Ep. 1×11 – Serie tv – Recensione – Nuovo episodio di questa seconda parte di stagione. Undicesimo episodio della nuova serie tv della saga “Star Trek” creata nel 1966 da Gene Roddenberry. Il destino ignoto della Discovery continua la sua narrazione in un universo totalmente sconosciuto.
[spoiler alert]
Una volta essere approdati nell’universo alternativo ed aver capito la situazione politica presente, l’equipaggio della USS Discovery cerca di giocare le sue carte per poter ritornare nel proprio universo senza destare sospetti. L’intuizione della specialista Michael Burnham (Sonequa Martin-Green), ora capitano della ISS Shenzhou, è quella di poter capire come si sia creata una coalizione tra klingon, tellariti, e altre razze aliene per combattere l’impero terrestre. Nel frattempo il tenente Tyler scopre la sua vera natura.
Il precedente episodio ha presentato un nuovo universo. L’equipaggio della USS Discovery è diventato l’equipaggio della ISS Discovery con tutte le particolarità del caso. All’inizio il capitano della ISS Shenzhou Michael Burnham ci introduce sin dalla prima scena nel suo dilemma interiore. La finzione necessaria in questo nuovo universo mina il suo equilibrio interiore. Il capitano Burnham è costretta ad essere un lupo, apparire come tale verso il suo equipaggio.
Il lupo è anche dentro il tenente Ash Tyler, uno Shazad Latif estremamente abile a interpretare un personaggio combattuto, pericoloso e profondamente segnato dalla manipolazione fisica subita. E’ il grande colpo di scena che era stato un po’ ipotizzato dai fan. Il tenente Ash Tyler è, in realtà Voq, il klingon bianco già visto sulla nave madre insieme a T’Kuvma. Voq ha accettato di essere fuso nel corpo di un terrestre e qui arriva alla singolare situazione in cui si scontra con il Voq del nuovo universo ed a capo del fronte delle razze ribelli.
T.J.Scott, il regista dell’episodio arriva dalla direzione, in passato di diversi episodi di “Gotham” e, tra gli altri di “Orphan Black”, una più che ventennale esperienza nella regia di episodi delle serie tv che si ripercuote anche in questo nuovo appuntamento relativo a Star Trek Discovery. Continuando l’azione instillata nel precedente episodio, il regista riesce a interessare lo spettatore anche su argomenti che sono più prettamente tattici e politici.
L’abilità di sceneggiatura sta nell’aver rivelato quanto era stato ipotizzato grazie a una modalità estremamente coerente con i caratteri e le caratteristiche dei personaggi coinvolti. La stessa Burnham si trova ad affrontare un lacerante dilemma interiore con una compostezza che solo un vulcaniano può far passare nel modo corretto senza farla sembrare indifferenza.
“The wolf inside” è, in sostanza un appuntamento di quattro diversi personaggi che fanno i conti con quanto hanno dentro, i loro pensieri e le loro paure. Ash Tyler ha il suo lupo vero sovrascritto all’interno del suo corpo. Il tenente Stamets vaga nel suo coma per i corridoi del micelio alla ricerca del suo lupo guida. Burnham e Tilly devono dimostrare di essere dei lupi nel comandare le loro navi.
Voto: 7,7