Dracula
Produzione: Sunset Boulevard Films
Genere: Orrore
Regia: Kenneth Branagh
Cast: Mark Ruffalo, Benedict Cumberbatch, Emma Watson, Dane DeHaan, Max Thieriot, Gary Oldman, Natalie Dormer, Amanda Abbinton

Alla facoltà di psichiatria di Londra iniziano a succedere degli strani fatti: una sconosciuta malattia colpisce la giovane infermiera del manicomio vicino al campus (Dormer) e alla sua morte, questa torna miracolosamente in vita come una specie di demone. Due giovani studenti, assieme al loro professore (Ruffalo) e un esperto di occulto (Oldman) scopriranno che c’è un collegamento fra questo fatto occulto e un eccentrico uomo d’affari da poco trasferitasi dalla Romania (Cumberbatch)

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Uscito da pochissimi giorni, in occasione del San Marino Fanta Festival 2014, il vecchio Halloween Contest di Cinematik, Il nuovo film della Sunset Boulevard Films ha già diviso la critica accreditata, fra gli entusiasmi di chi vede in quest’opera una nuova e fresca rivisitazione del celebre conte Vlad Dracula, e la delusione di chi si aspettava, da punto di vista della scrittura, un ulteriore salto di qualità della giovane produttrice romana, o quanto meno una conferma degli ottimi risultati di “Enter Night”.

Si tratta di un remake del film datato 1931 e interpretato da Bela Lugosi, rivisitato da Agnese in chiave moderna, calando la storia ai giorni nostri in una Londra frequentata da un gruppo di giovani studenti universitari che si imbattono in un facoltoso giovane uomo d’affari proveniente dalla Transilvania, il conte Vlad Dracula.

Naturalmente ci si deve immaginare un universo parallelo, dove Bram Stoker non ha mai scritto il suo più famoso romanzo, e naturalmente non è mai uscito al cinema un film sul conte Dracula, altrimenti non si comprenderebbe come sia possibile che in un mondo ormai invaso dalla rete e dagli Iphone, questi ragazzi non sappiano nulla delle leggende legate al vampirismo.

Fatta questa doverosa premessa, la visione della pellicola scorre via per buoni 2/3 della durata complessiva in modo scorrevole, magari con qualche piccolo scivolone ma comunque è una visione gradevole e divertente, con qualche scena efficacemente horror, supportata dall’interpretazione più che buona di Benedict Cumberbatch, che del Conte enfatizza certamente il suo carisma e fascinosa bellezza. C’è da sottolineare che alla regia non c’è uno qualunque. Kenneth Branagh ci ha ormai abituati a divagazioni più prettamente commerciali, e quindi non deve meravigliare se ha accettato di mettere la sua firma su un prodotto destinato naturalmente soprattutto alla massa di pubblico sotto i venti anni o poco più, vuoi per la presenza degli attori ed attrici più in voga (Dane DeHaan, Emma Watson), vuoi anche per situazioni e dialoghi strutturati semplicemente e linearmente.

L’ultima parte del film, purtroppo, scivola però in un pericolo crinale. Oltre che confusa e frettolosa, tanto da non far riuscire a comprendere pienamente il significato dell’esito conclusivo della storia, la pellicola si vede rovinata da grossolani e anche gravi errori di scrittura (da qui la critica all’inizio accennata).

A discolpa della produttrice romana c’è da dire che i tempi di revisione dello script sono stati brevissimi, poiché abbiamo saputo che ha dovuto sottoporre il finale ad una totale riscrittura sul filo di lana, per poter concorrere al San Marino Fanta Festival. Ragion per cui, pur rimanendo il disappunto per una visone rovinata, preferiamo sospendere il giudizio sui progressi stilistici e tecnici, nonché formali, della Sunset Boulevard Films, rimandando ad un prossimo lavoro, fatto con più calma e, ribadiamo all’interessata, senza alcuna fretta.  (mastruccio)

(N.d.R.) Questa analisi è figlia delle spiegazioni di Agnese, successive alla mia prima recensione.

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