Recensione – 10 anni – Il robottino che compatta rifiuti in un Pianeta Terra del futuro ormai disabitato è il protagonista del film di animazione prodotto da Disney-Pixar e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures Italia il 17 ottobre 2008. Una commedia fantastica ed originale, delicata nella sua quasi totale assenza di dialoghi ma ugualmente piena di emozioni, come pochi grandi artisti sanno fare.

Regia e cast

“Wall•E” spegne 10 candeline! Regia di Andrew Stanton, premio oscar nel 2004 con “Alla ricerca di Nemo”, Sceneggiatura di Andrew Stanton e Jim Reardon. Direttore della Fotografia e consulente visivo è Roger Deakins, sette volte candidato all’Oscar.

Il cast di voci originali comprende il comico Jeff Garlin (“Curb Your Enthusiasm”). Il veterano della Pixar John Ratzenberger (“Cin cin”, “Ratatouille”, “Toy Story”). La premiata attrice Kathy Najimy (“Sister Act – una svitata in abito da suora”, “King of the Hill”). La stella del grande schermo e dei palcoscenici Sigourney Weaver (“Alien”, “Gorilla nella nebbia”, “Baby Mama”), così come l’acclamato responsabile del sonoro, che si è aggiudicato quattro Oscar, Ben Burtt (“E.T. l’extraterrestre”, “Indiana Jones e l’ultima crociata”).

Anche il comico Fred Willard (“Best In Show”, “Back to You”) appare nel film. La colonna sonora originale di “Wall•E” è stata composta dall’otto volte candidato agli Oscar Thomas Newman, che aveva già lavorato assieme a Stanton ne “Alla ricerca di Nemo”. La leggenda del rock-and-roll Peter Gabriel ha collaborato con Newman per una canzone originale chiamata “Down to Earth”. Gabriel ha scritto i testi per questo epilogo musicale affascinante, oltre ad interpretare anche personalmente il brano.

La storia

La Terra è stata abbandonata da settecento anni e quel che è rimasto dell’umanità è stato trasferito in una gigantesca astronave, Axiom, situata in una galassia lontana. I resti di case, palazzi, strade sono fatiscenti e pieni di spazzatura, chiaro richiamo allo scorretto comportamento umano che ha portato il Pianeta ad essere una landa desolata ed inabitabile.

In questo scenario tutt’altro che idilliaco si muove indisturbato “Wall•E”, un piccolo robot compattatore di rifiuti, che ogni giorno diligentemente svolge il suo lavoro: compattare e creare cubi di metalli rugginosi. 

Il nome Wall•E è l’acronimo di Waste Allocation Load Lifter Earth-Class (Sollevatore terrestre di carichi di rifiuti): la sua utilità è quella di rendere il pianeta meno sporco e meno inquinato. Wall•E non parla, emette solo qualche suono e comunica con il pubblico attraverso l’espressività incredibile dei suoi occhi.

A creare la voce di Wall•E è il premio Oscar agli effetti sonori Ben Burtt, già noto per aver ideato il suono della celebre spada laser di Guerre Stellari e del famoso R2D2.

Oltre la “semplice” storia

Wall•E ha come amico uno scarafaggio e colleziona vecchi cimeli umani che attirano la sua attenzione (un accendino, una lampadina, un cubo di Rubik…) e che conserva nella sua casa, ricavata nel rimorchio di un autotreno. In una giornata qualsiasi atterra tra i rifiuti una navetta spaziale, dalla quale esce l’elegante robottina Eve.

Eve è l’acronimo di Extra-Terrestrial Vegetation Evaluator (Valutatrice della vegetazione extraterrestre) ed è una sonda super tecnologica mandata in perlustrazione sulla Terra alla ricerca di forme di vita. Wall•E se ne innamora perdutamente e si prende cura di lei anche quando si chiude in modalità “sicurezza” dopo aver trovato una piantina nel terriccio di uno scarpone.

La loro storia d’amore è un chiaro rimando a “Blade Runner”, dove un investigatore e una robot “replicante” riescono a superare le numerose barriere che li separano grazie al legame che li unisce.

I due robottini vengono trasportati a bordo dell’Axiom, dove incontrano un’umanità obesa, alienata e controllata dalla BNL (Buy ‘N ‘Large), la corporation che ha il comando delle galassie.

Accertatosi delle possibilità di vita sulla Terra, sarà il Capitano a rialzarsi in piedi per primo e a ribellarsi al controllo dei robot della BNL, trovando un nuovo scopo e una nuova meta per sé stesso e per i suoi passeggeri. In un crescendo di colpi di scena e di suspense, il … il film percorre il suo cammino verso il sorprendente finale.

Voto: 8

Di mammaalcubo

Metà mamma e metà ingegnere, vivo con tre uomini in una casa piena di LEGO. Segni particolari: planner addicted.

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