Recensione in anteprima – “A Big Bold Beautiful Journey – Un viaggio straordinario”, questo il titolo italiano completo del film è diretto da Kogonada, ed è un’opera cinematografica che esplora i temi della scoperta di sé e della connessione umana attraverso una narrazione visivamente ricca e poetica. Il film vede protagonisti Margot Robbie e Colin Farrell ed è al cinema dal 2 ottobre.

La storia

David (Colin Farrell) è un single incallito e al matrimonio di un amico – a cui va guidato dal navigatore speciale di una altrettanto speciale agenzia di autonoleggio – incontra Sarah (Margot Robbie). Single anche lei da molto tempo, per un guasto dell’auto si ritroverà a viaggiare insieme a David.

Non sarà un viaggio qualsiasi: i due incontreranno, a loro insaputa, una serie di porte capaci di trasportarli in momenti cruciali dei rispettivi passati. Avranno la chance di rivivere, insieme, quei momenti e apportare decisivi cambiamenti ai loro comportamenti. Nel frattempo scopriranno molto di se stessi e dell’altro/a, e anche del significato del verbo amare.

Il film affronta temi come la vulnerabilità umana, la ricerca di connessione e la bellezza dei viaggi interiori. Kogonada usa il viaggio fisico dei protagonisti come metafora per i loro percorsi emotivi, rendendo il film non solo un’avventura, ma anche un’esplorazione delle relazioni umane. Almeno questo son le intenzioni che trapelano qua e là nel film. Non sempre il questi argomenti vengono  affrontati in maniera da interessare e coinvolgere il pubblico.

Somma di interpretazioni

Il soggetto del film è molto interessante, la sceneggiatura sviluppata non sempre rispetta le alte aspettative e i personaggi che vengono creati si perdono un po’ in una introspezione un po’ troppo superficiale e lineare. A risollevare la qualità del film ci sono le interpretazioni dei due protagonisti.

Colin Farrell presenta un personaggio complesso, caratterizzato da fragilità e desiderio di appartenenza. La sua performance è intensa e autentica, portando sullo schermo le incertezze e le speranze di un uomo in cerca di connessione. Margot Robbie interpreta una giovane donna che incarna il potere della scoperta e dell’avventura. La sua interpretazione è coinvolgente, mostrando la sua evoluzione e la crescita del personaggio durante il film. La chimica però tra i due non è sempre palpabile, e diventa un elemento centrale della narrazione solo poche volte.

Siamo davanti quindi a due belle interpretazioni che si sommano e non si uniscono. Il lento e ponderato approccio tra i due alterna momenti banali a momenti molto intensi e ben costruiti.

Stile ma non troppo…

Kogonada, il regista, utilizza una fotografia che gioca con la luce e i colori per esprimere le emozioni dei personaggi. L’uso di inquadrature lente e una composizione attenta conferiscono un’atmosfera quasi onirica al film, richiamando opere precedenti del regista, come “Columbus”, in cui l’architettura e il paesaggio riflettono il mondo interiore dei protagonisti.

Le scelte registiche finiscono qui e lasciano il film a correre sui suoi binari sin troppo battuti da altre opere. Una fra tutte, per la sua potenza nel passare da un ricordo all’altro e, improvvisamente da una scena colorata all’altra è “Al di là dei sogni” contribuendo a conferire alla narrativa una qualità quasi magica, enfatizzando il contrasto tra la realtà e i sogni e i ricordi dei personaggi.

Il ritmo del film è fluido e contemplativo, permettendo al pubblico di immergersi nelle emozioni dei personaggi mentre si svolgono piccoli ma significativi momenti di connessione e scoperta. Il viaggio reale e il viaggio metaforico ed interiore è costante, forse fin troppo veloce per i cambiamenti e allo stesso lento in alcuni passaggi un po’ troppo verbosi.

Nuove strane strade

“A Big Bold Beautiful Journey” si presenta come un’opera profonda e visivamente affascinante, che invita il pubblico a riflettere sulle proprie esperienze e le proprie emozioni passate. Con interpretazioni eccezionali da parte di Colin Farrell e Margot Robbie, Kogonada esplora la vita, le relazioni e la bellezza dell’ignoto attraverso un viaggio che è sia fisico che emotivo. Questo film rappresenta non solo una storia di avventura, ma anche un invito a intraprendere i propri percorsi di scoperta e crescita personale.

Nonostante diversi difetti “Un viaggio straordinario” commuove, diverte, strappa lacrime al pubblico attraverso un transfer verso i propri ricordi, le proprie scelte sbagliate da rivalutare. David e Sarah si spostano dalla loro solita vita e con crescente coraggio cercano una nuova strada, una nuova avventura, un nuovo viaggio che, questa volta, deve essere meritatamente straordinario.

Voto: 7

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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