Imaginaria 2019 – Giunto alla sua 17esima edizione, Imaginaria – festival internazionale del cinema d’animazione d’autore – è tornato a Conversano dal 19 al 24 agosto 2019.

Il festival

Con oltre 100 film selezionati fra concorso, fuori concorso e retrospettive, l’unico evento pugliese sull’animazione internazionale d’autore ha regalato ai suoi spettatori un imponente programma e tanti ospiti.

Ideato e organizzato dall’associazione Atalante ets, prodotto da Apulia Film Commission, Apulia Cinefestival Network, cofinanziato dalla Regione Puglia, con il sostegno del Mibact – Direzione Generale Cinema e con la collaborazione del Comune di Conversano, Imaginaria è, ormai, un appuntamento fisso ed essenziale, capace di intercettare le realtà di spicco della scena internazionale.

Il festival si è inaugurato lo scorso 19 agosto con una serata speciale durante la quale sono state presentate le le mostre allestite presso le sale espositive del Castello di Conversano nonché il ricco programma, composto da proiezioni, laboratori e workshops.
La serata si è, poi, conclusa sul sagrato della Basilica-Cattedrale di Conversano con un suggestivo evento live con orchestra e video mapping per la celebrazione dei 50 anni dallo sbarco sulla luna.

Le mostre

Inedite e di rilievo le mostre allestite al Castello con l’esposizione di opere originali realizzate da autori di chiara fama del mondo dell’animazione e dell’illustrazione.

Qui, alla presenza degli artisti portoghesi Regina Pessoa e Abi Feijò, per la prima volta in Italia, una personale che ha ripercorso i loro primi 25 anni di carriera.

Regina Pessoa, una delle figure più rappresentative del nuovo cinema d’animazione internazionale, è stata presente alla 17ma edizione di Imaginaria per presentare il suo ultimo lavoro Uncle Tomás, Accounting of Days insieme al suo compagno ed artista Abi Feijó.

La mostra ha condotto attraverso il meticoloso ed affascinante lavoro di Abi Feijó e Regina Pessoa, due artisti portoghesi con la passione da sempre per il cinema d’animazione. Entrambi hanno sviluppato il loro processo creativo penetrando la materia alla ricerca della luce, attraverso la sabbia e intagliando gesso o carta. Sebbene i loro processi siano realizzati a mano, a volte ricorrono al digitale, senza trascurare le atmosfere poetiche ed espressive.

Dal 2018 Regina Pessoa è membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences per l’assegnazione dell’Oscar nel settore del cinema d’animazione.

Si è proseguito con le opere di Roberto Catani, illustratore, animatore, docente.
Maestro del cinema di animazione noto a livello internazionale, da quando aveva 14 anni divide la sua vita tra Jesi ed Urbino; non è nuovo a questo tipo di riconoscimenti prestigiosi per i suoi lavori estremamente poetici e immaginifici: i suoi film d’animazione “La sagra” (1998) e “La funambola” (2002) sono stati premiati ai maggiori festival di cinema di animazione nazionali e internazionali: tra questi Espinho, New York, Zagabria, Annecy nel 2000, Hiroshima nel 2002, Nastro d’Argento nel 2003, nomination nel 2002 per Cartoon d’Or. “La testa tra le nuvole” (2013) ha raccolto numerosi riconoscimenti come miglior film di animazione all’Euganea Film Festival; ha ricevuto il gran premio della giuria ad Animateka di Lubiana e al Kinodot Film Festival, e la Menzione speciale della Giuria ad Annency, allo IAFF KROK in Ucraina, al Balkanima a Belgrado, all’ISFF di Vilnius in Lituania e al CutOut Fest in Messico.

Ancora, sempre nel Castello, le opere di Alessandro Sanna, autore e illustratore di libri con le figure per bambini e adulti e insegna alle Accademie di Belle Arti di Bologna e di Verona. Oltre a raccontare storie nei libri pubblicati in tutto il mondo, le sue immagini diventano spettacoli teatrali.

Ha vinto per tre volte il Premio Andersen: nel 2006 per il “miglior libro fatto ad arte”, nel 2009 come “miglior illustratore” e nel 2014 con il silent book Fiume lento. Un viaggio lungo il Po’, per il “miglior albo illustrato”. Fiume Lento, edito in Italia da Rizzoli, è stato pubblicato anche negli Stati Uniti, Spagna, Germania, Repubblica Ceca, Cina. Sempre nel 2014 riceve inoltre il “Premio Lo Straniero” indetto dall’omonima rivista diretta da Goffredo Fofi. Collabora con numerose case editrici come Einaudi, Emme, MeMo, Corraini, Mondadori e con le riviste Gioia e l’edizione francese di Vanity Fair. Tra i suoi progetti pedagogici e editoriali, Mano Felice, pubblicato da Franco Cosimo Panini, è il protagonista di esperienze creative che incoraggiano i giovanissimi a disegnare come forma di gioco e conoscenza ed Essere o non essere Shakespeare, edito da Corraini, figura tra le sue pubblicazioni più recenti.

Nel 2016 è stato il candidato italiano nella Short List dell’Hans Christian Andersen Award. Espone i propri lavori in mostre collettive e personali; cura workshop per adulti. Ad Imaginaria una masterclass e una mostra tratta dal suo ultimo lavoro “Come questa pietra – il libro di tutte le guerre”.

 

Infine, il Castello di Conversano ha ospitato anche Matite Per Riace, una vera e propria call per illustratori e fumettisti lanciata lo scorso anno dall’illustratore torinese Marco Cazzato e dal gallerista Federico Cano con l’obiettivo di raccogliere opere di quegli autori (illustratori e fumettisti) che hanno deciso di dare un contributo a sostegno di Mimmo Lucano e al suo lavoro di integrazione di solidarietà con oltre 500 i disegni provenienti non solo da ogni angolo d’Italia ma anche dalla Francia, Spagna, Germania, Inghilterra e Iraq.

Ad Imaginaria sono state esposte e messe in vendita una selezione di 100 tavole realizzate dai maggiori illustratori e fumettisti italiani il cui ricavato è destinato alla raccolta fondi #iostoconriace della Re.Co.Sol – Rete dei Comuni Solidali.

Nel Chiostro di San Benedetto, invece, una mostra dedicata al MAUA (Museo di Arte Urbana Aumentata) progetto prodotto dall’impresa sociale Bepart di Milano con esposizioni di opere fruibili in realtà aumentata grazie all’app gratuita per smartphone e tablet.

Qui 40 opere di creativi digitali applicate ad opere di street art.
Arrivati sul posto, l’esperienza è stata tutta digitale: inquadrata con lo smartphone, l’opera si trasforma in un lavoro di digital art, animata in realtà aumentata.
Un progetto partecipato, che in ogni città in cui è stato realizzato è arrivato a coinvolgere centinaia di persone fra abitanti dei quartieri, studenti, street artist e creativi digitali.

Film in concorso

Anche quest’anno, rispetto al panorama dei festival nazionali di settore, Imaginaria consegue numeri da record.
Dalle oltre 2800 iscrizioni sono stati selezionati quasi 100 cortometraggi per la sezione competitiva la maggior parte dei quali saranno presentati per la prima volta in Italia.

Fra le anteprime nella sezione concorso internazionale, vi segnaliamo:

Mémorable di Bruno Collet, vincitore del Junior Jury Prize, del Premio del Pubblico e il Premio Crystal all’ultimo festival di Annecy.
Mémorable è un film di 12 minuti che mescola pupazzi animati ed effetti speciali 3D generati dal computer e racconta delicatamente una storia sul tema dell’Alzheimer.

Selfies di Claudius Gentinetta.
È una panoramica di selfies digitali, centinaia di selfie pittoreschi, imbarazzanti e spesso inquietanti disposti in un’unica composizione di cortometraggi. Le singole foto, rielaborate artisticamente, si consolidano per formare un ghigno orribile che mette in luce l’abisso dell’esistenza umana.

Carlotta’s Face di Valentin Riedl, Frédéric Schuld.
Racconta in modo toccante la disfunzionale relazionale di una donna che soffre di prosopagnosia, l’incapacità di riconoscere i volti e della possibilità di salvezza attraverso l’arte.

The Backward Astronomer di Jake Nelson.
È la storia di un giovane privilegiato che si innamora di una donna ricca e insieme conducono vite spericolate di opulenza a New York City. Tutto questo fino a quando non si rende conto di essere cambiato e che ha bisogno di una vita differente…

Lungometraggi proiettati

La Strada dei Samouni di Stefano Savona (Italia/Francia, 128’, 2018)

 

Il film, che racconta la storia di una famiglia di proprietari rurali insediati nella periferia di Gaza, è stato girato con tecnica mista: le animazioni del film sono state curate dal disegnatore e illustratore marchigiano Simone Massi. Il film è stato presentato il 18 maggio 2018 nella sezione Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2018 aggiudicandosi il Premio della Giuria Oeil d’Or come miglior film documentario

Tito and the Birds di Gabriel Bitar, André Catoto, Gustavo Steinberg (Brasile, 73’, 2018)

 

Il film racconta di un ragazzino e del suo viaggio per salvare il mondo da una “epidemia di paura”, in cui le persone iniziano ad ammalarsi se improvvisamente si spaventano.
Tito è un timido ragazzino di 10 anni che vive una vita normale che trascorre tra le uscite con i suoi due migliori amici, le lotte contro i bulli della scuola a scuola e la presenza di sua madre nevrotica a casa. Dopo che l’epidemia di spavento si diffonde, Tito parte alla ricerca dell’antidoto. Scopre che la cura è in qualche modo legata alla ricerca di suo padre, incentrata sulle canzoni intonate dagli uccelli.

Suo padre infatti è un inventore che ha dovuto abbandonare la sua casa quando il figlio aveva soltanto 6 anni. La ricerca dell’antidoto diventa così anche la ricerca del padre scomparso oltre che della propria identità. Il film è al contempo la scoperta del bambino su quello che è giusto e di come superare le proprie paure.

The Tower di Mats Grorud (Norvegia/Francia/Svezia, 80’, 2018)

Wardi è una ragazzina di undici anni, molto curiosa e solare, che vive in un campo per rifugiati palestinesi in Libano. Suo nonno Sidi ha deciso di sacrificarsi per garantire un futuro a lei e a tutta la sua famiglia. Questo gesto di amore e coraggio porta Wardi a porsi molte domande sulla sua vita e sulla storia del suo popolo. Esiste una speranza per il futuro? Ci sarà mai la possibilità di vivere un’esistenza normale?

Dilili à Paris di Michel Ocelot (Francia, 95’, 2018)

Dilili è una piccola kanak meticcia, che arriva a Parigi, a fine Ottocento, imbarcandosi di straforo sulla nave che riporta in Francia, dalla Nuova Caledonia, l’insegnante anarchica Louise Michel, di cui diviene discepola. Nella capitale stringe amicizia con Orel, un facchino affascinante e gentile, che conosce tutto il mondo culturale e artistico della Belle Époque.

Insieme a lui, scarrozzerà per tutta Parigi alla ricerca dei cosiddetti Maschi Maestri, una banda di malfattori che terrorizza la città, svaligiando le gioiellerie e rapendo le bambine.

Ocelot risponde al richiamo delle urgenze politiche e sociali contemporanee, e all’oscurità culturale di questo inizio di millennio, ambientando i peggiori spettri dell’attualità, misoginia e terrorismo, al tempo del progresso (Gustave Eiffel), delle invenzioni futuristiche (Alberto Santos-Dumont, i Lumière), delle scoperte scientifiche (Marie Curie), dei capolavori dell’arte (Toulouse Lautrec, Renoir, Picasso, Rodin, Camille Claudel) e della letteratura (Proust).

Omaggio a Haiao Miyazaki
Imaginaria quest’anno ha dedicato al maestro giapponese la proiezione completa della serie tv Conan ragazzo del futuro nel quarantennale dell’uscita televisiva.
Conan il ragazzo del futuro è un anime televisivo di 26 episodi, diretto da Hayao Miyazaki (con la collaborazione di Keiji Hayakawa e Isao Takahata), libero adattamento del romanzo di Alexander Key The Incredible Tide.

Imaginaria Kids
È un progetto speciale del festival dedicato ai bambini e ragazzi. Un programma che prevede laboratori, mostre, letture animate e le proiezioni della competizione internazionale di cortometraggi d’animazione per bambini.

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