Il fuoco e la tempesta
Produttore: Hecates
Genere: Drammatico
Regia: Danny Boyle
Cast: Alyssa Milano, David Bowie, Anthony Stewart Head, Michelle Pfeiffer, Jeremy Sisto
Data di uscita: 06/10/2001
Incasso totale: 56.635.169
Recensione (Marco della Marco Communication)
Come ogni settimana decido di soffermarmi su un film che particolarmente mi ha ispirato o colpito. Questa settimana scelgo l’ennesima pellicola che ha partecipato il mese scorso al “Cisterna”. Opera prima di Hecates, con un titolo poetico, per una commedia eclettica. Il film si basa sulla vita di una ragazza con dei genitori separati. Schiacciata dal rapporto di conflitto con la madre, si rifugia nelle “torbide” pareti della casa del papà omosessuale e del suo amichetto particolare. La faccenda si complica quando tra la protagonista, interpretata dalla splendida Alyssa Milano, e il compagno del padre, interpretato dalla rock-star David Bowie, nasce un forte legame… che porterà la ragazza alla disperazione e… una tragica fine in una corsia d’ospedale. Pellicola straordinaria, eccezionalmente efficace nel descrivere il carattere ingenuo, insicuro, a volte immaturo, tipico delle ragazzine. E chi poteva ritrarre meglio dei problemi tardo-adolescenziali della protagonista del film? Certamente chi in quel mondo ci vive (o convive). Uno strepitoso, come sempre, Danny Boyle, dirige una storia mai ovvia, e sicuramente coraggiosa nel trattare un argomento delicato, come quello dell’omosessualità in maniera leggera. Devo dire che perfino il finale (che potrebbe apparire troncato) lascia un “delizioso” amaro in bocca, come in un altro film (su Cinematik) diretto dallo stesso Boyle: Bravi Ragazzi.
Filmettino piacevole e sottovalutato anche a causa di una certa incomprensione dovuta al fatto che è scritto e creato da e per il pubblico femminile, lo ricordo con molto piacere.
Questa la mia mini-recensione dell’epoca:
” La sceneggiatura, scorrevole e ben scritta, ma in qualche passaggio lacunosa, lascia liberi gli attori di dare il meglio di sé ma la bellissima Alyssa Milano non sempre riesce ad immedesimarsi in una Melissa non ben identificata. Anthony Stewart Head compie il suo dovere senza lode e senza infamia mentre sembra fuori parte una deludente Michelle Pfeiffer. Bravo David Bowie, torbido e sornione. In conclusione un film niente male il cui maggiore difetto, come per tante opere prime, sta nel mancato approfondimento. Colpevole di questo un Danny Boyle praticamente inesistente. Una partenza in sordina per Hecates che riesce a sfiorare la sufficienza grazie ai tanti buoni ingredienti che ha usato, ma la prossima volta dovrà cucinarli con un po’ più di attenzione.”
Ero indeciso se mettere questa tua recensione o quella che poi ho inserito
Molto meglio quella di Marco, le mie recensioni dell’epoca erano sin troppo stringate.
Nonostante in carriera abbia recuperato tanti film grazie ai cineforum, questo me lo sono perso. Però sembra decisamente interessante e particolare. Ma Hecates era una fanciulla?
Sì, era una fanciulla, e nel film si notava, e anche per questo, nonostante il film non fosse poi così scarso (ok, nemmeno un capolavoro), non fu molto apprezzato.