Recensione – Scritto a più mani ma con l’evidente tocco di Lillo e Greg, il film di Volfango De Biasi risulta scorrevole, ben congegnato. Un discreto prodotto che continua la consuetudine del cinepanettone ma ne riscrive molti dei canoni continuando quel percorso iniziato con un “Natale stupefacente”.

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Cosimo e Leo sono due poliziotti completamente deficienti (con il “ci” sillabato) mandati a sorvegliare un boss della camorra proprio in virtù della loro manifesta idiozia dal loro capo corrotto. Ciò nonostante riescono a fotografare il boss, che dunque si vede costretto a rifarsi letteralmente la faccia, e si rivolge a due chirurghi plastici, Alex e Dino, che si mettono all’opera per esaudire la sua richiesta (in punta di pistola): assomigliare come una goccia d’acqua a Leonardo DiCaprio. Peccato che i chirurghi, anch’essi piuttosto deficienti, capiscano Peppino Di Capri e rendano il criminale identico al cantante campano.

Gli eredi del cinepanettone di Natale che invece non vogliono essere cinepanettoni costruiscono un film divertente, ironico e sottilmente avventuroso. Grazie a una sceneggiatura che vede tra gli autori Lillo e Greg una vicenda diverse volte utilizzata prende corpo in maniera non convenzionale e bilanciando bene le diverse parti e i diversi personaggi.

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Con una coppia Mandelli Ruffini molto più azzeccata e in parte rispetto alle loro velleità registiche e autoriali, un Peppino Di Capri che si mette in gioco e si sdoppia nei due personaggi a lui afffidati il film scorre via veloce e divertente. Le battute di spirito son a tratti banali e a tratti molto meno banali di quel che sembrano. I tempi dettati soprattutto dalla presenza di Lillo e Greg danno il giusto tono all’intero film che, tra una fuga e l’altra, tra un’incomprensione e l’altra, fa rimanere quasi sempre interessato il pubblico.

Nei 96 minuti dell’intera pellicola Volfango De Biasi, il regista dirige con buona capacità un cast che aveva anche bisogno di conferme nel mondo dell’intrattenimento cinematografico italiano. Non tutti potevano annoverare recenti successi anzi, e l’abbandono da parte della Filmauro del classico cinepanettone per dar spazio a un prodotto totalmente nuovo per Natale è il proseguimento di quel percorso iniziato con “Un Natale stupefacente” o il prodotto d’altrui scuderia “Ogni maledetto Natale”. Il prodotto finale è ben riuscito e sta riscuotendo un buon successo di pubblico e critica.

Voto: 6,4

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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