Recensione – Diana Prince torna con una nuova avventura in solitaria guidata ancora una volta dalla stessa squadra responsabile del successo del primo Wonder Woman del 2017; Patty Jenkins alla regia e Gal Gadot nel ruolo dell’amazzone di Themyscira. Questa volta però l’iconica supereroina DC delude le attese.
Benvenuta negli anni ’80 Diana!
WW84 fa un grande balzo temporale in avanti. L’ombra di una nuova guerra fa capolino, il destino del mondo è nuovamente in pericolo, e solo l’intervento di Wonder Woman riuscirà a salvarlo.
Diana Prince vive tranquillamente in mezzo ai mortali nei vibranti e scintillanti anni ‘80; un’epoca di eccessi, spinta dal bisogno di possedere tutto. Nonostante sia ancora in possesso di tutti i suoi poteri, mantiene un basso profilo, occupandosi di antichi manufatti e agendo come supereroina solo in incognito. Diana dovrà però uscire allo scoperto e fare appello alla sua saggezza, alla sua forza e al suo coraggio per salvare il genere umano da un mondo egoista e corrotto. Un’avventura che la vede cavalcare fulmini nel cielo e guidare jet invisibili pur di dare la caccia a due temibili nemici: Maxwell Lord (Pedro Pascal) e Barbara Minerva alias Cheetah (Kristen Wiig).
Con uno stratagemma, azzeccato dal punto di vista narrativo, per niente dal lato della messa in scena, torna nel film anche Chris Pine nel ruolo di Steve Trevor. La sua presenza ha un significato all’interno della trama, ma ciò non toglie che il volto dell’attore poteva benissimo comparire solo come un cameo.
Wonder Woman che succede?
Fin dai primi poster e trailer il progetto non brillava per originalità. Il film conferma tutte le perplessità della vigilia.
Warner e DC sembrano tornati a commettere gli stessi errori già visti in Justice League. Poca cura nei dettagli, un background narrativo fragile e una CGI più volte non all’altezza della situazione. La strada imboccata proprio con il primo Wonder Woman sembrava quella giusta, ma ora siamo di fronte ad un notevole passo indietro.
Un sequel praticamente inferiore sotto ogni aspetto a confronto con la precedente pellicola. La stessa Gal Gadot è apparsa meno in parte in un ruolo che sembrava ritagliato su misura per lei. A rubarle la scena sono i suoi antagonisti, Pedro Pascal e Kristen Wiig; senza dubbio le note più positive del film. Maxwell Lord è un villain piuttosto atipico all’interno dell’enorme panorama dei Cinecomics.
Un’altra occasione sprecata
Wonder Woman 1984 presenta al suo interno una netta frattura. Ad una prima parte decisamente sottotono e poco riuscita si contrappone una seconda metà più curata, più avvincente, che in generale risolleva la pellicola da un fallimento assicurato. Peccato perché per le tematiche trattate e la scelta di un insolito nemico, l’avarizia e il consumismo sfrenato, WW84 poteva ambire a molto di più di semplice sequel tappabuchi.
Rimanete fino alla scena dopo i titoli di coda. Ne vale la pena.
Voto: 6,2