Recensione in anteprima – Top Gun è un film del 1986 e costituisce un film entrato nel mito degli spettatori sia di quelli che presenti in sala negli anni 80 sia del pubblico che l’ha riscoperto nel corso dei decenni successivi. Il progetto di creare un sequel parte da molto lontano e ha incontrato diverse difficoltà. Dopo più di 10 anni dalla prima idea il film è nelle sale dal 25 maggio.

La storia

Sono passati più di trent’anni da quando Top Gun uscì al cinema segnando un grande successo di botteghino e lanciando Tom Cruise nell’Olimpo hollywoodiano. Ora il pilota Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è pronto a tornare per scontrarsi con le sfide del futuro. Abbandonata la lotta alla concorrenza russa da Guerra Fredda, Maverick dovrà infatti vedersela con l’avvento dei droni e da ricorrenti ritorni dal passato. Vecchi e nuovi protagonisti saranno impegnati con quello che viene chiamato “dogfight”, ovvero il combattimento tra caccia, con il protagonista che pilota un F/A-18 Super Hornet.

I primi 5 minuti del film “Top Gun Maverick” sono, in pratica, gli stessi del film del 1986. Stessi titoli iniziali scanditi dalla inconfondibile colonna sonora e quel “gong” iniziale che riporta lo spettatore, magicamente, indietro nel tempo. Stessa spiegazione di cosa è il “Top Gun” e stesse immagini dalla portaerei. Si insinua il vago sospetto di un remake rispetto a un vero e proprio sequel ma è questione di pochi minuti, si capisce ben presto che il film omaggia il passato, lo riutilizza per incrementare una trama che, altrimenti sarebbe stata un po’ piatta e ripetitiva.

Il sequel di “Top Gun” in realtà, a livello di idea, era già pronto negli anni 80 ma non se ne fece nulla. Diverse sono state, nel corso dei decenni, le idee sul proseguire con un sequel o sul rinnovare il film con un remake. Ha quasi sempre prevalso l’idea di dare un seguito alla storia, soprattutto dopo la morte di Tony Scott nel 2012 al quale il film “Maverick” è dedicato.

Ricucire gli strappi

Con l’avvento dell’interesse, in prima persona, di Tom Cruise nel progetto, la figura di Maverick risulta centrale e predominante come nel precedente film. Ed è giusto così. Se fatto bene. E, in effetti in “Top Gun Maverick” il protagonista è ben delineato, ben scritto e soprattutto attorno vi è una sceneggiatura che omaggia il passato e spinge sull’effetto nostalgia in diversi punti ma sempre con rispetto e soprattutto sempre senza strafare.

Il regista Joseph Kosinski spiega l’assenza di Meg Ryan (Carole) e di Kelly McGillis (Charlie) nel cast giustificandone la scelta con l’intenzione di non rievocare troppe storie del passato. Infatti “Top Gun Maverick” guarda sì al passato ma, nello stesso tempo, introduce personaggi nuovi, storie nuove molto plausibili anche quando vengono raccontate per sommi capi.

Prendendo spunto da una frase del primo film viene introdotta la presenza di Jennifer Connelly nel cast. Un chiaro segnale, fin dal trailer, di qualcosa di nuovo per Maverick e non solo a livello sentimentale. E’ qualcosa di nuovo anche nell’ambito del rapporto di sé con la propria sfera affettiva, ormai adulto e senza “porto quiete” che non sia l’abitacolo di un aereo.

Quindi la sceneggiatura rispolvera molte situazioni del passato, decide di troncare quanto non è più presentabile o risulta troppo scontato e introduce novità che vanno a ricucire degli strappi del passato, del Top Gun originale, anzi, possiamo dire del primo film.

Miles Teller plays Lt. Bradley “Rooster” Bradshaw in Top Gun: Maverick from Paramount Pictures, Skydance and Jerry Bruckheimer Films.

L’aereo e il pilota

Il “Top Gun” del 1986 viene ricordato anche per le spettacolari scene di azione che coinvolgono gli aerei. Scene di caccia tra aerei e inquadrature spettacolari degli aerei in volo che scendono in picchiata, virano improvvisamente e battagliano in aria per addestramento o perchè ingaggiati dal nemico.

Non c’è più il nemico della guerra fredda (al netto della situazione politica di stretta attualità), lo stato avversario è definito “Stato canaglia” genericamente senza nessun riferimento nemmeno al continente di questo Stato. C’è invece, il ritorno della scuola dei “Top Gun” e le rivalità tra i partecipanti. Con una incredibile sorpresa che regge le motivazioni di gran parte della sceneggiatura.

Miles Teller interpreta Bradley “Rooster” Bradshawn figlio di quel Nick “Goose” Bradshawn che lo spettatore ha conosciuto nel primo film. “Top Gun Maverick” però funziona anche come film a sé stante ma sicuramente lo si può apprezzare maggiormente soprattutto dopo aver visto il film del 1986 perchè vi sono citazioni riguardanti auto, moto, pose davanti ad aerei ecc… che non sono mai casuali o fini a sé stesse ma che omaggiano il passato.

Tom Cruise e gli altri

E poi c’è lui Tom Cruise. Meriterebbe articoli a parte di approfondimento solo per il fatto che, alla soglia dei 60 anni risulta in forma, sia atleticamente sia per quanto riguarda la capacità recitativa come quasi 40 anni prima. Il tempo per lui sembra non essere passato. Sembra non essere mai sceso da quell’aereo. “Top Gun” sembra il suo habitat naturale. Con la consapevolezza, grazie alla scrittura, di essere maturato. Di aver vissuto decenni difficili ma anche pieni di soddisfazioni con il grosso peso della vicenda che ha riguardato la scomparsa del suo compagno di volo.

Peso mai analizzato con il quale Maverick non ha mai fatto i conti e che non si è mai perdonato. In “Top Gun Maverick” si chiude il cerchio. Con quanto abbiamo apprezzato in “Top Gun”, con la stessa atmosfera come se lo spettatore sia stato “richiamato a casa”.

E allora l’incontro con Tom “Iceman” Kazinsky (Val Kilmer) diventa qualcosa che si poteva prevedere ma viene girato e interpretato in modo non scontato ma sentito, profondo al di là delle poche parole che vengono pronunciate.

La prova di Tom Cruise è eccellente (consigliamo la versione in OV), surclassa anche le ottime prove di Miles Teller che ritorna ai fasti di “Whiplash”, di Jennifer Connelly, Val Kilmer, Ed Harris e Jon Hamm. Oltre a quel gruppo di attori giovani (e più inclusivo) che costituiscono il gruppo dei nuovi allievi.

Gli aerei a suon di musica

Una delle certezze di Top Gun Maverick è rappresentata dalla colonna sonora. Harold Faltermeyer, Lady Gaga, Hans Zimmer, Lorne Balfe rivisitano la famosissima colonna sonora del primo film a firma dello stesso Harold Faltermeyer e di Giorgio Moroder. Un’ottima operazione di riammodernamento con le inconfondibili sonorità di Hans Zimmer e il riecheggio di note degli anni 80.

Altra imprenscindibile presenza è costituita dagli aerei. Gli F-18, veri gioielli tecnologici che affrontano dei velivoli di “quinta generazione”. Ma c’è una sorpresa che non vi sveliamo e sarà veramente apprezzata da spettatori e fan. E’ giusto dire, riguardo agli aerei che le sequenze che riguardano il volo sono semplicemente mozzafiato e il risultato è anche visibile sulle facce degli attori. Ovviamente nessuno ha pilotato gli aerei delle scene ma si son dovuti tutti addestrare per essere “a bordo” durante quelle manovre estreme.

Un piano di allenamento duro e faticoso progettato dallo stesso Tom Cruise memore dell’esperienza durante il primo film dove anche lui ha patito il non essere totalmente pronto per quelle azioni acrobatiche.

“Top Gun Maverick” è un sequel coraggioso. Non è scontato, rappresenta un ottimo equilibrio tra nostalgia, passato non detto di questi decenni e presente che si rinnova. Un sequel che poteva sbagliare ma non l’ha fatto e, sicuramente completa il primo film e diventa un film da vedere. Probabilmente non sarà iconico e cult come il primo capitolo ma ne farà parte, questo è il suo compito.

Voto: 7,8

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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