Roma Summary Contest (primo giorno) – C’è molta attesa per la prima proiezione del primo film in concorso. E’ atteso il produttore, e son attesi sia i protagonisti del film che il regista Oliver Stone. Ecco alcune foto dell’arrivo delle star e soprattutto ecco a voi il primo film del festival: Buona visione.

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Baciate dalla fortuna

(Dreaming Studios)

Entra in sala e vedi il film

 

L’intervista al produttore

Genere: Drammatico

Regia: Oliver Stone

Cast: Steinfield Hailee, Fanning Elle, Moretz Chloe Grace, Wahlberg Mark, Law Jude

Trama:  Tre ragazzine sono scelte da una famosa major per interpretare una serie tv che invaderà  il mondo. Diventeranno piccole star, osannate e strapagate, e i loro visi saranno al centro di un merchandising dalle dimensioni planetarie. Tutto ciò, però, avrà  un prezzo.

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

11 pensiero su “RSC day 1: “Baciate dalla fortuna””
  1. Finalmente il festival è iniziato e speriamo anche la nuova vita per CK. Esordio per il buon Mastruccio, che come da intervista ci aveva promesso un film di accusa bello tosto allo star system e allo sfruttamento delle baby o teen star. Così è stato e sono contento che il film fosse giustamente caustico. Un film che non lascia speranza e ci mostra in maniera spietata ciò che è il mondo che gira dietro lo show-business e con Stone dietro la macchina da presa non poteva essere altrimenti.
    Inutile dire che da parte mia c’era grossa curiosità su come Mas avesse deciso di interpretare il concetto di Summary e lo ha fatto in maniera accorta, scegliendo di mettere subito la scena “completa” che ci ha presentato i protagonisti. Poi ha sviluppato una scaletta che rende il film circolare e compiuto. Stile decisamente differente dal mio, ma che ho apprezzato e non escludo di utilizzare in futuro. Peccato per l’assenza delle musiche, anche se sarebbe stato difficile inserirle.
    Applausi per la Dreaming e Mastruccio con un bel 80/100.

  2. Come tutti non sapevo esattamente cosa aspettarmi da questa nuova fatica della Dreaming Studios che ha aperto il Roma Summary Contest e che segna il debutto ufficiale di Cinematik 2.0. Dopo aver “visto” il film posso dire di esserne rimasto soddisfatto. Si tratta di un’opera completa nella quale si incontrano personaggi ben approfonditi e delineati che affrontano una storia ben dettagliata, e tutto questo senza dover impegnare ore nella lettura dello script! La scelta degli attori mi pare buona e credibile così come affidare la regia a Oliver Stone, che non perde occasione per realizzare film denuncia di qualsiasi tipo, sia che si tratti dell’imminente fine del mondo o dell’esclusione dall’Isola dei Famosi di Rocco Siffredi, l’importante è puntare il suo ditone contro qualcosa e quindi si trova a suo agio nel condannare e mettere alla gogna la moda dl momento: le mini-dive in stile Disney Channel. Vedremo come proseguirà questo festival, cosa ci sarà proposto dagli altri concorrenti ma soprattutto la curiosità è per il come saranno realizzate le altre cinque pellicole partecipanti. La partenza è stata ottima e credo che il prototipo proposto da Mas sia un perfetto punto di partenza per una nuova lunga vita di Cinematik.

  3. I Summary scritti in questo modo funzionano, un misto di battute e scaletta delle scene. Non è difficile né da scrivere né impegnativo da leggere. Bene così. Mastruccio sceglie di raccontare lo stritolamento delle giovani teen che hanno successo nello star system, il modo in cui vengono manipolate e la fine tragica che le attende.

  4. Regia: stone è una scelta alquanto banale – parola che tornerà spesso in questo giudizio – ma molto generico e quindi ci può stare al fantacinema. il problema è che avrebbe potuto fare un film del genere circa 25 anni fa, non certo oggi che si è buttato del tutto sul cinema politico… e ha affrontato il tema nel recente e ignorato le bestie, spostando però l’età dei protagonisti – e del pubblico relativo – di almeno 10 anni in su… inoltre non ho visto un briciolo di ironia, cosa che forse il soggetto doveva prevedere, una cosa più sullo stile di assassini nati che di un film di denuncia dal taglio quasi televisivo.

    Sceneggiatura: e fu così che battezzammo i summary. nulla da dire, sarà un film che farà da modello… un trattamento ben dettagliato che fa venir voglia di leggere una sceneggiatura vera e propria, ma che richiedendo soli 10 minuti di lettura fa anche già venire voglia di leggere subito un altro summary… mastruccio sceglie di sceneggiare solo la prima efficace scena, un altro paio non avrebbero guastato.

    Soggetto: non originalissimo, ma mastruccio ha spiegato nella presentazione che non conosce nessuno dei soggetti vicini di questi anni – spring breakers e the bling ring su tutti, ma anche maps to the stars – e che l’ispirazione gli è venuta dalla passione della sua prole per violetta… quindi onore al merito e anche al coraggio, all’inventiva… anche se la provenienza televisiva dell’idea sembra poi trasmettersi in questa idea mini-cinematografica…

    Cast: belle e azzeccate le tre protagoniste, forse fin troppo note e mature per il ruolo di teenager alle prime esperienze, poi un paio di volti della hollywood che conta, che forse non accetterebbero davvero di recitare in un soggetto simile, se non per soldi – o con la scusa del grande autore come in questo caso, ma vedasi il giudizio sulla regia.

    Locandina: promossa e da incoraggiare i lavori fai-da-te. ricorda infatti i primi timidi tentativi artigianali della cinematik dei primi anni 2000…

    Musiche: assenti, non giudicabili. potevano però essere inserite, forse per l’uscita in sala ufficiale.

    Sito: n.g.

    Voto complessivo: si è sempre in tempo per alzare i voti, quindi un 66, ricordando sempre che i voti cominciano dallo zero.

    Il pregio/La cosa migliore del film: immediato, sincero, genuino.
    Il difetto/La cosa peggiore del film: banale, televisivo, serioso.
    Un consiglio al produttore è quello di vedere più film, soprattutto quando si appresta a lavorare su un’idea. per molti il risultato può essere alto, per i più smaliziati tra i critici e il pubblico, no.

  5. Tre ragazzine scoprono le luci e le ombre del successo, e soprattutto quello che c’è di marcio nello spettacolo. Un soggetto non molto originale, ma ognuno a questa vita ha reazioni diverse, chi si da all’alcol come Drew Barrymore, chi perde la dignità come Britney Spears, chi si suicida come la sorella di Arnold, e chi va avanti senza essere troppo corrotto come Ryan Gosling. In questo caso si parla dei primi tre casi e credo siano descritti molto bene, tre vite spezzate per la soddisfazione e l’avidità degli adulti.
    Cast ottimo, la regia potrebbe starci. Locandina che dice tutto e niente.
    voto 7

  6. Ed ecco il primo summary del nuovo corso di CK. Dopo l’iniziale “trauma” per via del nuovo formato, devo dire che complessivamente il film mi è piaciuto perchè riesce a tratteggiare in poche righe un mondo e le sue problematiche.
    Il ritratto che ne esse fuori del baby star system è giustamente impietoso e senza appello (pessima figura ce la fanno anche i genitore delle ragazzine). Il film è corale e con un taglio quasi documentaristico e molto (forse troppo) rigoroso ci descrive la nascita e la repentina caduta di queste tre baby stelle (alter ego delle varie Cyrus, Spears ecc).
    Il film sostiene una tesi ben precisa, non lo nasconde, e quindi fa centro. Mi sarebbe piaciuta qualche sfumatura in più, soprattutto riguardo la facilità con cui vengono condannati i “cattivi”, e magari qualche tocco che togliesse un po’ di prevedibilità al tutto.
    Oliver Stone fa pienamente il suo lavoro, dirigendo la pellicola in modo rigoroso e senza fronzoli. Io avrei anche optato che una scelta più indie tipo Gregg Araki (anche se in quel caso si sarebbe dovuto dare un tono molto più pop e “acido” al film).
    E brave le 3 starlette anche se io la parte della piagnucolona l’avrei fatta fare alla Faning e non alla Moretz.
    Considerando che ancora devo “prendere le misure” nella votazione, per ora do 70/100 in attesa di ritoccare eventualmente il voto.

  7. Ragazzi, cerchiamo di creare anche un po’ di dibattito su quello che dicono gli altri recensori.

    Sono abbastanza d’accordo con la recensione di Papele, sia sulla scelta del regista, fuori tempo massimo per un ipotetico film di questo genere, sia per la storia proposta, non proprio originale. Consiglio a Mastruccio: guardati il recente Maps to the stars di Cronenberg, anche per farti un’idea di quanto questo tipo di racconto si sia evoluto.

  8. Eccoci finalmente ai nastri di partenza per questa nuova avventura di ck, all’insegna dei Summary.
    L’attesa e la curiosità sono altissime, dato che non sappiamo ancora come i colleghi avranno affrontato questa novità.

    Il film di Mastruccio è molto attuale e intenso anche se forse non è il film che dirigerebbe Oliver Stone. Non ci ho visto il suo tocco.

    Mastruccio decide di mostrarci la prima scena del film e poi raccontarcelo con la scaletta delle scene. Opzione valida, che personalmente mi ha dato comunque modo di immaginare l’opera, cogliere gli aspetti dei personaggi. Avrei descritto di più il telefilm che le ragazze interpretano, dato che non se ne coglie la trama, che non è, comunque, basilare.
    Calzante il cast scelto dal produttore, con le tre ragazze che svettano, ognuna con il suo sviluppo e le su sfaccettature. C’è forse un po’ di esagerazione, la denuncia calca la mano, e il finale è forse persino più drammatico del necessario.
    L’impressione è che, su schermo, sarebbe un film un po’ lungo, ma comunque non privo del ritmo necessario a sostenerlo.

    Complessivamente mi ritengo soddisfatto della visione e promuovo il tutto con un 7,5 .

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