Recensione –  A dieci anni dal cortometraggio “Pigeon:Impossible”  di Lucas Martell i personaggi principali prendono vita in questo lungometraggio animato con regia a quattro mani di Nick Bruno e Troy Quane. Un film che si ispira a 007 sin dalla sigla iniziale e richiama molto anche “Men in Black” pur mantenendo una sua originalità divertente e giocosa. Al cinema dal 25 dicembre.

La storia

Lance Sterling è il migliore agente segreto del mondo. Ma il capo dell’Intelligence, scottata di recente da una missione disastrosa, vuole affiancargli una squadra di supporto. Lance invece ama giocare da solo e ritiene di non aver bisogno dell’aiuto di nessuno. Walter Beckett è un inventore che progetta congegni per agenti segreti e tutti pensano che sia un tipo strano, perché ha ideato come armi speciali bombe glitter, abbracci gonfiabili e gattini dallo sguardo irresistibile, convinto che sia meglio unire le persone che farle esplodere.

Quando Walter incontra Lance pensa che insieme possano fare la differenza, ma il miglior agente segreto del mondo non ha nessun intenzione di ascoltare le sue idee rivoluzionarie. Peccato che, per errore, Walter trasformi Lance in un…piccione, e da quel momento l’agente segreto dovrà affrontare il rischio in veste di pennuto, senza essere nemmeno capace di volare. E Walter sarà l’unico a potergli dare una…zampa.

Tra 007 e Men in Black

Sin dall’inizio “Spie sotto copertura” tributa un omaggio alla saga di “007” e diverse sono le situazioni e i personaggi che rimandano a quel filone di film. Ovviamente il tono è molto giocoso e non sfocia nella solita parodia ma, piuttosto, abbraccia un’animazione che si rifà anche alla spensieratezza di “Men in Black”.

“Spie sotto copertura” trova così una propria identità che funziona e diverte un pubblico ampio dai più piccoli ai più grandi. Naturalmente la trama non è complessa e non può essere originalissima. Però è la soluzione di alcune scene e le armi non convenzionali che generano motivo di interesse. Grazie alla fantasia e all’ingegno di Walter, un animo votato alla risoluzione non violenta dei conflitti, il film acquista quella imprevedibilità che ne è una delle caratteristiche più interessanti.

Lo svolgimento è incalzante, dinamico, pieno di azione e senza soluzione di continuità riguardo a inseguimenti, cambi di location, mezzi di trasporto e rincorsa alla risoluzione del caso.

Il cast di voci internazionale

Il personaggio di Lance Sterling sembra modellato, nelle fattezze e nelle espressioni, sull’attore che, nella versione in lingua originale, ne presta la voce: Will Smith. Smith non è il solo nome che impreziosisce il cast di voci.

Troviamo infatti anche la voce di Tom Holland per Walter Beckett. Per gli altri personaggi abbiamo Rashida Jones, Ben Mendelsohn, Masi Oka, Karen Gillian.

Molto ben organizzate e di sicuro divertimento risultano le scene tra Walter e il “piccione” Lance. Inoltre il film non disdegna alcuni momenti di approfondimento dei personaggi tra la nostalgia familiare di Walter e la spocchiosità di Lance.

“Spie sotto copertura”, in fin dei conti, è un film che intrattiene e mantiene le promesse di quel che vuole essere cioè un film divertente e di svago che può essere gradito da tutta la famiglia in un periodo vacanziero natalizio.

Voto: 6,3

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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