Al cinema – La stagione entra nel vivo almeno per quanto riguarda il numero di film che aumenta sensibilmente. Noi abbiamo avuto l’opportunità di vedere ben 4 film in anteprima di cui abbiamo la recensione. Buona visione.

Il diritto di uccidere

Il diritto di uccidere (Recensione)

Il colonnello inglese Katherine Powell, dirige a distanza un’operazione contro una cellula terroristica a Nairobi. Il suo “occhio” sul campo è un drone pilotato in Nevada dal giovane ufficiale Steve Watts, ma quando diventa inevitabile sferrare un attacco entrambi realizzano che anche una bambina innocente finirebbe tra le vittime. Mentre nessun politico nella “war room” londinese vuole prendersi la responsabilità di una decisione, una drammatica serie di eventi fa precipitare la situazione.

Paradise Beach: dentro l’incubo (Recensione)

Nancy sta facendo surf da sola di fronte a una spiaggia isolata quando viene attaccata da un grande squalo bianco che le impedisce di tornare a riva. Anche se solo 200 metri la separano dalla salvezza, dovrà mettere in gioco tutta la sua forza di volontà per sopravvivere.

Torno da mia madre (anteprima)

Torno da mia madre (Recensione)

Stéphanie ha 40 anni, è divorziata e ha perso il lavoro. Si trova così costretta a tornare a vivere dalla madre Jacqueline, che la accoglie a braccia aperte nel proprio appartamento. La convivenza non è facile e le strambe abitudini della madre si rivelano il pretesto per nascondere… un piccante segreto. Quando tutti i fratelli si riuniscono per una cena, ecco che la tavola imbandita si trasforma in un campo di battaglia dove invidie e regolamenti di conti trovano spazio tra i gustosi piatti preparati da Jacqueline. Benvenuti in un universo ad alto rischio: la famiglia!

Mia madre fa l’attrice (Recensione)

Che cosa fanno un figlio cinquantaduenne e una madre ottantacinquenne, vittime di un rapporto irrisolto e conflittuale e con una passione in comune, il cinema? Un film documentario. Specie se lui è un regista, lei è (stata) un’attrice – da giovane – ed entrambi hanno nostalgia di apparire sul grande schermo: con ironia e surrealismo, giocando tra realtà e finzione, senza evitare i nodi universali del rapporto madre-figlio, dove l’affetto si nasconde dietro recriminazioni e vendette. Tutto questo mentre si va alla ricerca di un film in cui la donna – allora una gran bella figliola! – ha recitato sessant’anni fa nel suo ruolo più importante: ma che, per ragioni inspiegabili, non ha mai voluto vedere!

Il Clan

Argentina, inizi anni ottanta: interno di una tipica villetta famigliare nel caratteristico quartiere di San Isidro, dove un oscuro clan vive di rapimenti e omicidi. Arquímedes, il patriarca, guida e pianifica le operazioni. Il figlio maggiore Alejandro è una star del rugby e gioca con il CASI, prestigioso club locale, e con i Los Pumas, mitico team nazionale argentino. Contemporaneamente, piegandosi alla volontà del padre, individua i possibili bersagli dei rapimenti, protetto dalla popolarità che lo tiene lontano da ogni sospetto. In varia misura, i membri della famiglia sono tutti complici di queste orrende imprese poiché beneficiano dei grossi riscatti pagati dalle famiglie delle loro vittime. Tratto dalla vera storia della famiglia Puccio, il film, pieno di suspense e intrighi, è ambientato negli ultimi anni della dittatura militare argentina, poco prima del ritorno alla democrazia.

Escobar

Nick pensa di aver trovato il paradiso quando raggiunge il fratello in Colombia. Una laguna turchese, una spiaggia d’avorio, onde perfette – è un sogno per questo giovane surfista canadese. Poi incontra Maria, una splendida ragazza colombiana. I due si innamorano follemente e tutto va benissimo fino a quando Maria presenta Nick a suo zio: Pablo Escobar.

Ma Loute

Estate 1910. numerosi turisti sono scomparsi mentre si rilassavano nelle splendide spiagge della Channel Coast. Gli ispettori Machin e il suo assistente Malfoy capiscono che l’epicentro delle misteriose sparizioni deve essere Slack Bay. Nel frattempo tra i Van Peteghem, borghesi in villeggiatura, e i Brefort, famiglia di pescatori della zona scatterà una soprendente scintilla…

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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