Recensione in anteprima – Secondo capitolo dedicato allo scoiattolo Spocchia e i suoi amici. Dopo il primo episodio, passato inosservato nel 2014 questa nuova avventura aumenta il divertimento destinato ai più piccoli. Pessima e fuori luogo la scelta della sigla di chiusura. Al cinema dal 23 novembre.
Lo scoiattolo Spocchia e i suoi amici se la spassano alla grande, sgranocchiando senza sosta nel negozio di noccioline. Andie, invece, è critica verso il loro comportamento: non sono più in grado di andarsi a procurare il cibo, stanno tradendo la loro natura. Cosa succederebbe se improvvisamente avessero bisogno di tornare a cercare le ghiande? Puntuale, lo scenario si avvera, e Spocchia e gli altri si trovano in grande difficoltà. Come se non bastasse, il sindaco corrotto vuole trasformare Liberty Park in Libertyland, un parco di divertimenti, e cacciare tutti gli animali dal prato. A Spocchia e ai suoi non resta che dichiarargli guerra e questa volta Andie non li lascerà soli.
“Nut Job, operazione noccioline” uscito anche nelle sale italiane nel 2014 ha riscosso un buon successo a livello commerciale ma un modestissimo riscontro da parte della critica. Con questo nuovo capitolo i produttori, indipendenti, cercano di risollevare un po’ la qualità ma l’operazione riesce solo a metà.
“Nut Job, tutto molto divertente” in realtà non riesce ad essere fedele al suo titolo. Diverte a tratti gli adulti, un po’ di più i bambini, principali destinatari di questa pellicola che, non può avere target differente per la modalità con cui tratta gli argomenti della storia.
Storia non originalissima e che cerca di affondare le sue radici in un poco convinto tema ambientalista. La contrapposizione tra l’avido sindaco di Oakton City con figlioletta e la natura rappresentata da Spocchia e compagni è molto chiara e semplicistica.
La pellicola non dice molto nei suoi 91 minuti di durata. Si presenta come un episodio del cartone televisivo in formato extra large. Ne consegue una trama molto scarna e poco spazio a temi che, forse avrebbero meritato più approfondimento. Il film divertirà i più piccoli ma lascerà indifferenti tutti coloro che non superano i 6-7 anni di età.
“Nut Job, tutto molto divertente” basa la sua forza sul voler essere simpatico, frenetico. Simpatici sono, a dire la verità tutti i membri della combriccola di Spocchia ma son ricchi di quella fantasia studiata a tavolino per poter strappare un mezzo sorriso.
Meglio sorvolare sull’inutile e inopportuna canzone finale del film: non serve a niente, serve solo a cavalcare un successo tutto italiano rifacendosi a un tormentone anche poco edificante quando si tratta di riferirsi ai bambini. Film quindi che non risolleva il franchise e non fa contenta la critica, qualche bambino, piccolo, riderà.
Voto: 5