Recensione – 10 anni – Era il 2 dicembre 2011 e nelle sale italiane usciva Midnight in Paris, celebre film di Woody Allen con protagonisti Owen Wilson e Rachel McAdams. Il film, acclamato da pubblico e critica, ha vinto Oscar e Golden Globe come miglior sceneggiatura originale.

Trama

Gil Pender (Owen Wilson), sceneggiatore cinematografico di successo, è in vacanza a Parigi con la sua fidanzata Inez (Rachel McAdams) e i genitori di lei, arrivati nella capitale francese per affari. Gil, insoddisfatto della sua professione, sta cercando di cambiare rotta e dedicarsi totalmente alla scrittura di un romanzo, sperando che proprio Parigi riesca a dargli l’ispirazione che tanto cerca. Una sera decide di tornare in albergo a piedi, concedendosi una passeggiata per le strade e le vie di Parigi; decide quindi di fermarsi in una piazzetta per prendere fiato ed è proprio qui che vede passare un’auto d’epoca e accetta un passaggio.

Poco dopo scoprirà, con suo immenso stupore, che a bordo di quell’auto ci sono niente meno che Scott Fitzgerald (Tom Hiddleston) e sua moglie Zelda (Alison Pill). Grazie a loro Gil entra in contatto con numerose personalità che hanno caratterizzato l’affasciante universo artistico della Parigi anni Venti: Ernest Hemingway (Corey Stoll), Salvador Dalí (Adrien Brody), Gertrude Stein (Kathy Bates), Pablo Picasso (Marcial Di Fonzo Bo) e la bellissima Adriana (Marion Cotillard), musa e amante di quest’ultimo e di Modigliani.

Un film corale

Vincitore di moltissimi premi, tra cui Golden Globe o Oscar per la miglior sceneggiatura originale, Midnight in Paris è un film corale che immerge lo spettatore in un’affascinate Parigi degli anni Venti. Anche noi, proprio come Gil, rimaniamo esterrefatti e stupiti quando ci troviamo di fronte a grandi personalità eristiche come Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, Salvador Dalì, Gertrude Stein e Pablo Picasso.

Allo scoccare della mezzanotte Gil viene magicamente catapultato in questo passato idilliaco, e proprio nella mitica Parigi degli anni venti egli cerca di ritrovare il senso della sua arte e l’ispirazione per il suo prossimo lavoro, lasciandosi guidare e consigliare dai suoi nuovi amici.

La nostalgia per un’epoca passata

Ma Midnight in Paris è anche un film della nostalgia, sentimento comune a tutti gli uomini, che nella pellicola viene mostrata come il desiderio del protagonista di vivere in un’epoca passata e, soprattutto, di vivere quest’epoca nella città che più ama: Parigi. Parigi infatti non fa solo da sfondo alla vicenda ma diventa in qualche modo la vera grande protagonista del film, già dalle primissime scene, infatti, capiamo che la pellicola è una grande lettera d’amore per questa città straordinaria.

Midnight in Paris è un’opera dolce e romantica ma per certi versi anche onirica e malinconica. Woody Allen regala al pubblico un film incantevole che porta con sé un chiaro e semplice messaggio: a volte l’uomo ha la convinzione che se se fosse vissuto in un’epoca differente sarebbe stato più felice e appagato.

Ma è davvero così? Spesso la felicità si trova nelle piccole cose e nell’incontro inaspettato con un’altra persona che è in grado di farci vedere la nostra realtà da un altro punto di vista, rendendo così questo incontro ancora più straordinario. E se questo accade a Parigi tutto diventa ancora più magico ed eterno.

Voto: 8

Di Silvia

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