Recensione in anteprima – Terzo capitolo delle avventure d’animazione di Dracula e della sua famiglia ormai allargata. Alla regia, come per i precedenti film, Genndy Tartakovsky, il regista russo che ben ha fatto con questo franchising che ha sempre divertito fin dalle sue prime scene. Continua il divertimento soprattutto per i più piccoli con i personaggi che abbiamo iniziato a conoscere. Questa volta tutta la famiglia uscirà dall’hotel per concedersi una meritata vacanza. Al cinema dal 22 agosto.

L’Hotel Transylvania continua a far parlare di sé. Mavis fa una sorpresa a papà Dracula, regalando a tutta la famiglia una vacanza per allontanarsi un po’ dallo stress del lavoro. La vampiretta sceglie così una crociera sulla quale si imbarcano anche tutti gli amici dell’hotel. Una volta a bordo però la vacanza sembra a rischio quando succede l’inaspettato: Dracula si innamora dell’intrigante capitano Erika.

Tutto sembra perfetto fino a quando Mavis inizia a sospettare qualcosa. Erika, in effetti, nasconde un segreto che potrebbe mettere in pericolo l’intera famiglia. La donna di cui il padre è innamorato è in realtà una discendente di Van Helsing, nemico giurato di Dracula e di tutti i mostri. Sarà dunque questa volta la figlia a fare la parte dell’iperprotettiva, cercando di allontanare i due innamorati. Riuscire a giostrarsi tra la famiglia, gli amici e un amore che sta nascendo potrebbe essere troppo persino per il più potente dei vampiri.

La Transylvania fuori porta

Arrivare al terzo capitolo con qualche idea interessante e divertente non è facile. “Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa” ci riesce a metà. Chiaramente l’idea di una vacanza dalla normale vita quotidiana non è nuova ma è spiegata con una scusa vera e quanto mai in linea con il periodo in cui, almeno in Italia, giunge in sala questo nuovo capitolo.

Protagonista indiscusso è Dracula, per la voce del confermato Adam Sandler (qui anche produttore) nella versione originale e Claudio Bisio per il doppiaggio italiano. Su di lui si concentra la trama ma è tutta la Transylvania che ne approfitta per fare una deviazione al tran tran quotidiano buttandosi a capofitto in crociera.

La nave si chiama “Legacy”, è un super yacht con un disegno estremizzato nella sua altezza tanto da far pronunciare a Dracula:

“…Ma è un palazzo sull’acqua!”

Famiglie in vacanza

Non esiste solo Dracula nel film e la forza dello stesso è proprio nel dare spazio anche agli altri componenti della famiglia, a volte determinanti nelle scene e per lo svolgimento della trama stessa. E’ proprio la figlia Mavis, Selena Gomez la voce originale e Cristiana Capotondi nella versione italiana, che, da protagonista delle attenzioni nei primi due capitoli, si trasforma in autrice di qualcosa che possa risollevare l’umore del padre.

Siamo alla ricerca del “Zick”, di una compatibilità a prima vista per quanto riguarda una coppia di mostri. Dracula, sin dal primo capitolo è vedovo e la ricerca di questa compatibilità si traduce inizialmente anche attraverso le modernissime app di incontri online. Ne esiste anche una per i mostri, Transylvania e dintorni.

Famiglia che lasci, famiglia che trovi

L’animazione regge, il ritmo è incalzante, i bambini si divertono alla proiezione di un film che mixa in maniera sapiente ed esperta situazioni paradossali, comiche, e simpatia dei personaggi. Ma il film non è solo vacanza e si scoprirà presto il villain di turno, allacciato anch’esso a una sua famiglia.

Molto bello l’incipit dell’intero film che ripercorre diverse decine d’anni in scene molto veloci, divertenti e in perfetto stile cartoon anni ’80.  “Hotel Transylvania 3” è una riscoperta, nuova, dell’importanza della famiglia. Importanza che va riconosciuta agli elementi più stretti e, a quelli che compongono questa sorta di famiglia allargata con tutti i parenti e amici.

Ritrovare una famiglia, la sua importanza, la coesione che la rende unica e l’amore di due persone è la sottotrama determinante che non sempre viene presentata in modo impeccabile ma si tratta pur sempre di un film d’animazione che deve divertire e deve essere agevole e semplice per i più piccoli. Non ci si annoia con questo film e si rimane, in alcune scene, abbastanza sorpresi per come si incrociano miti della realtà con l’animazione. Un esempio: il triangolo delle Bermude è veramente un triangolo nell’acqua.

Voto: 6,6

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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