Recensione – Ha inizio con questa recensione una nuova rubrica/sezione del nostro sito denominata “Ce lo dicono i bambini”. Si tratterà di recensioni di film visti o rivisti in famiglia al cinema, in tv o dvd. A scriverla un genitore, questa volta una mamma, tenendo anche conto di quali cose son piaciute o non son piaciute ai figli durante la visione. Si inizia con “The Lego Movie” recentemente trasmesso in tv.
La storia in breve
Una squadra di omini creativi e supereroi improbabili deve difendere l’universo Lego dall’ordine e dai libretti d’istruzione. A guidarli c’è Emmet, un personaggio Lego comune e uguale a milioni di altri, che diventa a un certo punto “quello speciale”, l’unico in grado di salvare il mondo.
Recensione
Cittadino educato e operaio diligente, Emmet segue alla lettera le istruzioni della sua vita di plastica senza mai andare fuori dagli schemi nè chiedersi il perchè delle cose.
Le sue giornate scorrono serene e spensierate, quando un bel giorno al cantiere dove lavora incappa nel “pezzo forte”, un pezzo introvabile ricercato dagli omini ribelli che cercano di opporsi all’imperturbabile perfezione del loro mondo.
Sotto la guida dell’affascinante e tosta WyldStyle e del maestro Vitruvius scopre che Lord Business, il sindaco della sua città, è in realtà un dittatore di diversi mondi (fantasy, west, spazio ecc.) dotato di un piano malvagio per incollare l’universo. Si forma così una squadra di strani mastri costruttori e famosi supereroi che si lancia in un’avventura contro il perfezionismo immobile di Lord Business e contro l’omologazione alle regole.
Le avventure si susseguono senza troppa logica in una storia che vuole lasciare da parte tutto ciò che è logico, lineare, ordinato, perfetto. The Lego Movie è un inno alla creatività e alla libertà di espressione, un invito a trovare il coraggio di scoprire la propria unicità e i propri talenti perchè tutti siamo speciali e abbiamo la possibilità di cambiare il mondo.
Gli amanti del mattoncino più famoso del mondo si trovano ad avere gli occhi a cuoricini (ops, a cubetti) grazie all’impeccabile animazione che unisce il digitale alla tecnica dello stop motion, dove i personaggi sono stati mossi e fotografati a ogni cambio posizione. Il risultato è di gran riuscita, una carica visiva di forte impatto difficile da raccontare: tutto è Lego, dall’acqua del mare alle esplosioni, e tutto ciò che viene costruito dagli omini utilizza pezzi Lego originali. Impagabile.
Il film è giocato su un doppio livello non solo per quanto riguarda la tecnica di animazione: nella storia infatti ogni evento e personaggio ha un doppio significato comprensibile solo alla fine, dove si vanno a toccare tasti molto più profondi rispetto ai vortici in cui cade l’operaio Emmet. La storia apparentemente banale del personaggio che deve salvare il mondo diventa così affascinante e spessa, coerente e molto attuale.
La comicità è assicurata da un tripudio di citazioni e battute esilaranti che, unite alla spettacolarità delle immagini e della musica, ti tengono incollato alla poltrona senza mai annoiare. Si ride, e tanto. L’unica nota negativa che ho trovato è sull’uso troppo abbondante dell'”urlato”: un tunz tunz e un aaaaaah di meno in certe scene secondo me sarebbero stati meglio. Però devo ammettere che il tormentone di “Everything is awesome” (“E’ meraviglioso”) è ben riuscito e ti viene da canticchiarlo nei giorni seguenti senza un perchè.
Curiosità
The Lego Movie è un film fatto da nerd (i due registi sono gli ideatori di Piovono Polpette) per i nerd, ma riesce a piacere anche ai meno quadrati e ad unire generazioni di costruttori: a partire dai pionieri che negli anni ’60 hanno iniziato a creare automobili e treni con gli amati mattoncini danesi, fino alle giovani generazioni che hanno comprato i loro primi set di Star Wars o Jurassic World.
The Lego Movie contiene 3.863.484 mattoncini Lego unici. Alcuni sono stati riutilizzati in più scene per i vari set, i personaggi e gli oggetti di scena. Il film presenta 183 omini originali, molti dei quali sono particolarmente cari ai registi Christopher Miller e Phil Lord. Durante una visita a Legoland a Billund in Danimarca, Phil Lord ha visto una serie di nuove minifigures, trovandone alcune delle sue preferite da bambino, che quindi ha voluto includere nel film.
Lo dicono i bambini
Al di là dell’opinione di un adulto (Legomane o meno che sia), il riscontro che danno i bambini dopo la visione di un film è molto importante per capire se i registi abbiano colto nel segno.
I bambini più grandicelli hanno apprezzato subito la totalità di scene fatte di Lego originali, hanno riconosciuto i pezzi che hanno a casa con tanto di numero e set di appartenenza. Inserire supereroi e personaggi famosi è stata indubbiamente una mossa azzeccatissima, così come l’averli resi simpatiche macchiette.
I meno tecnici o con meno anni di esperienza di gioco alle spalle hanno comunque portato a casa il ritornello e cantano “E’ meraviglioso” ogni volta che si presenta l’occasione. Bersaglio centrato!
Voto: 8,5