire nella fuga o soccombere alla “cura”.
Il genere distopico, non lo nego, è un genere che mi interessa molto e mi piace vedere film che immaginano una situazione geopolitica e sociale diversa dall’attuale e, molte volte, con scelte estreme. Il film di Doremus, in realtà, purtroppo non può essere totalmente identificato in questo genere. Si parla sì di un futuro anteriore nel quale i sentimenti vengono annullati sin dalla nascita ma questo è solo un pretesto per descrivere, in tutto e per tutto una dinamica da dramma sentimentale.
Presentato in anteprima internazionale circa un anno fa alla 72esima edizione della Mostra del cinema di Venezia, viene subito accolto negativamente dalla critica e il suo percorso al cinema non diventa facile, ne è prova l’uscita tardiva in Italia… il prossimo 4 agosto a quasi un anno da Venezia 2015.
Il film praticamente non esiste, non succede niente, o meglio, succede esattamente quello che ci si aspetta da un Twilight qualsiasi, o da un Warm Bodies a caso, giusto per citare due film, non a caso, che vedono protagonisti i due attori che ci troviamo a impersonare i personaggi principali in questo nuovo film di Doremus. Kristen Stewart ricorda troppo “Bella” e una recitazione piatta più del dovuto considerando la trama del film. Un po’ meglio va a Nicholas Hoult ma siamo nei dintorni del compitino svogliato e presentato male.
“Equals” è profetico nel titolo, è infatti, uguale a molti altri film distopici e che coinvolgono teen presentati in questi ultimi anni senza spingersi in territori inesplorati e senza aver il coraggio di cercare qualcosa di originale. “Maze Runner”, “Hunger games”, “Divergent series”, “The Giver”, ecc…. tutte cose già viste, ripetute e con l’immancabile (e banale in questo caso) storia d’amore.
Film che non aggiunge niente al genere, qualsiasi genere si voglia prendere in esame e che probabilmente piacerà solo ad un pubblico di adolescenti solo ed esclusivamente per vedere due attori da loro molto apprezzati. “Equals” infatti sembra costruito a tavolino più per ragioni commerciali che per ragioni artistiche.
Voto: 3,5