RecensioneHigh-Rise – La rivolta film distopico del 2015, adattamento del libro di fantascienza ‘Il Condominio’ del 1975, è una pellicola che fa riflettere sull’uomo e sulla società moderna. Un gran cast con protagonista l’attore Tom Hiddleston al fianco di Sienna Miller, Jeremy Irons, Elisabeth Moss e Luke Evans. 

Un universo autosufficiente

Anni 70, Inghilterra. Il giovane medico Robert Laing (Tom Hiddleston) si trasferisce al 25° piano di un grattacielo, parte di un complesso di edifici nella City. La struttura, oltre ad ospitare condomini di varia estrazione sociale, vede anche la presenza del suo architetto Anthony Royal (Jeremy Irons) che vive sulla terrazza più alta in mezzo ad un giardino urbano.

Antony è un uomo visionario che sogna di creare un grattacielo autosufficiente, una sorta di microcosmo che riesce a rispondere a tutte le sue esigenze. Ai piani più alti vivono i ricchi e man mano che si scende troviamo gente di ceto medio fino ai più poveri ai piani bassi. Un piccolo universo “idilliaco” in cui però scoppierà la rivolta…

New Wave

Per la regia e montaggio del britannico Ben Wheatley, produzione della Recorded Picture Company e con produttore è Jeremy Thomas, noto per aver prodotto molteplici pellicole di successo fra cui due film del nostrano Matteo GarroneDogman (2018) e Pinocchio (2019). Thomas aveva già manifestato molti anni fa interesse per l’adattamento cinematografico del romanzo ma solo nel 2013 ha iniziato a lavorarci. 

Compositore delle musiche l’acclamato Clint Mansell, autore che ha spesso lavorato con il regista americano Darren Aronofsky. Mansell ha realizzato note e apprezzate colonne sonore fra cui ‘Requiem For a Dream’ (2000)  ‘The Wrestler’ (2008) ‘Il Cigno Nero’ (2010) e Ghost in the Shell (2017).  Il film è stato girato in Irlanda e presentato in anteprima al Toronto International Film Festival del 2015. In Italia il film ha visto l’uscita direttamente in home video nel 2017 ed è disponibile su varie piattaforme tra cui Chili.

Il cast

Nel cast abbiamo grandi nomi del cinema britannico. Nei panni del protagonista, Tom Hiddleston, attore teatrale e cinematografico riconosciuto a livello mondiale ai più per essere il volto del dio dell’inganno e fratello di Thor, ‘Loki’  dal 2011, abbiamo poi l’architetto Jeremy Irons – attore dalla lunghissima carriera nel cinema a cui non servono presentazioni – Sienna Miller – nota attrice inglese molto attiva soprattutto fra il 2000 e 2010 molti la ricorderanno in ‘Alfie’ (2004) e ‘Casanova’ (2005) – e infine nei panni di marito e moglie troviamo invece Elisabeth Moss – la ricordiamo nella serie drammatica ‘The Handmaid’s Tale’ (2017) e  Luke Evans – visto in molti film fra cui la trilogia de ‘Lo Hobbit’ (2012-2013). 

Il film è un adattamento del libro di fantascienza dello scrittore inglese James Graham Ballard (1930-2009) ‘Condominium’ del 1975: figura di spicco della letteratura postmoderna di fantascienza nella corrente New Wave a cavallo fra anni 60 e 70. Ballard è considerato provocatorio per i temi trattati, visione distopica, analisi della società e il film rientra perfettamente in questa tendenza. 

La salita e la rivolta

Il libro come il film è un’attenta analisi della società e dell’uomo moderno. Il grattacielo è una metafora della società consumistica odierna in cui coesistono in estrema promiscuità vari mondi con differenze profonde e radicate. Possiamo infatti suddividere il complesso in aree diverse in cui i ricchi vivono in alto e sono dediti allo svago e ai party mentre man mano che si scende troviamo persone più povere. Tuttavia, quando iniziamo a manifestarsi alcune problematiche sul funzionamento della struttura questo genera uno stato di insoddisfazione e più il tempo scorre più la rabbia cresce fino a sfociare in violenza verso il prossimo, ma soprattutto verso se stessi.

Difatti, di fronte ad un degrado crescente i condomini non sono spinti ad uscire e cercare una situazione migliore, anzi, si dividono in gruppi in lotta fra di loro e si chiudono nei loro appartamenti in uno stato surreale e di totale follia. E’ una rivolta finale ma è ancora prima una “salita verso l’alto” intesa come una società che, nel momento in cui un sogno idilliaco si frantuma, manifesta la sua natura fatta di rabbia e che in fondo brama di scalare i livelli sociali. 

Esperimento ed analisi dell’uomo moderno

Il regista lascia allo spettatore ampio spazio per analizzare e riflettere sulle azioni e la psiche umana. Quello che viene ricreato è una sorta di esperimento: il grattacielo è come una gabbia, le persone sono i topi e noi spettatori siamo gli scienziati che assistono agli sviluppi fino a trarre le proprie “evidenze scientifiche”. Un buon film analitico ma probabilmente non adatto a tutti. 

Voto 7

Di Sabrina Pusterla

Interessata di media ed entertainment. Da sempre una eterna cinefila, amo il cinema a 360°. Mi piace visionare, analizzare e parlare dei film. Progetti? Tanti. Sogni nel cassetto? Troppi. Spero un giorno di pubblicare un libro ed un podcast in cui parlo della settima arte. "Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima." (Cit. Ingmar Bergman)

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