Recensione di Natale – Nel 1984 uscì nelle sale cinematografiche un’opera ideata da Chris Columbus, prodotta da Steven Spielberg e diretta da Joe Dante. Un film che non solo vive di quell’ atmosfera anni ‘80 che va tanto di moda richiamare con nostalgia oggi, ma che quell’ atmosfera -quella magia- ha contribuito a crearla, a definirla. Trentasei anni fa usciva nelle sale Gremlins, un cult.

Incontri ravvicinati de…gli anni ‘80

Billy (Zach Galligan) è un giovane ragazzo che vive nella cittadina americana di Kingston Falls. Lavora nella banca locale e si presenta allo spettatore come un ragazzo generoso e simpatico. La sua vita subisce una scossa quando riceve in dono per Natale un mogwai, un tenero e misterioso animaletto che il padre e scapestrato inventore Rand (Hoyt Axton) ha comprato in un negozio di Chinatown. In una scena fondamentale si mostra come l’acquisto sia avvenuto in modo ambiguo; infatti, è il nipote del titolare del negozio a venderlo, in seguito al rifiuto da parte dell’anziano Mr. Wing (Keye Luke). Il mogwai è infatti un animale innocuo ma solo se rispettate tre regole:

1) mai esporlo a luci intense, per lui irritanti. Quella solare potrebbe addirittura ucciderlo

2) mai farlo bagnare o dargli acqua da bere

3) mai dargli da mangiare dopo la mezzanotte

L’importanza delle regole si evidenzia subito quando la madre Lynn (Frances Lee McCain) nel tentativo di immortalare il primo incontro del figlio con il nuovo amico abbaglia e stordisce il mogwai con il flash della fotocamera. Successivamente accade che accidentalmente viene versata dell’acqua su Gizmo (chiamato così da Billy) dando in questo modo origine ad un processo di riproduzione asessuata che genera animaletti simili a Gizmo, però un po’ più vivaci. Il problema cresce quando questi nuovi arrivati riescono furbescamente ad ottenere cibo oltre la mezzanotte: in seguito essi iniziano a trasformarsi in bozzoli dai quali escono tramutati in loro versioni più minacciose, mostriciattoli molto più spaventosi e molto più pericolosi, i Gremlins.

La magia del Natale nel successo del film

Il film ha una storia decisamente particolare: inizialmente pensato come un raccapricciante horror, è divenuto un prodotto per famiglie per volontà dei produttori e della Warner Bros che necessitava di un titolo da contrapporre all’uscita di Indiana Jones e il tempio maledetto e Ghostbusters. Per questi motivi, nonostante l’ambientazione natalizia, il film uscì in estate e risultò il quarto film più visto dell’anno negli Stati Uniti.

L’origine dei Gremlins si deve addirittura a leggende folkloristiche diffuse dagli aviatori della Royal Air Force britannica e a Roal Dahl, che ne scrisse per primo in un libro per bambini. La natura dark e grottesca del film unita alle atmosfere natalizie ricorda parte della produzione di Tim Burton, al quale Spielberg pensò come regista per un breve periodo, salvo scegliere poi Joe Dante per la maggiore esperienza. Il lungo sviluppo della storia di questo film è direttamente proporzionale al successo che ha avuto; la magia che condivide con le proprie immagini si fonde con quella reale ed è il motivo principale per cui oggi riguardiamo questi film senza stancarci mai.

Curiosità

Come detto le storie e gli aneddoti che fanno da cornice alla storia di Billy e Gizmo sono davvero molte. Gli studi nei quali è stato girato il film, ad esempio, sono gli stessi di Ritorno al futuro, film che sarebbe uscito l’anno seguente. Era consuetudine riutilizzare gli stessi set per film diversi, ma la qualità dei prodotti di quegli anni fa si che molti dei film che più amiamo condividano appunto, la scenografia.

Per descrivere l’impronta che un signore come Spielberg ha avuto nella storia del cinema statunitense e mondiale pensate che l’uscita di Gremlins e di Indiana Jones e il tempio maledetto comportò critiche legate alle scene di violenza e perciò lo stesso Spielberg propose e ottenne l’introduzione del Pg-13, il divieto di visione ai minori di 13 anni. Un’altra particolarità del film è la totale assenza di effetti speciali: tutti i gremlins sono infatti pupazzi animatronici molto costosi ai quali lavoravano 25 burattinai in ciascuna scena. Al termine di ogni giornata di lavoro tutte le persone presenti sul set venivano perquisite al fine di evitare furti!

Una finestra sul futuro

Joe Dante e HBO Max hanno annunciato da tempo la produzione di una serie animata legata all’universo dei Gremlins: essa sarà ambientata nella Cina degli anni ’20 e seguirà la storia di Mr. Wing (titolare del negozio di Chinatown nel film del 1984) e della sua prima conoscenza con i mogwai.

A detta dello stesso Dante la serie sarà molto complessa e strutturata, talmente ambiziosa che la realizzazione in modo diverso dall’animazione avrebbe comportato un costo insostenibile. La data di uscita non è ancora stata comunicata, ma si attende la serie per il 2021 o al più per i primi mesi del 2022.

Voto: 7.5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *