Recensione – 10 anni – “One Day”, è un film diretto da Lone Scherfig, sceneggiato da David Nicholls, anche autore dell’omonimo romanzo, ed interpretato da Anne Hathaway e Jim Sturgess. Il film usciva nelle sale italiane l’11 novembre 2011.

Trama

Tutto ha inizio il 15 Luglio 1988, quando alcuni amici festeggiano la conclusione degli studi, tra questi troviamo Emma Morley (Anne Hathaway) e Dexter Mayhew (Jim Sturgees), laureati allo stesso corso ma con vite così diverse. Lei è una sognatrice, ed allo stesso tempo determinata che le sue capacità le spianeranno la strada verso una carriera di successo, lui è un rampollo di una ricca famiglia, viziato e lussurioso, amante degli svaghi e con un tenore di vita apparentemente più superficiale.

Presi dall’euforia di una notte di festeggiamenti, Emma e Dexter finiranno quasi a letto insieme, ma la loro dinamica piuttosto impacciata li porterà a decidere di rimanere amici. Da quel momento in poi rimarranno sempre in contatto, confrontandosi sulle rispettive vite e trovandosi più o meno in sintonia col passare degli anni.

Emma si trasferisce a Londra, Dexter parte per un viaggio in India, Emma diventa una cameriera in un locale messicano dove incontrerà un collega con cui inizierà una relazione più avanti, Dexter invece viaggerà ancora molto, avrà molteplici amanti, una figlia, e si sposerà, ma ogni 15 Luglio ci verrano mostrate le fasi di vita in cui i due si troveranno, e risulterà sempre più evidente quanto la loro amicizia racchiuda in realtà un grande sentimento, mai interamente espresso.

Soltanto molti anni dopo (nel 2006), i due riusciranno a trovarsi nel momento giusto per vivere finalmente questa storia d’amore, ma ahimè al destino ecco che si sovrappone la vita e Dexter si ritroverà a fare i conti con se stesso.

Un leitmotiv cinematografico

One day si basa sul mostrare una storia d’amore destrutturandola e rendendola viva soltanto in alcuni momenti delle vite dei nostri protagonisti, ma questo sistema nel cinema non è certamente nuovo, lo ritroviamo infatti in molti esempi come nel film 500 Giorni Insieme per la regia di Marc Webb dove la successione del racconto è emotiva, così come in Dieci Inverni di Valerio Mieli, dove invece il racconto d’amore è reso in diverse finestre temporali.

One day adotta la stessa scelta, ma raccontando la storia della coppia sempre nello stesso giorno, il 15 Luglio, e mostrandoci a che punto è la loro relazione in questo periodo dell’anno. Come cita l’omonimo romanzo di David Nicholls, la scelta di far vivere ai protagonisti questo preciso giorno, non è casuale.

Secondo una tradizione anglosassone, il meteo di questa particolare giornata si ripeterà per i successivi quaranta giorni, e per rendere questo messaggio lo stesso Davich Nicholls cita nel suo libro un passaggio tratto da “Grandi Speranze” di Dickens in cui ci si chiede di immaginare un giorno specifico della nostra vita ed immaginare cosa sarebbe successo se ci fossimo comportati in maniera diversa e come sarebbero state differenti le nostre scelte tenendo a mente “quel giorno memorabile”.

Purtroppo però la sceneggiatura del film non risulta tanto accattivante quanto il libro e nonostante si basi su un’idea interessante, spesso la tensione sentimentale tra i due non è resa tanto quanto meriterebbe ed alcune scene si rivelano a tratti deboli.

Una riflessione tra destino e vita

Abbandonate le considerazioni a carattere tecnico, One Day è tuttavia un film piacevole e talmente sentimentale da mettere alla prova la lacrima dello spettatore, sopratutto sul finale.Quello che lascia sbalorditi è l’amore di Emma verso Dexter, che porta avanti e difende per tutta la vita, rimanendogli sempre fedele con il pensiero, anche se nella vita si ritroverà ad avere altri partner.

Inizialmente Dexter sembra la voce interiore di Emma che le ricorda quanto vale, di tenere gli occhi puntati ai suoi sogni, ed a cui lei rivolge infinite lettere, senza una risposta, proprio come se parlasse a se stessa. Emma vive con lui tutte le fasi dell’amore, ed è vicina a lui anche quando Dexter diventa la versione più cinica e materialista di se stesso.

Emma accetta e supera i difetti del suo partner e fa di questo un punto di forza del loro rapporto, da dove ripartire, insieme. D’altro canto Dexter è talmente preso da se stesso che vedrà davvero Emma solo dopo molti anni, accorgendosi finalmente, che lei c’è sempre stata per lui, ma proprio nel momento di maggiore riavvicinamento dovrà trovare una chiave diversa per vivere la sua vita.

La colonna sonora

Una nota di merito al film va assegnata alla colonna sonora firmata da Rachel Portman, compositrice di successo e prima donna a vincere un Oscar alla miglior colonna sonora per il film Emma.

In One Day il tono evocativo della composizione musicale porta lo spettatore ad empatizzare con le scene in un climax ascendente che accompagna perfettamente i sentimenti espressi e celati dai protagonisti e che crea un legame con lo spettatore che grazie alla musica potrebbe persino ritrovarsi a pensare al “suo” One Day, perché infondo si sa, tutti ne abbiamo uno.

“Odio questo giorno,il 15 luglio”
“Il giorno di S. Swithin”
“Non l’avevo mai notato ma era sempre lì in attesa, nascosto. E odiavo anche a te. E in modo violento Dexter, perchè lei si accendeva con te, in un modo che con me non capitava. E mi arrabbiavo da morire. Lei ti ha reso una persona migliore. E tu in cambio l’hai resa tanto felice, tanto felice.. e io te ne sono riconoscente!”

Voto: 7

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