Recensione in anteprima – Lo Spaccatutto più famoso dei cabinati lascia la sala giochi del signor Litwak, per avventurarsi nel grande mondo inesplorato di internet, che potrebbe anche non resistere al tocco non proprio leggero di Ralph. Dal 1 gennaio al cinema.

Insieme alla sua compagna di avventure Vanellope von Schweetz, Ralph dovrà rischiare tutto viaggiando per il World Wide Web alla ricerca di un pezzo di ricambio necessario a salvare Sugar Rush, il videogioco di Vanellope. Finiti in una situazione fuori dalla loro portata, Ralph e Vanellope dovranno fare affidamento sui cittadini di Internet per trovare la giusta direzione.

“Siamo in Internet!” 

Il produttore Clark Spencer sceglie di nuovo Rich Moore alla regia, questa volta affiancato a Phil Johnston. Sei anni dopo Ralph torna a spaccare, questa volta in una dimensione diversa da quella confortevole e conosciuta della sala giochi, molto più ampia e molto più pericolosa: internet.

Rimane saldo il fil rouge del capitolo precedente, che cercava di rendere tangibile e concreto un modo virtuale, nel caso del primo film quello dei videogiochi (tra l’altro essendo uno dei primi a iniziare a cavalcare il tema della nostalgia anni ’80). Quindi oggi, il passo più logico da fare è quel grande salto nel mondo di internet che, sotto questo aspetto, offre veramente un milione di possibili appigli.

Il WWW diventa una gigantesca metropoli, i siti i palazzi e gli edifici che la costituiscono, gli utenti i buffi omini che la visitano. Chi la abita invece, sono i netizers, tutti i funzionari, dagli addetti alla ricerca, ai pop-up, ciascuno con il suo compito preciso all’interno di questa grande macchina apparentemente infallibile.

Un nuovo mondo

Ralph e Vanellope piombano nella rete totalmente impreparati e i registi, pur sapendo che il pubblico, anche quello più giovane, questo mondo lo conosce bene, sfruttano il punto di vista dei due protagonisti proprio per cercare di mostrarci tutte le sfaccettature di internet: così ricco di opportunità, come anche di pericoli celati.

Il film ironizza pesantemente su likes, haters e video virali, sul fatto che internet sia nientemeno che un business, facendo riflettere grandi e piccoli su un macro-argomento che ormai domina la vita di tutti i giorni.

Il tema centrale

Nonostante tutta questa fredda tecnologia, il tema centrale rimane tuttavia un caro vecchio classico per la Disney: l’amicizia tra il gigante e la bambina, che sembrava così salda, ma che adesso rischia di essere distrutta proprio da chi a distruggere le cose è parecchio bravo.

Ralph, accecato dall’affetto per la sua migliore amica, diventa morboso e perde di vista il fatto che voler bene a una persona significa accettarla per quello che è e per i sogni che ha e lasciarla libera di inseguirli. Per quanto strampalati.

In “Ralph Breaks the Internet,”  ©2018 Disney. All Rights Reserved

Le citazioni

Sullo sfondo, ad arricchire la storia, ci sono così tante citazioni che coglierle tutte alla prima visione sembra quasi impossibile. Ovviamente non è il caso di quelle più palesi, come il già annunciato cameo delle principesse Disney (tutte rivisitate con uno stile animato più recente) che oltre a una gag molto divertente offriranno anche un prezioso, anzi fondamentale aiuto, decisivo per la storia.

Le padrone di casa, che hanno segnato le tappe del percorso della Disney negli anni accolgono tra loro la nuova arrivata, le insegnano cosa significa essere una principessa, e allo stesso tempo imparano da lei cosa significa sentirsi comode e finalmente rilassate. Una sorta di Hakuna Matata, per rimanere in tema.

Chicche nostrane

Nella versione originale sono state chiamate a rapporto più o meno tutte le doppiatrici originali delle principesse. In quella italiana ritroveremo le due veterane Serena Autieri e Serena Rossi nei panni di Elsa e Anna, ci sarà Nicoletta Romanoff che interpreterà la Bella Addormentata e troveremo anche LaSabri e Favij due tra gli youtuber più famosi nel settore gaming, che insieme a Fabio Rovazzi e Salvatore Aranzulla presteranno la loro voce per alcuni piccoli cameo.

Un consiglio spassionato

Rimanete in sala fino alla fine dei titoli di coda (e quando dico fino alla fine intendo proprio fino all’ultima riga!): risata clamorosa garantita al cento per cento

voto: 7

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *