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Per cinematik.it è il primo anno di previsioni qui, sul sito. Sarà anche il primo anno in cui potrete seguire la nostra diretta su twitter e sulla nostra pagina facebook dalle ore 02:00 di questa notte (tra il 22 e il 23 febbraio). Ma veniamo a quello che ci attende soprattutto nelle categorie principali. Gli appassionati sanno che i candidati al titolo di Miglior film saranno 8. Ovviamente non tutti e 8 hanno le stesse possibilità di ritirare il premio. La lotta fin qui è stata sempre tra Boyhood e Birdman nei vari e diversi premi che anticipano la serata degli Oscar. Qualche disturbo ai due titoli è stato dato da Grand Budapest Hotel che ha trionfato in un paio di rassegne ma la sfida non dovrebbe vedere inserimenti di altri outsider.

Prima di lasciarvi alle nostre recensioni (che son in ordine sparso e che completeremo entro la sigla iniziale della cerimonia con Selma e Boyhood) qualche altra parola da spendere sui premi. Come detto sfida a due per il miglior film, Boyhood di Linklater leggermente avanti a Birdman di Inarritu e, personalmente spererei in quest’ultimo ma un premio a Boyhood non mi dispiacerebbe comunque. Gli altri titoli non hanno possibilità di impensierire questi due film. Nonostante l’aver apprezzato Grand Budapest Hotel e i non disprezzabili The Imitation Game e La teoria del tutto questi film rimarranno a guardare. Come staranno “in panchina” anche l’ottimo Whiplash, e gli “americani” Selma e American Sniper

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Per quanto riguarda la regia, lo scontro si ripete, qui la lotta sarà tra Linklater (Boyhood) che ha costruito e ripreso un film per una settimana per 12 anni facendo uno sforzo incredibile di iper-realismo oppure il perfetto meccanismo messo in piedi da Inarritu nel suo Birdman.

I premi agli attori e alle attrici vedono risultati già preannunciati da tempo tranne il premio per il miglior attore protagonista. Qui la sfida è tra Michael Keaton in Birdman e Eddie Redmayne in La teoria del tutto. Quest’ultimo ha già ricevuto Golden Globe e Bafta per la sua interpretazione e parte favorito. Speranze, ridotte al lumicino, per Benedict Cumberbatch (il miglior attore protagonista in Dracula nel nostro gioco). Julianne Moore in Alice dovrebbe vincere come miglior attrice protagonista, praticamente pari a zero le possibilità di Felicity Jones in La teoria del tutto e delle altre candidate. J.K.Simmons sarà probabilmente il miglior attore non protagonista in Whiplash mentre la miglior attrice non protagonista dovrebbe risultare Patricia Arquette per Boyhood.

Ecco ricapitolate qui tutte le nominations

Tifando per la nostra Canonero candidata per i migliori costumi di Grand Budapest Hotel e favorita, vi elenchiamo, come promesso le nostre recensioni con l’accompagnamento dei “film visti dai bambini” che vi abbiamo presentato sulla nostra pagina fb. Vi aspettiamo sui nostri canali, in diretta alle 02.00 questa notte.

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Grand Budapest Hotel – Wes Anderson, il talento in continua crescita di un regista che regala un capolavoro che si destreggia tra commedia, noir, avventura in un film pieno di ironia, situazioni surreali e grottesche. Un lavoro impeccabile che diverte lo spettatore dall’incipit fin anche oltre i titoli di coda. (voto: 9)

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The Imitation game – Benedict Cumberbatch è Alan Turing, un genio matematico del ventesimo secolo che decifrerò “Enigma”, il codice tedesco irrisolvibile della seconda guerra mondiale. Con una regia che si fa da parte facendo emergere il talento dell’attore protagonista il film funziona e sarà sicuramente uno dei protagonisti della prossima serata degli Oscar. (voto: 7,7)

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La teoria del tutto – Il premio oscar James Marsh dirige con poesia e sentimento il biopic su Stephen Hawking, uno dei più grandi scienziati viventi. Straordinaria l’interpretazione di Eddie Redmayne supportato anche da  una prova intensa di Felicity Jones (voto 7,8)

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Whiplash – Uno strumento musicale inconsueto per un film come la batteria, un genere musicale, il jazz non propriamente commerciale e un ragazzo determinato a diventare il migliore batterista. Un film di sudore, lacrime e sangue riversate tutte per la passione, per la musica. Film emozionante e sorprendente. (voto 7,7)

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Birdman – Il talentuoso Inarritu crea una dark comedy del ventunesimo secolo. Il confronto nuovo e sgretolante tra realtà e popolarità ai tempi dei social network. La vita di un ex celebrità che si palesa in tutti i suoi ricordi, speranze, convinzioni e drammi nell’incredibile interpretazione di Michael Keaton. (voto 8,6)

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Selma (recensione a brevissimo) – Un tassello importante della vita politica di Martin Luther King viene presentata dalla regista Ava DuVernay in tutta la sua drammaticità, passione, rischio e determinazione. Un film ben costruito e che pecca solo del troppo materiale da approfondire a fronte del poco tempo a disposizione. (voto 7,4)

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Boyhood (recensione a brevissimo) – La storia di una famiglia lungo 12 anni di crescita del protagonista ripreso pochi giorni ogni anno. Linklater ci propone questo incredibile impegno produttivo certificando la normalità di una vita in una straordinaria intuizione creativa. (voto 8,2)

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American Sniper – Clint Eastwood torna con un nuovo film al cinema. Un film forte, affettivo, politico, sporco, crudo, americano. American Sniper prende spunto dalla vera storia di Chris Kyle, cecchino dei Navy Seal divenuto una leggenda durante la guerra in Iraq. (voto 7)

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

Un pensiero su “Oscar: un “terno” all’8? I possibili vincitori (e le recensioni)”
  1. Farei anche io volentieri le ore piccole per seguire live la cerimonia (quest’anno anche in chiaro su Cielo!) ma domani si lavora… Spero in una giusta spartizione di premi tra Birdman e Boyhood (regia al primo, film al secondo?), difficile Keaton miglior attore ma facciamo il tifo per lui, quasi tutti gli altri premi già annunciati o prevedibili… Grand Budapest Hotel già è tanto che sia lì, ed è il vero capolavoro “da Oscar” dell’anno… purtroppo, come ogni stagione da premio, i veri capolavori per cinefili sono da ricercare in altri titoli, in altri autori, in altre cinematografie, ma il mainstream USA è comunque il giusto termometro del cinema generalista e quest’anno non ci si può lamentare.

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