Film al cinema – Arriva nelle sale un nuovo cinecomic DC. Si tratta di Wonder Woman che dovrà vedersela con il film italiano d’esordio del nipote di De Sica e con il film francese interpretato da Catherine Deneuve. Anche la serie tv “Baywatch” sbarca al cinema.

Wonder Woman (recensione)

Prima ancora d’essere Wonder Woman, lei era Diana, principessa delle Amazzoni, cresciuta su un’isola paradisiaca al riparo dal mondo esterno e allenatasi per diventare una guerriera invincibile. L’arrivo di un pilota americano, schiantatosi sulle coste e il suo racconto riguardo al violento conflitto che si sta scatenando oltre quei confini, inducono Diana a lasciare la propria casa, convinta di poter fermare la minaccia. Combattendo al fianco degli esseri umani in una guerra che porrà fine a tutte le guerre, lei scoprirà i suoi poteri e… il suo vero destino.

I figli della notte (recensione)

Giulio è un diciasettenne di buona famiglia che si ritrova catapultato nell’incubo della solitudine e della rigida disciplina di un collegio per rampolli dell’alta società, una sorta di “prigione dorata” isolata tra le Alpi, dove vengono formati i “dirigenti del futuro”: internet imbavagliato, telefono concesso per mezz’ora al giorno, ma quel che è peggio violenze e minacce dai ragazzi più “anziani”, nell’apparente accondiscendenza degli adulti. Giulio riesce a sopravvivere grazie all’amicizia con Edoardo, un altro ospite del collegio. I due ragazzi diventano inseparabili e iniziano ad architettare fughe notturne dalla scuola-prigione, verso un luogo proibito nel cuore del bosco, dove conoscono la giovane prostituta Elena. Ma la trasgressione fa parte dell’offerta formativa, il collegio sa tutto del locale e delle uscite notturne, gli educatori, tra cui Mathias, vigilano costantemente, restando nell’ombra…

Quello che so di lei (recensione)

Claire è un’ostetrica meravigliosamente dotata, con un talento naturale nel mettere al mondo i neonati con gesti dolcissimi. Ma nel corso degli anni, i suoi modi delicati, il suo senso di orgoglio e di responsabilità sono entrati in conflitto con i metodi più improntati all’efficienza delle moderne strutture ospedaliere. Più vicina alla fine della sua carriera che all’inizio, Claire comincia a mettere in discussione il suo ruolo e la sua professione. Un giorno riceve una strana telefonata. Una voce riemerge dal passato: Béatrice, la stravagante e frivola amante del suo compianto padre, ha notizie importanti e urgenti da darle e vuole rivederla, trent’anni dopo essere scomparsa nel nulla all’improvviso. Agli antipodi in tutti i sensi, la super-coscienziosa Claire – che rasenta l’inibizione – e lo spirito libero, amante della vita Béatrice, impareranno ad accettarsi l’un l’altra e, rivelandosi reciprocamente antichi segreti, inizieranno a recuperare gli anni perduti.

Baywatch (recensione)

Baywatch narra la storia del bagnino Mitch Buchannon e dei continui contrasti con una nuova recluta insolente. Insieme scoprono un piano criminale che minaccia il futuro della baia.

Free to Run

Dalle strade di New York ai sentieri delle Alpi svizzere, da Sao Paolo a Parigi, Pechino o Sydney, uomini e donne, campioni e comuni mortali, milioni di persone, corrono ogni anno. Eppure, solo 50 anni fa, questo sport era riservato solamente agli uomini e confinato entro gli stadi, regolato da norme feree, antiquate e sessiste. Per la prima volta in assoluto “Free to run” racconta la favolosa storia della corsa – un’attività marginale e militante divenuta col tempo una passione universale.

escono inoltre: The Beatles: Sgt Pepper & Beyond, Bugs, The Good Catholic, Maurizio Cattelan: Be Right Back, Nocedicocco – Il piccolo drago, La Sesta Notte, Tavolo N.19, Una Vita – Une vie

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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